Microinstabilità vertebrale lombare
Stim.mi Dottori, buongiorno.
Sono stata operata il 5 novembre per due ernie lombari (microdisetctomia L4 - L5 a dx e decompressione radicolare L5-S1 a sx) che mi provocavano dolori a schiena e gambe da quasi 10 anni.
Dopo il post operatorio il dolore alla gamba non scompariva, e ad esso si sono aggiunti dolori al bacino ed alla schiena molto più inavlidanti rispetto a quelli che avevo prima dell'intervento, per cui ho eseguito una nuova risonanza.
Visionata dal neurochirurgo (diverso da chi mi ha operata), da essa si evince che ho un'instabilità microvertebrale lombare (che a parere del neurochirurgo avrebbe dovuto essere trattata insieme all'intervento effettuato, inserendo cage e viti di sostegno).
Dopo più di un mese di trattamento con diclroeum 150 mg (1 cpr al dì) e palexia 50 mg (2 cpr al dì) la situazione non è cambiata.
Cosa mi aspetta adesso secondo voi? Un altro intervento?
Ci sono soluzioni alternative?
Vi ringrazio dell'attenzione che vorrete prestare.
Cordiali saluti.
Monica
Sono stata operata il 5 novembre per due ernie lombari (microdisetctomia L4 - L5 a dx e decompressione radicolare L5-S1 a sx) che mi provocavano dolori a schiena e gambe da quasi 10 anni.
Dopo il post operatorio il dolore alla gamba non scompariva, e ad esso si sono aggiunti dolori al bacino ed alla schiena molto più inavlidanti rispetto a quelli che avevo prima dell'intervento, per cui ho eseguito una nuova risonanza.
Visionata dal neurochirurgo (diverso da chi mi ha operata), da essa si evince che ho un'instabilità microvertebrale lombare (che a parere del neurochirurgo avrebbe dovuto essere trattata insieme all'intervento effettuato, inserendo cage e viti di sostegno).
Dopo più di un mese di trattamento con diclroeum 150 mg (1 cpr al dì) e palexia 50 mg (2 cpr al dì) la situazione non è cambiata.
Cosa mi aspetta adesso secondo voi? Un altro intervento?
Ci sono soluzioni alternative?
Vi ringrazio dell'attenzione che vorrete prestare.
Cordiali saluti.
Monica
[#1]
Gentile Paziente,
facciamo un po' di chiarezza. Quando si parla di micro-instabilità del rachide si intende che la colonna vertebrale continua a essere allineata in maniera corretta, ma per effetto della degenerazione del disco si hanno micro-movimenti di scivolamento delle vertebre tra di loro. Si parla invece di macro-instabilità quando la colonna vertebrale non è più allineata e le vertebre scivolano l'una sull'altra determinando la spondilolistesi. Questa è comunque una diagnosi cui si perviene attraverso indagini radiologiche costituite da:
1) RM della colonna lombo-sacrale, che fornisce informazioni sullo stato del disco intervertebrale e delle strutture legamentose.
2) TC colonna lombo-sacrale, al fine di osservare in maniera adeguata la componente ossea.
3) Radiografia in flesso-estensione, per verificare l'effettiva esistenza dell’instabilità.
La mia domanda è se l'indicazione all'intervento di stabilizzazione sia stata posta a seguito di questo tipo di accertamento diagnostico.
Cordialmente
facciamo un po' di chiarezza. Quando si parla di micro-instabilità del rachide si intende che la colonna vertebrale continua a essere allineata in maniera corretta, ma per effetto della degenerazione del disco si hanno micro-movimenti di scivolamento delle vertebre tra di loro. Si parla invece di macro-instabilità quando la colonna vertebrale non è più allineata e le vertebre scivolano l'una sull'altra determinando la spondilolistesi. Questa è comunque una diagnosi cui si perviene attraverso indagini radiologiche costituite da:
1) RM della colonna lombo-sacrale, che fornisce informazioni sullo stato del disco intervertebrale e delle strutture legamentose.
2) TC colonna lombo-sacrale, al fine di osservare in maniera adeguata la componente ossea.
3) Radiografia in flesso-estensione, per verificare l'effettiva esistenza dell’instabilità.
La mia domanda è se l'indicazione all'intervento di stabilizzazione sia stata posta a seguito di questo tipo di accertamento diagnostico.
Cordialmente
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
[#2]
Utente
Stim.mo dott. Colangelo,
la micro instabilità vertebrale mi è stata diagnosticata dal neurochirurgo a seguito di risonanza magnetica effettuata due mesi dopo l’intervento chirurgico (poiché continuavo ad avere dolori, anche più forti ed invalidanti di quelli del pre intervento).
Il neurochirurgo, essendo fallita la terapia farmacologica consistente in dicloreum 150 mg e palexia 50 mg, mi ha prescritto rx lombosacrale dinamica e telespinografia che eseguirò a giorni e sulle quali lo specialista suo collega deciderà il da farsi.
Le mie domande sono: non si potevano eseguire entrambe le attività (asportazione delle ernie e inserimento di cage e viti) nello stesso intervento chirurgico? Come è possibile che non si siano accorti di questo problema di micro instabilità dalle precedenti risonanze, radiografie e TAC?
Ci sono alternative all’intevento Che rendano la vita normale ?
Cari saluti, e ancora grazie.
la micro instabilità vertebrale mi è stata diagnosticata dal neurochirurgo a seguito di risonanza magnetica effettuata due mesi dopo l’intervento chirurgico (poiché continuavo ad avere dolori, anche più forti ed invalidanti di quelli del pre intervento).
Il neurochirurgo, essendo fallita la terapia farmacologica consistente in dicloreum 150 mg e palexia 50 mg, mi ha prescritto rx lombosacrale dinamica e telespinografia che eseguirò a giorni e sulle quali lo specialista suo collega deciderà il da farsi.
Le mie domande sono: non si potevano eseguire entrambe le attività (asportazione delle ernie e inserimento di cage e viti) nello stesso intervento chirurgico? Come è possibile che non si siano accorti di questo problema di micro instabilità dalle precedenti risonanze, radiografie e TAC?
Ci sono alternative all’intevento Che rendano la vita normale ?
Cari saluti, e ancora grazie.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.6k visite dal 19/02/2019.
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