Ernia l5 s1 espulsa
Buonasera sono una Ragazzo ormai di 44 anni, da qualche anno soffro di mal di schiena e sciatica alla gamba sx, in particolare a giugno dello scorso anno o avuto un evento acuto di sciatica, avendo eseguito la RM è emerso una ernia esplusa in zona L5 S1 ma sottoposto a visita del neurochirungo il quale mi ha prescritto una terapia il dolore si è alleviato riacutizzandosi raramente ed in forma leggera o per brevi periodi, adesso e da quasi 3 mesi che soffro di sciatica alla gamba sx, sono andato a visita dal neurochirurgo il quale mi ha somministrato una cura con NORMAST 600 X 20gg x 2 volte al giorno, ma senza risultati, sottoposto a cure con voltaren e muscoril e successivamente con Bentelan ma passato l'effetto dell'antidolorifico i sintomi si rimanifestano, pertanto sono costretto a lavorare dal letto.
Ho sotto indicazione del neurochirurgo effettuato una RM il cui referto è il seguente:
Rispetto al precedente controllo si osserva significativo incremento dimensionale della nota ernia discale espulsa paramediana sx in L5-S1, con parziale migrazione caudale nel recesso laterale, esercitante marcati effetti compressivì sul sacco durale e sull'emergenza della radice s1 sx. concomita in L5-S1 Osteocondrosi delle limitanti somatiche contrapposte.
Sostanzialmente invariata la ampia protrusione discale posteriore diffusa in L4-L5 determinante discreta impronta sul sacco durale.
Ho prenotato la visita dal neurochirurgo per inizio luglio, Cì volevo chiedere se secondo Voi è indispensabile sottopormi all'intervento, e nel caso se sia possibile pensare ad una operazione mini invasiva tipo laser PLDD, vorrei evitare l'operazione classica a cielo aperto per via del lavoro.
Vi ringrazio anticipatamente.
Ho sotto indicazione del neurochirurgo effettuato una RM il cui referto è il seguente:
Rispetto al precedente controllo si osserva significativo incremento dimensionale della nota ernia discale espulsa paramediana sx in L5-S1, con parziale migrazione caudale nel recesso laterale, esercitante marcati effetti compressivì sul sacco durale e sull'emergenza della radice s1 sx. concomita in L5-S1 Osteocondrosi delle limitanti somatiche contrapposte.
Sostanzialmente invariata la ampia protrusione discale posteriore diffusa in L4-L5 determinante discreta impronta sul sacco durale.
Ho prenotato la visita dal neurochirurgo per inizio luglio, Cì volevo chiedere se secondo Voi è indispensabile sottopormi all'intervento, e nel caso se sia possibile pensare ad una operazione mini invasiva tipo laser PLDD, vorrei evitare l'operazione classica a cielo aperto per via del lavoro.
Vi ringrazio anticipatamente.
[#1]
Egr ragazzo,
prima di tutto faccia leggere al neurochirurgo questo articolo
https://www.medicitalia.it/blog/neurochirurgia/7649-ernia-del-disco-lombosacrale-e-impotenza-sessuale.html
dopo di che gli dica di prendere una decisione.
Che significa che vorrebbe evitare la chirurgia a cielo aperto per via del lavoro?
Le tecniche chirurgiche non sono degli optionals che si possono o non possono scegliere.
Nel caso di un'ernia espulsa la tecnica migliore è quella a cielo aperto, eseguita al microscopio, quindi con tecnica microchirurgica e con una incisione cutanea di 3-4 cm.
La ripresa avviene il giorno dopo l'intervento.
Veda Lei!
Cordialmente
prima di tutto faccia leggere al neurochirurgo questo articolo
https://www.medicitalia.it/blog/neurochirurgia/7649-ernia-del-disco-lombosacrale-e-impotenza-sessuale.html
dopo di che gli dica di prendere una decisione.
Che significa che vorrebbe evitare la chirurgia a cielo aperto per via del lavoro?
Le tecniche chirurgiche non sono degli optionals che si possono o non possono scegliere.
Nel caso di un'ernia espulsa la tecnica migliore è quella a cielo aperto, eseguita al microscopio, quindi con tecnica microchirurgica e con una incisione cutanea di 3-4 cm.
La ripresa avviene il giorno dopo l'intervento.
Veda Lei!
Cordialmente
[#2]
Utente
Grazie dottore della celere risposta.
Vorrei evitare l'operazione a cielo aperto per via della convalescenza essendo un libero professionista non posso permettermi di rimanere convalescente a casa o non autosufficiente negli spostamenti quotidiani.
Vorrei rimettermi quanto prima evitando lunghe fisioterapie.
