Per il dottore colangelo in neurochirurgia

Gentile Dottore, mi ero rwgistrato settimana scorsa per un consulto. Nel frattempo ho fatto visita al mio medico di base il quale ha deciso di non farmi fare alcun esame di imging. Mi piacerebbe però avere un parere da un neurochirurgo...
mi è stato lanciato sul capo da un collega per "scherzo" una componente metallica di 23 grammi e grandezza 2x7cm (circa), il pezzo metallico è stato lanciato in un locle chiuso con traiettoria a parabola, ed essendo il soffitto alto poco più di due metri l'oggetto è caduto da questa altezza considerandolo come limite massimo (verosimilmene quindi inferiore), ma vorrei prendere il limite estremo per sicurezza. Mi è stata lanciata da circa 6 metri di distanza.

Inutile dire che non l'ho vissuto come scherzo personalmente e mi sono arrabbiato molto, ora ho paura che questa componente metallica ( si tratta di una bomboletta di CO2 per ricariche di acqua seltz, per farvi capire è questo oggetto https://i.ebayimg.com/thumbs/images/g/SaUAAOSweIlZYQG7/s-l225.jpg ) mi abbia potuto procurare una frattura ossea del cranio. L'impatto è stato nella parte superiore della testa mentre ero inchinato e ho avvertito un "TOC" sonoro e forte..

- Vorrei avere un parere se un oggetto di tali dimensioni e peso lanciato da una altezza di circa 2 metri possa secondo lei arrecare un danno all'osso cranico. Magari una scheggiatura, frattura o altro.

Grazie.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Egregio Utente,
un trauma cranico dovuto ad un oggetto in movimento ma con capo fermo è in genere di entità piuttosto lieve: il danno è maggiore quando è il capo in movimento ed urta un ostacolo fisso, come per intenderci quando si cade e si batte il capo al suolo. Purtuttavia, se l'energia cinetica e la massa dell'oggetto superano il limite critico di elasticità delle ossa della volta può prodursi una frattura che può essere lineare o, se la superficie dell'oggetto è piuttosto piccola e puntuta (come una piccozza), una frattura infossata. Questo tipo di frattura si accompagna quasi costantemente a lesioni di continuo dei tessuti epicranici. Questa è la teoria. Nel caso suo sarei piuttosto tranquillo, ma se vuole davvero togliersi ogni dubbio esegua una X-grafia diretta del cranio con proiezioni tangenti al punto di impatto.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

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dopo
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Gentile Dottore, grazie per aver accolto la mia domanda ed avermi dedicato del tempo prezioso.

A seguito del colpo con quella capsula metallica che spero abbia avuto modo di vedere nel link in foto non è conseguito taglio e fuoriuscita di sangue dalla cute.
A palpazione non risulta infossato, anzi, risulta un piccolo bozzetto rilevato e duro (dolente fino a qualche giorno fa)

La mia domanda è se secondo il suo parere possa esistere un distaccamento di una parcella ossea piccola (tipo scheggiatura) da farlo rilevare sporgente.
cercavo un secondo parere poiché il mio medico non ha voluto prescrivere RX, è sempre abbastanza cauto con radiografie ecc... il fatto è che mi par strano un bernoccolo (se si trattasse di semplice bernoccolo) non si sia ancora riassorbito.

Grazie ancora.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Caro utente,
se c'è una conseguenza del traumatismo come quella indicata da lei c'è indicazione ad effettuare l'indagine X-grafica che le ho segnalato.
Mi informi dopo che l'avrà eseguita.
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dopo
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Gentilissimo Dottore pensavo a questo punto di fare una RX se il quadro non rientrasse a normalità, cioè se si sentirà ancora tale bozzatura. Secondo lei quanti giorni mediamente potrebbero esser neessari perché un bernoccolo (se si trattasse di ciò) sparisca?
Passati questi a questo punto insisterei col mio medico per una RX.
Il mio medico infatti non la riteneva necessaria non credendo possibile che un pezzo di metallo di 23 grammi pur cadendo da un paio di metri possa causare danni alla volta cranica. Però questo pallino duro c'è..
Saluto.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Una settimana dovrebbe bastare.
Stia bene
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dopo
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Grazie per la sua mail.
Purtroppo non avevo letto la notifica via mail e non mi ero accorto finora della sua risposta.
Settimana prossima avrò la visita col mio curante e farò un RX come lei mi consigliava.

