Parziale crollo l3

Da RM eseguita l'11.9.2008 si documenta un parziale collo somatico di L3 con modesta impronta dello spigolo somatico postero inferiore e sul sacco durale. Appaiono bilateralmente ridotti i forami di coniugazione. Modesta accentuazione delle alterazioni degenerativo-artrosiche si riconosce anche a livello L3-L4 ed L4 L5. Nettamente ridotti in ampiezza appaiono i forami di coniugazione in particlare a livello L4-L5.

Per accertare le ragioni del crollo vertebrale in L3, il mio medico ha richiesto una scintigrafia (che NON ho eseguito) ed una TAC lombare, che il 26.11.2008 ha confermato il parziale crollo somatico L3 dovuto prevalentemente ad un affondamento della limitante superiore con grossolana ernia di Schmorl.
A Livello L3-L4 si conferma una protrusione discale con improna sul sacco durale e riduzione bilaterale delle dimensioni dei forami di coniugazione. Non si osservano alterazioni strutturali ossee.

Vi informo che nel settembre 1989 ho subito grave trauma sul lavoro (600 kg di lastre di vetro sulla schiena con 25 fratture varie assortite), dal quale sono uscito miracolato. Può essere che qualche vertebra ne sia rimasta offesa, poichè nell'incidente mi sono piegato a portafoglio. Paradossalmente, quasi tutti i miei dolori alla schiena sono scomparsi, nel momento in cui è stato rilevato il crollo vertebrale.

Domando: è necessario intervenire con vertebroplastica per riparare il crollo, oppure lo stesso non creerà problemi in futuro?

Grazie anticipatamente.
Mario
[#1]
Dr. Marco Mannino Neurochirurgo 604 21 5
Gentile Signore,
innanzitutto le chiedo per quale motivo ha fatto la risonanza magnetica. Aveva dei dolori alla schiena?
Quando ha avuto il trauma la vertebra L3 era sana?
Al momento è sintomatico?
In base alle sue risposte potremo chiarirci e chiarirle un pò meglio le idee.
Cordialità

Dr. Marco Mannino
Neurochirurgo
http://www.studiomannino.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo Dr. Mannino,
innanzi tutto desidero ringraziarLa per la risposta che ha dato alla mia richiesta. Per chiarire meglio la situazione, Le confermo che tutte le varie TAC e RM mi sono state prescritte per dolori persistenti e a volte violenti nella zona lombare: piegarmi al mattino sul lavandino era una vera e propria sofferenza!

Io ho oggi 68 anni, ma all'epoca dell'incidente (1989) ero in perfetta forma e le mie vertebre funzionavano benissimo. Il crollo parziale di L3 mi è stato riscontrato soltanto in occasione della mia ultima risonanza dell'11 settembre 2008, a seguito della quale il mio ortopedico ha voluto prescrivermi una TAC ed una scintigrafia "total body", paventando sicuramente la presenza di un tumore.

Non ho voluto eseguire la scintigrafia (un po' per scaramanzia), ma ciò che mi sorprende è che i miei dolori prima abbastanza forti nella regione lombare sono notevolmente diminuiti, malgrado il crollo (o "grazie" al crollo?).

Non so se quanto Le ho precisato sia sufficiente per un parere; mi preoccupa la presenza del crollo in un futuro e mi domando se posso andare incontro a eventuali problemi seri, se non mi succederà nulla, o se sarebbe auspicabile una vertebroplastica.

La visita da parte del mio ortopedico ha dato il seguente referto: rachide in asse, normoatteggiato. Non dolente la digitopressione delle spinose. Manovra di Lasègue negativa. Wassermann-Boschi negativa. EPA ed ECD normovalidi. ROT normoeccitabili. Escursioni articolari libere e complete.

Come vede, sembro un giovanotto ed è anche per questa ragione che non so spiegarmi il crollo e la netta diminuzione dei dolori.

La ringrazio fin d'ora e La saluto cordialmente,
Mario
[#3]
Dr. Marco Mannino Neurochirurgo 604 21 5
In medicina non esistono motivazioni scaramantiche.
Se vuol andare a fondo ad un problema faccia come le è stato suggerito.
Con la scinitgrafia poi venga a consulto ortopedico o neurochirurgico per stabilire se necessita di un trattamento invasivo o meno.
Cordialità