Cervicobrancalgia cronica
Buongiorno, vorrei per cortesia un Vostro consiglio a cosa intraprendere per migliorare il mio stato di salute.
Il dolore non mi abbandona da 14 mesi e a volte ho un crollo psicologico, ho 46 anni, nel passato sono stato vittima di due sinistri stradali, anno 1998 e 2002, in entrambi mi fu riscontrato un trauma distorsivo del rachide cervicale.
Gli elenco cosa mi è stato diagnosticato dalle ultime visite ed esami strumentali:
Esami RSM
Manifestazioni spondilodiscoartrosiche in C5-C6 e C6-C7 che determina una compressione del rachide;
Manifestazioni osteocondrosiche di tipo 1 sec. Modic in C6-C7;
Manifestazioni degenerative-disidratative discali;
Ridotta la lordosi cervicale;
Modeste protrusioni discali posteriori che improntano la faccia anteriore del sacco durale in C3-C4 e C5-C6;
I dischi C5-C6 e C6-C7 protrudono posteriormente a largo raggio e mostrano una formazione erniana paramediana sinistra che comprimono la faccia anteriore del sacco durale e marginalmente il midollo spinale;
Ridotta l'ampiezza del canale vertebrale nel tratto C5-C7.
Esame elettromiografico:
Anomalie neurogene croniche di tipo assonali nel territorio radicolare C5-C6-C7 prevalentemente a sinistra.
Conclusioni:
Cervicobrancalgia cronica con iridazione del dolore a livello del braccio sinistro, parestesie diffuse arto superiore sinistro a livello del territorio di distribuzione del nervo ulnare.
Al momento non si ritiene necessario intervento chirurgico (che vorrei evitare anche in futuro).
Sono convalescente dal 29.06.2018, prendo antinfiammatori, integratori, fisioterapia, ginnastica posturale.
Grazie.
Il dolore non mi abbandona da 14 mesi e a volte ho un crollo psicologico, ho 46 anni, nel passato sono stato vittima di due sinistri stradali, anno 1998 e 2002, in entrambi mi fu riscontrato un trauma distorsivo del rachide cervicale.
Gli elenco cosa mi è stato diagnosticato dalle ultime visite ed esami strumentali:
Esami RSM
Manifestazioni spondilodiscoartrosiche in C5-C6 e C6-C7 che determina una compressione del rachide;
Manifestazioni osteocondrosiche di tipo 1 sec. Modic in C6-C7;
Manifestazioni degenerative-disidratative discali;
Ridotta la lordosi cervicale;
Modeste protrusioni discali posteriori che improntano la faccia anteriore del sacco durale in C3-C4 e C5-C6;
I dischi C5-C6 e C6-C7 protrudono posteriormente a largo raggio e mostrano una formazione erniana paramediana sinistra che comprimono la faccia anteriore del sacco durale e marginalmente il midollo spinale;
Ridotta l'ampiezza del canale vertebrale nel tratto C5-C7.
Esame elettromiografico:
Anomalie neurogene croniche di tipo assonali nel territorio radicolare C5-C6-C7 prevalentemente a sinistra.
Conclusioni:
Cervicobrancalgia cronica con iridazione del dolore a livello del braccio sinistro, parestesie diffuse arto superiore sinistro a livello del territorio di distribuzione del nervo ulnare.
Al momento non si ritiene necessario intervento chirurgico (che vorrei evitare anche in futuro).
Sono convalescente dal 29.06.2018, prendo antinfiammatori, integratori, fisioterapia, ginnastica posturale.
Grazie.
[#1]
Egregio Paziente,
quando clinicamente si manifesta una cervico-brachialgia e le indagini diagnostiche documentano una estrusione erniaria che configura un quadro di conflitto disco-radicolare, ancor più se l'esame funzionale evidenzia una sofferenza radicolare, vi è indicazione a trattamento chirurgico. Ovviamente l'indicazione non è perentoria, ossia non è quoad vitam ma è piuttosto quoad valetudinem. La decisione può anche vertere sulla terapia conservativa, ma si consiglia di tenere bene monitorata la situazione sotto l'aspetto clinico, perché un protratta compressione causa nel tempo una degenerazione irreversibile delle fibre nervose.
Cordialmente
quando clinicamente si manifesta una cervico-brachialgia e le indagini diagnostiche documentano una estrusione erniaria che configura un quadro di conflitto disco-radicolare, ancor più se l'esame funzionale evidenzia una sofferenza radicolare, vi è indicazione a trattamento chirurgico. Ovviamente l'indicazione non è perentoria, ossia non è quoad vitam ma è piuttosto quoad valetudinem. La decisione può anche vertere sulla terapia conservativa, ma si consiglia di tenere bene monitorata la situazione sotto l'aspetto clinico, perché un protratta compressione causa nel tempo una degenerazione irreversibile delle fibre nervose.