Grazie
Vorrei evitare l'operazione a cielo aperto per via della convalescenza essendo un libero professionista non posso permettermi di rimanere convalescente a casa o non autosufficiente negli spostamenti quotidiani.
Vorrei rimettermi quanto prima evitando lunghe fisioterapie.
Grazie
[#3]
Utente
Mi scusi dott.Migliaccio,
dalla sua risposta mi pare di capire che lei nel mio caso specifico opterebbe sicuramente per un trattamento chirurgico senza provare soluzioni alternative, e nel caso a cielo aperto con tecnica microchirurgica ma comunque a cielo aperto.
Nel caso si decidesse per l'operazione non converrebbe intervenire anche sulla protrusione discale presente in L4-L5 magari con tecnica PLDD visto che non è espulsa.
Inoltre un ultima domanda cosa vuol dire " concomita in L5-S1 Osteocondrosi delle limitanti somatiche contrapposte" è grave?
Vi ringrazio anticipatamente del consulto.
dalla sua risposta mi pare di capire che lei nel mio caso specifico opterebbe sicuramente per un trattamento chirurgico senza provare soluzioni alternative, e nel caso a cielo aperto con tecnica microchirurgica ma comunque a cielo aperto.
Nel caso si decidesse per l'operazione non converrebbe intervenire anche sulla protrusione discale presente in L4-L5 magari con tecnica PLDD visto che non è espulsa.
Inoltre un ultima domanda cosa vuol dire " concomita in L5-S1 Osteocondrosi delle limitanti somatiche contrapposte" è grave?
Vi ringrazio anticipatamente del consulto.
[#4]
Dovrei vedere le immagini, ma solitamente si intende una alterazione delle vertebre da sovraccarico.
Come Le dicevo le tecniche chirurgiche non si possono scegliere a piacimento.
I periodi di degenza e di convalescenza non dipendono dal tipo di tecnica chirurgica. Sia a cielo aperto (con tecnica microchirurgica) sia con quelle definite miniinvasive le due cose sono sovrapponibili.
Nel Suo caso per l'ernia espulsa la tecnica migliore è quella microchirurgica.
Inoltre le ernie non sono asportabili con la " promozione 2x 3".
Se la L4-L5 provoca sintomi significativi si può valutare l'indicazione a toglierla, come anche il sovraccarico di L5 su S1 va valutato per eventuali ulteriori provvedimenti.
Ma tutto questo lo si può stabilire a seguito di una accorta valutazione clinica.
Come Le dicevo le tecniche chirurgiche non si possono scegliere a piacimento.
I periodi di degenza e di convalescenza non dipendono dal tipo di tecnica chirurgica. Sia a cielo aperto (con tecnica microchirurgica) sia con quelle definite miniinvasive le due cose sono sovrapponibili.
Nel Suo caso per l'ernia espulsa la tecnica migliore è quella microchirurgica.
Inoltre le ernie non sono asportabili con la " promozione 2x 3".
Se la L4-L5 provoca sintomi significativi si può valutare l'indicazione a toglierla, come anche il sovraccarico di L5 su S1 va valutato per eventuali ulteriori provvedimenti.
Ma tutto questo lo si può stabilire a seguito di una accorta valutazione clinica.
[#5]
Utente
Buonasera,
a seguito accentuarsi dei dolori ho effettuato una visita dal neurochirurgo, il quale mi ha prescritto Nicetile e continuare normast, di notte LYRICA X 20 GG, a seguire se i dolori non passano si valuterà l'operazione.
Francamente ho paura della operazione tradizionale, visto che le tecniche laser non possono essere utilizzate, per via dei rischi che si corrono ( paralisi ).
Questa mia paura e lecita o esagerata?
ed inoltre quali sono i tempi di recupero per poter rientrare a lavoro ( libero professionista Ingegnere 6 ore ufficio, 2 cantiere),
Vi ringrazio anticipatamente
a seguito accentuarsi dei dolori ho effettuato una visita dal neurochirurgo, il quale mi ha prescritto Nicetile e continuare normast, di notte LYRICA X 20 GG, a seguire se i dolori non passano si valuterà l'operazione.
Francamente ho paura della operazione tradizionale, visto che le tecniche laser non possono essere utilizzate, per via dei rischi che si corrono ( paralisi ).
Questa mia paura e lecita o esagerata?
ed inoltre quali sono i tempi di recupero per poter rientrare a lavoro ( libero professionista Ingegnere 6 ore ufficio, 2 cantiere),
Vi ringrazio anticipatamente
[#6]
Mi scusi, ingegnere, ma Lei ritiene che ci possano essere interventi chirurgici a rischio zero?
