Meningioma iperostosante piccola e grande ala sfenoidale bilaterale

Mi chiamo Giulia Di Piazza, ho 41 anni (15/09/1967) e
a gennaio 2007 mi e' stato diagnosticato un meningioma iperostosante piccola e grande ala sfenoidale bilaterale. La diagnosi e' arrivata a seguito di una sospetta neurite ottica diagosticatami la mattina stessa del parto cesareo per la nascita della mia seconda bambina. Infatti immediatamente dopo il parto avvertivo un profondo fastidio alla vista. So che le gravidanze possono in
qualche modo accelerare queste patologie e io ho partorito un bimbo il 26/10/2005, Lorenzo, e Greta il 20/12/2006.Il 12 febbraio 2007 il prof. Solero dell'Istituto Neurologico Besta di Milano mi ha sottoposta ad intervento chirurgico:
Craniotomia fronto - temporale sinistra. Per via extradurale, in visione microscopica, asportazione di iperostosi e apertura orbita, canale ottico e clinoidectomia. Asportazione di dura fronto - temporale con panno di tessuto patologico. Plastica durale.
Il decorso operatorio e' stato caratterizzato da un peggioramento del visus in occhio sinistro che attualmente non vede la luce; e' ancora presente ptosi palpebrale. La visita oculustica ha
mostrato papilla edematosa a margini sfumati, pallore della testa del nervo
ottico. Ad un successivo controllo il prof. Solero mi ha comunicato di volere
aspettare qualche mese per prendere na decisione sull'intervento necessario
nella parte destra per l'asportazione del meningioma, proprio per la forte
preoccupazione di una perdita della vista anche nell'occhio destro. L'occhio
destro inizialmente ha subito una lieve diminuzione del campo visivo che si e'
invece notevolmente aggravata nel corso degli ultimi mesi.
Per questo il giorno 7 febbraio 2008 ho incontrato nuovamente il dott. Solero che sarebbe del
parere di intervenire immediatamente per provare a decomprimere la parte destra.
Ad oggi non ho preso alcuna decisione. La decisione per me e' diventata molto difficile in quanto i pareri (ho consultato altri specialisti) su un'eventuale conservazione della vista residua dell'occhio destro sostanzialmente negativi. In sostanza mi viene detto che l'intervento sarebbe
molto rischioso, perderei quasi sicuramente la vista e dovendo essere necessariamente parziale non risolverei il problema del meningioma.
Scrivo nella speranza che vogliate darmi anche il vostro parere.

Inoltre ho creato una pagina web in cui ho inserito la
mia storia clinica e la possibilita' di visionare la risonanza magnetica (pre e
post intervento e controlli successivi). L'indirizzo e':
>
>http://www.myspace.
com/giuliadipiazza
[#1]
Prof. Paolo Perrini Neurochirurgo 817 37
Gentile utente,

come le è stato giustamente detto e come sta sperimentando i meningiomi "en plaque" dell'ala sfenoidale tendono ad invadere il canale ottico con conseguente progressiva perdita della vista.
L'unica opzione è a mio parere chirurgica. Tenga conto che le possibilità di preservare la vista sono tanto maggiori quanto migliore è la funzione visiva preoperatoria.
Cordiali saluti,

Dr Paolo Perrini
Neurochirurgia Universitaria,
Ospedale "Santa Chiara", Pisa.
perrinipaolo@hotmail.com
www.perrinipaolo.com

[#2]
dopo
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Grazie dott. Perrini per l'attenzione e la risposta. Venerdi faro' la TAC e la RMN. Visto l'ultimo peggioramento della vista dopo questi esami credo che pensero' seriamente all'intervento. Rimango disponibile ad ogni eventuale parere, consiglio o anche soltanto ad un incoraggiamento.
Grazie ancora
Giulia Di Piazza