Cordialmente
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
[#2]
Utente
La ringrazio vivamente per aver preso in considerazione il mio caso, la stringo forte tra le mie braccia in segno di mio conforto.
Seguirò i suoi consigli, ma in cuor mio mi viene da piangere.
Paura dell'intervento NO, paura di un eventuale danno neurologico SI.
Sono confuso e straziato psicologicamente, non avrei mai immaginato di trovarmi in questa situazione che sta distruggendo la mia persona e il mio stato psicologico.
Devo ringraziarla per come è stato chiaro e diretto.
Terrò sotto controllo la situazione, se avvertirò un minimo peggioramento mi rivolgerò immediatamente ad un Neurochirurgo.
Credo in Dio, gli chiedo solamente che mi aiuti a stazionare questo mio quadro clinico.
Grazie di cuore.
Seguirò i suoi consigli, ma in cuor mio mi viene da piangere.
Paura dell'intervento NO, paura di un eventuale danno neurologico SI.
Sono confuso e straziato psicologicamente, non avrei mai immaginato di trovarmi in questa situazione che sta distruggendo la mia persona e il mio stato psicologico.
Devo ringraziarla per come è stato chiaro e diretto.
Terrò sotto controllo la situazione, se avvertirò un minimo peggioramento mi rivolgerò immediatamente ad un Neurochirurgo.
Credo in Dio, gli chiedo solamente che mi aiuti a stazionare questo mio quadro clinico.
Grazie di cuore.
[#3]
Caro Amico,
La ringrazio per la delicata e cortese recensione che ha voluto esprimere a mio favore. Colgo l'occasione per incoraggiarla a rivolgersi con fiducia ad un bravo Neurochirurgo, che non potrà che confermarle l'opinione da me espressa. Se fossimo stati più vicini geograficamente, l'avrei inviata a farsi visitare da me e ne sono sicuro l'avrei convinta a fare che è meglio per lei.
Con molta cordialità la saluto e plaudo ai suoi dolci sentimenti religiosi.
La ringrazio per la delicata e cortese recensione che ha voluto esprimere a mio favore. Colgo l'occasione per incoraggiarla a rivolgersi con fiducia ad un bravo Neurochirurgo, che non potrà che confermarle l'opinione da me espressa. Se fossimo stati più vicini geograficamente, l'avrei inviata a farsi visitare da me e ne sono sicuro l'avrei convinta a fare che è meglio per lei.
Con molta cordialità la saluto e plaudo ai suoi dolci sentimenti religiosi.
[#4]
Utente
Per gli utenti che soffrono di queste patologie, per ringraziare vivamente e nuovamente il Dott. Mauro Colangelo di Medicitalia.it, per quanto è stato chiaro, diretto e per l'incoraggiamento e consigli che mi ha dato, vi scrivo il seguito della mia storia.
In data 08.10.2018 mi sono recato presso una clinica toscana per sottopormi a una visita specialistica da un bravo Neurochirurgo.
Visionati i miei esami strumentali RSM per approfondimento, confermava il dato clinico (spondilosi cervicale marcata e discopatia degenerativa severa C5-C6 e C6-C7 con osteofitosi marginale determinante compressione midollare e radicolare bilaterale), EMG con riscontro di segni di sofferenza neurogena cronica C5-C6 e C7 bilaterali (sinistra>destra), pertanto mi si prescriveva ricovero per intervento chirurgico.
EON all'ingresso: paziente molto sofferente per cervicobrachialgia bilaterale (sinistra>destra); ipostenia nel movimento di flesso - estensione ed elevazione del braccio a sinistra; ipoestesia supe esterna del braccio e avambraccio a sinistra, dorso della mano a sinistra.
ROT vivaci ai 4 arti. RPC in flessione bilateralmente. Non clono.
In data 29.10.2018 sono stato sottoposto a intervento chirurgico.
DESCRIZIONE DELL'INTERVENTO.
Previo repere scopioco si incide la cute lungo le linee di tensione cutanee proiettivamente sopra C6-C7 in regione paramediana sinistra. Tomia del plastisma. Dissezione smussa fino a raggiungere il piano vertebrale. Controllo scopico per verifica del livello. Discectomia, osteofitectomia, demolizione del legamento longitudinale posteriore ispessito fino a liberazione del sacco durale. Emoastasi. Betamix sul sacco. Posizionamento di cage intersomatica Cascadia (K2m) 13x16x8 riempita di osso sintetico nanogel. Posizionamento di drenaggio. Sintesi secondo i piani. Steril strip in cute.