Un'ultima curiosità, inizialmente mi parlava di "può prodursi una frattura che può essere lineare o, se la superficie dell'oggetto è piuttosto piccola e puntuta (come una piccozza), una frattura infossata", da quanto capivo si tratta di lesione ossea infossata o frattura, ma in via TEORICA come puù formarsi una Bozza sporgente?
Non capisco come mai appunto non sia infossata ma sporgente, e mi chiedevo teoricamente cosa possa essere che da un trauma generi un bozzo sporgente con corpo contundente.

Grazie per i suoi chiarimenti anatomici.
La saluto cordialmente.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
La frattura è pertinente all'osso e può essere lineare o infossata; il bozzo che Lei avverte alla palpazione è pertinente invece ai tessuti molli epicranici che presentano i segni della contusione (edema) dovuta al trauma
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dopo
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Grazie Dottore, però sostanzialmente un bozzo dovuto all'osso non può esistere post trauma? (Escludendo iperostosi future non possibili dopo pochi giorni)

In sostanza ritiene sia valido eseguire una RX per valutare se vi sia al di sotto dell'edema una frattura e non per valurtare il bozzo in sé e se esso dipenda dall'osso, perché il bozzo non può dipendere dall'osso se ho ben compreso. Giusto?



Grazie ancora :)
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Bravo!
Grazie della gentile valutazione.
Mi informi dopo l'esecuzione della Rx
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dopo
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Ex utente
Grazie davvero, grazie a lei di avermi spiegato bene, solo così ho potuto capire ^^

Buon lavoro!
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dopo
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Gentile Dottore, le scrivo per informarla come mi diceva dopo RX. Il referto è appena stato caricato online con le immagini dal mio centro dove ho svolto RX poi prescrittami questo lunedì dal Dottore.

In sostanza senza copiarle tutto il referto è riportato che risulta "margine osseo regolare così come il periostio in sede del trauma" vi è appunto però in sede riferita dal paziente "a destra della linea mediana un evidenza a minimo accenno di convessità di un breve tratto del margine della teca cranica". Non riporta però il radiologo se sia dovuto al trauma o meno ciò, non ha scritto supposizioni di sorta in pratica.

Ora mi chiedo: vi è davvero convessità nella regione avvertibile anche a palpazione eppure un tempo non la avevo ne sono certo al99%, e cosa ancor più strana è esattamente sotto al punto di impatto eppure i margini ossei rimangono integri secondo quanto scrive il radiologo.
Grande mistero, ovviamente porterò le immagini al curante ma prevedo non dirà molto di più di quanto scrive il radiologo.

Resto così con il dubbio: ma questa convessità è post traumatica o no?
Vi è periostio integro ma piccola bozzatura, in sostanza ne so quanto prima :(
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Caro amico,
A Napoli noi diciamo che uno che ha questa cosa che ha lei è stato "ciaccato ". Questa piccola convessità nella sede dell'impatto traumatico è un ematoma sub-periostale che può riassorbirsi e scomparire col tempo oppure può calcificare e restarle sul cranio a perenne ricordo. Ovviamente è del tutto innocuo e resta assolutamente asintomatico.
Saluti
[#13]
dopo
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Grazie Dottore :) mi ha sollevato e "ciaccato" mi piace molto come espressione XD.

