Frattura d12

Salve scrivo per un infortunio a mio padre causato a lavoro. Mio padre ha 60 anni ed è caduto da un ponteggio di un altezza di 2 metri dove dopo la caduta è stato trasportato in ospedale con diagnosi di frattura D12 dove è stato trasportato in ambulanza a casa ed è stato allettato per un mese.in questo mese mio padre si alzava con aiuto di mia madre e una fascia lombare solo per andare in bagno. Passato il primo mese l'ortopedico ci ha prescritto l'utilizzo del busto c35 da premettere che abbiamo fatto una risonanza magnetica e rx; il terzo mese il medico dell'inail ci ha prescritto di fare una radiografia per vedere la situazione a distanza di tale periodo, le rx a riscontrato la seguente conclusione: " RX COLONNA LOMBARE: ESITO IN SPICCATA DEFORMAZIONE A CUNEO ANTERIORE DI FRATTURA SOMATICI DI L1 (RIDUZIONE ANTERIORE IN ALTEZZA DELL'ORDINE DEL 50%) da sottolineare che il radiografo a mio avviso ha sbagliato a scrivere L1 anziché D12. Ora il medico dell inail ha detto a mio padre di fare la magnetoterapia e di togliere il busto frequentemente. Ora mio padre sente un dolore costante nella parte sx della zona lombare e in più il medico nostro vedendo le rx dice che si è abbassata credo la vertebra e la calcificazione sta avvenendo in modo non corretto " sicuramente non ho usato i termini giusti" spero che avete capito ciò che voglio dire. Ora vi chiedo siccome abbiamo sentito di questa infiltrazioni di cemento è possibile passati già tre mesi optare per queste infiltrazioni oppure voi mi consigliate di non fare nulla? In pratica mio padre potrà ritornare a una vita lavorativa dato che il governo vuole che si lavori fino a 80 anni? Questi dolori che ha sono dovuti perché ancora è in fase di guarigione?
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
L'intervento cui fa riferimento è la vertebroplastica.
A distanza senza vedere le immagini e senza valutare clinicamente il paziente non Le so dire se vi sia l'indicazione.
Infatti bisogna valutare bene di che grado è la deformazione della vertebra, se i dolori sono invalidanti e non recedono con terapia fisica e farmacologica ecc.

Consulti di persona un neurochirurgo.

Cordialmente e auguri a Suo padre
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dopo
Utente
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Grazie mille dottore!!!