Durante tutta la procedura, il neuromonitoraggio non ha mai mostrato alterazioni dei potenziali somatosensitivi né tantomeno dei potenziali motori.
CONCLUSIONI.
Svegliatomi dall'anestesia totale fin da subito, ho ripreso la deambulazione con un netto miglioramento all'arto superiore sinistro.
Ringrazio Dio per avermi assistito, ringrazio tutta l'equipe dei dottori che ha eseguito l'intervento chirurgico a doc.
Ringrazio tutti i dottori di esistere, Dio ci ha dato la vita ma i dottori da oggi mi hanno reso una vita più serena e senza più sofferenze, non curando solo il mio corpo ma anche il mio stato morale e psicologico.
Oggi, a 46 anni, posso dire di aver riacquisito la mia serenità.
Grazie, grazie, grazie. :)
In data 08.10.2018 mi sono recato presso una clinica toscana per sottopormi a una visita specialistica da un bravo Neurochirurgo.
Visionati i miei esami strumentali RSM per approfondimento, confermava il dato clinico (spondilosi cervicale marcata e discopatia degenerativa severa C5-C6 e C6-C7 con osteofitosi marginale determinante compressione midollare e radicolare bilaterale), EMG con riscontro di segni di sofferenza neurogena cronica C5-C6 e C7 bilaterali (sinistra>destra), pertanto mi si prescriveva ricovero per intervento chirurgico.
EON all'ingresso: paziente molto sofferente per cervicobrachialgia bilaterale (sinistra>destra); ipostenia nel movimento di flesso - estensione ed elevazione del braccio a sinistra; ipoestesia supe esterna del braccio e avambraccio a sinistra, dorso della mano a sinistra.
ROT vivaci ai 4 arti. RPC in flessione bilateralmente. Non clono.
In data 29.10.2018 sono stato sottoposto a intervento chirurgico.
DESCRIZIONE DELL'INTERVENTO.
Previo repere scopioco si incide la cute lungo le linee di tensione cutanee proiettivamente sopra C6-C7 in regione paramediana sinistra. Tomia del plastisma. Dissezione smussa fino a raggiungere il piano vertebrale. Controllo scopico per verifica del livello. Discectomia, osteofitectomia, demolizione del legamento longitudinale posteriore ispessito fino a liberazione del sacco durale. Emoastasi. Betamix sul sacco. Posizionamento di cage intersomatica Cascadia (K2m) 13x16x8 riempita di osso sintetico nanogel. Posizionamento di drenaggio. Sintesi secondo i piani. Steril strip in cute.
Durante tutta la procedura, il neuromonitoraggio non ha mai mostrato alterazioni dei potenziali somatosensitivi né tantomeno dei potenziali motori.
CONCLUSIONI.
Svegliatomi dall'anestesia totale fin da subito, ho ripreso la deambulazione con un netto miglioramento all'arto superiore sinistro.
Ringrazio Dio per avermi assistito, ringrazio tutta l'equipe dei dottori che ha eseguito l'intervento chirurgico a doc.
Ringrazio tutti i dottori di esistere, Dio ci ha dato la vita ma i dottori da oggi mi hanno reso una vita più serena e senza più sofferenze, non curando solo il mio corpo ma anche il mio stato morale e psicologico.
Oggi, a 46 anni, posso dire di aver riacquisito la mia serenità.
Grazie, grazie, grazie. :)
[#5]
Caro amico,
mi conferma con le sue parole che da ragazzino ho scelto bene volendo fare il Medico, che considero il più bel mestiere del mondo se riesci con la scienza nella testa e la fede nel cuore ad infondere serenità in chi ne ha bisogno. Curare è sempre stato per me un atto d'amore che viene sempre ricevuto con gratitudine, come lei me ne sta dando testimonianza.
Auguri cordiali e sinceri per una ripresa completa.
mi conferma con le sue parole che da ragazzino ho scelto bene volendo fare il Medico, che considero il più bel mestiere del mondo se riesci con la scienza nella testa e la fede nel cuore ad infondere serenità in chi ne ha bisogno. Curare è sempre stato per me un atto d'amore che viene sempre ricevuto con gratitudine, come lei me ne sta dando testimonianza.
Auguri cordiali e sinceri per una ripresa completa.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.7k visite dal 22/09/2018.
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