Sarò ignorante ma le volevo chiedere, cosa sarebbe un ematoma sub-periostale... è un ematoma sotto l'osso in pratica? O non fa parte dell'osso?
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Grazie della sua cortese valutazione.
L'osso cranico è ricoperto da un foglietto fibroso (periostio) che nella parte esterna cioè verso i tessuti molli si chiama esostio e nella parte interna (che guarda la dura o meninge esterna) si chiama endostio. Quindi lei ha capito bene: non fa parte dell'osso. Ma stia sereno l'osso non ne ha risentito. Per il futuro eviti questi....lanciatori di oggetti contundenti!
Un cordiale saluto a lei ed alla città che ha generato il grande Virgilio, che poi se ne venne dalle parti mie (Mantua me genuit, Parthenope nunc me tenet...)
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dopo
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Grazie Dottore, data la mia ignoranza pensavo che la desinenza periOSTIO avesse legame con osso, cioè fosse la parte esterna dell'osso pensi un po'. Ho compreso solo ora grazie a lei essere una "membrana fibrosa" che s eho ben capito RICOPRE l'osso e ora comprendo perché il margine osseo possa essere integro pur avendo un ematoma sub-periostale.
Grazie al suo consulto sono molto più sereno, mi ha guidato verso la fine di una paura che miporto dietro in questa estate e le sono davvero riconoscente :).

Le vorrei porre due ultime domande per poi non disturbarla oltre. la prima gleila pongo qua: "nel caso questo ematoma sub-periostale si riassorbisse quanto tempo ci vorrebbe mediamente, giusto per avere un idea?"


La ringrazio per il saluto che lancia alla mia città, e saluto rispettosamente la sua: antica e sempre fervente e feconda madre di grandi personaggi illustri.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Intanto mi dica il suo nome di battesimo. Poi, il riassorbimento in quella sede purtroppo è molto lento per cui la piccola raccolta ematica può anche calcificare. Il riassorbimento è rapidissimo invece sugli epiteli mucosi (se si morde il labbro o la lingua dopo 2-3 giorni non c'è più niente) per la grande vascolarizzazione, che sul periostio è invece esigua.
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dopo
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Mi chiamo Marco, il cognome preferirei non scriverlo perché purtroppo il post è pubblico ed essendo indicizzato se mi cercassero su google uscirei qui :D.

1.Gentile Dottore, ma nel caso calcificasse in futuri imaging per altre cause (facendo le corna perché spero di non doverne fare altri XD) si 'vedrebbe' cioè avrebbe sembianze di un osso, giusto, una volta calcificatosi? parlo a livello di immagini tipo RX future, almeno saprei che è quello e non nascerebbero preoccupazioni.


2.L'altra e ultima cosa che le volevo chiedere e che anticipavo nel post precedente: dato che mi diceva che esistono due periosti "esostio" (che ricopre l'osso della teca esterno) ed "endostio" (quello interno) mi chiedevo nel mio caso in quale dei due periosti si sia formato "l'ematoma subdurale": si tratta verosimilmente di ematoma a carico dell'esostio o dell'endostio?

grazie nuovamente.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Caro Marco,
il mio consiglio è che non prima di 6-8 mesi Lei può eseguire una nuova Rx del cranio, comparandola con questa. L'ematoma sub-periostale è al di sotto dell'esostio (ed è una cosa insignificante) ed è cosa completamente diversa dall'ematoma sub-durale, che è una raccolta di sangue tra la dura ed il cervello e necessita di essere trattata chirurgicamente.
Stop! Finiamola qua. Lei non ha praticamente nulla.
Stia bene.
Cordialmente
[#19]
dopo
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Grazie Dottore,
Scusi se sono stato pedante, non volevo :-)

EDIT:
Mi accorgo solo ora della svista: volevo scrivere sub-periostale ovviamente (ho scritto per lapsus subdurale perché era uno che avevo già sentito, ma è stato un mero refuso di scrittura ma non di concetto che mi era chiaro), la mia domanda voleva semplicemente essere "dato che esistono due periosti come mi spiegava (interno "endostio" ed esterno "esostio") mi chiedevo nel mio caso in quale dei due periosti si sia formato "l'ematoma sub-periostale": si tratta verosimilmente di ematoma a carico dell'esostio o dell'endostio?
Non volevo ingigantire :D

Volevo comunque ripeterle la mia gratitudine che è molta.
La saluto con grande stima e le auguro un buon lavoro.
M.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Marco, l'ematomino subperiostale è quasi sempre esterno, cioè sotto l'esostio, ma anche se fosse all'interno è cosa da poco o nulla.
Un abbraccio