Gli interventi chirurgici sono atti terapeutici come in medicina sono terapie l'assunzione di farmaci.
Anche assumere farmaci ha i suoi rischi, a volte anche gravi.
Ma anche non fare alcuna terapia, medica o chirurgica, può esporre a quei rischi che si temono con l'intervento.
La ripresa del lavoro? In teoria sarebbe possibile già dopo una settimana, ma è buona precauzione prolungare tale periodo di almeno una settimana.
Questo non vuol dire che deve stare 3 settimane a letto.
Cordialità
Gli interventi chirurgici sono atti terapeutici come in medicina sono terapie l'assunzione di farmaci.
Anche assumere farmaci ha i suoi rischi, a volte anche gravi.
Ma anche non fare alcuna terapia, medica o chirurgica, può esporre a quei rischi che si temono con l'intervento.
La ripresa del lavoro? In teoria sarebbe possibile già dopo una settimana, ma è buona precauzione prolungare tale periodo di almeno una settimana.
Questo non vuol dire che deve stare 3 settimane a letto.
Cordialità
[#7]
Utente
Buongiorno Dott. Migliaccio,
Vi aggiorno sulla mia situazione, domani verrò ricoverato per l'intervento chirurgico d microdiscectomia e mercoledì dovrebbe essere programmato l'intervento.
Però da ieri i sintomi si sono attenuati, sono in agitazione perché non so se farmi operare oppure attendere per vedere se i sintomi regrediscono fino a sparire.
Dalla elettromiografia è apparso che la gamba sinistra ha dei deficit rispetto alla destra.
Secondo Lei è corretto farmi operare oppure è meglio aspettare.
Grazie
Vi aggiorno sulla mia situazione, domani verrò ricoverato per l'intervento chirurgico d microdiscectomia e mercoledì dovrebbe essere programmato l'intervento.
Però da ieri i sintomi si sono attenuati, sono in agitazione perché non so se farmi operare oppure attendere per vedere se i sintomi regrediscono fino a sparire.
Dalla elettromiografia è apparso che la gamba sinistra ha dei deficit rispetto alla destra.
Secondo Lei è corretto farmi operare oppure è meglio aspettare.
Grazie
[#8]
Questa è una valutazione che deve fare il chirurgo prima di operare.
Tenga presente che i sintomi di un'ernia del disco possono anche col tempo regredire, ma non è predeterminabile il momento in cui l'ernia può creare danni maggiori.
Spesso si interviene proprio per questo
Cordialmente
Tenga presente che i sintomi di un'ernia del disco possono anche col tempo regredire, ma non è predeterminabile il momento in cui l'ernia può creare danni maggiori.
Spesso si interviene proprio per questo
Cordialmente
[#9]
Utente
Buongiorno a seguito operazione ernia discale lombare l5 s1 i dolori lombari sono passati totalmente da subito, ora però da 2 settimane ho un dolore costante alla cervicale che si irradia alle spalle braccia e inoltre ho il dito indice della mano sinistra insensibili. Pensando fosse una semplice contrattura ho fatto delle punture di Voltaren e muscoril ma finito L effetto il dolore ritorna.
Ho consultato il medico di famiglia che mi ha prescritto una rx di seguito gli esiti:
Segni di spondilo uncoartrosi e artrosi intrapifisiaria in c4 c5 c6 c7 con riduzione della lordosi.
Mi chiedo se devo preoccuparmi potendo essere una ulteriore ernia da ricaduta oppure è una artrosi cervicale.
Vi ringrazio anticipatamente
Ho consultato il medico di famiglia che mi ha prescritto una rx di seguito gli esiti:
Segni di spondilo uncoartrosi e artrosi intrapifisiaria in c4 c5 c6 c7 con riduzione della lordosi.
Mi chiedo se devo preoccuparmi potendo essere una ulteriore ernia da ricaduta oppure è una artrosi cervicale.
Vi ringrazio anticipatamente
[#10]
Utente
Buongiorno a seguito ritiro della RX ho fatto un consulto da ortopedico, che mi ha prescritto una cura importante a base di BENTELAN e antidolorifici e miorilassanti.
inoltre se il dolore non passa una Risonanza, anche se dice che dalla RX sembra che gli spazi intervertebrali non siano limitati quindi potrebbe non essere un ernia ma solamente una pressione momentanea dovuta ad un brusco movimento.
Grazie
inoltre se il dolore non passa una Risonanza, anche se dice che dalla RX sembra che gli spazi intervertebrali non siano limitati quindi potrebbe non essere un ernia ma solamente una pressione momentanea dovuta ad un brusco movimento.
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 3.8k visite dal 19/06/2018.
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