Mega sacco durale congenito

Salve, sono una donna di 68 anni che svolge attività fisica in maniera saltuaria.
Da metà dicembre soffro in maniera discontinua di dolori pungenti non fortissimi in sede ischiatica bilateralmente ma specialmente a sinistra e soprattutto di notte. In più, sempre dalla stessa parte, a volte ho fastidi al nervo sciatico con sensazione di scosse elettriche al gluteo.
Ho eseguito Rx bacino e RMN colonna lombo sacrale. Questi i referti.
RMN: L’esame è stato eseguito con apparecchiatura operante ad 1,5 Tesla. Degenerazione del disco intersomatico di L5-S1. Piccolo emangioma osseo del peduncolo L3 a sinistra. Bulging discale di L5-S1 con impronta del sacco durale. Condizione di mega sacco durale congenito. Non si apprezzano stenosi del canale vertebrale.
RX: Nei radiogrammi acquisiti non si apprezzano chiare immagini riferibili a definite lesioni ossee focali di attuale apprezzabilità radiografica. Lievemente ridotte le rime articolari coxo-femorali, con irregolare sclerosi ossea subcondrale dei tetti acetabolari ed iniziale minima osteofitosi marginale. Sfumati segni di enteropatia calcifica in corrispondenza delle ali iliache e delle tuberosità ischiatiche e femorali. Lievemente sclerotica la sinfisi pubica. Normorappresentate e simmetriche le sincondrosi sacro – iliache. Si segnalano iniziali alterazioni degenerative artrosiche interapofisarie al passaggio lombo-sacrale.
Chiedo cortesemente di sapere cosa è il mega sacco durale e se si tratta di una condizione grave, se questi referti sono compatibili con i fastidi e dolori da me provati e, soprattutto, a chi mi devo rivolgere per una visita: ad un neurologo, ad un neurochirurgo, ad un ortopedico o ad un fisiatra?
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Gentile signora,
è necessaria una visita ortopedica, soprattutto a riguardo di quanto emerso ai radiogramnmi standard, che porrà le indicazioni terapeutiche opportune.

Io posso dirLe che il megasacco non è una condizione grave. Si tratta della struttura che contiene radicole nervose (denominato sacco) un po' più grande del normale. Solitamente non produce sintomi, in rari casi si comporta come una ernia discale o con sintomi analoghi a quelli di un canale lombare stretto (stenosi del canale). In tali casi si può intervenire riducendone il calibro.
Riterrei, pur con i limiti di una consulenza a distanza, che i sintomi riferiti siano più in relazione ai fenomeni artrosici, anche se la sensazione di scossa elettrica al gluteo potrebbe avere un nesso col megasacco.

Cordialmente
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dopo
Utente
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Grazie e buona giornata