Una ernia discale espulsa migrata verso il basso
Salve mi chiamo Vincenzo, e ho 33 anni, circa un mese fa, mi sono bloccato con la schiena, avevo un forte dolore alla gamba dx, dopo circa 15 giorni di cure, sono riuscito a stare meglio, fatta la R.M. colonna lombo-sacrale, mi veniva accertata una ernia discale espulsa migrata verso il basso tra l5 e s1, la mia domanda è questa, con un ernia espulsa, devo per forza fare l'intervento, o ci sono altre soluzioni. Ho già sentito il parere di 2 ortopedici, i quali mi hanno consigliato l'intervento, uno di loro, mi ha consigliato addirittura di farlo in fretta. Perchè?? Vorrei avere qualche altro consiglio. Grazie per lo spazio.
Gent.le Sig Vincenzo,
l'indicazione assoluta all'intervento in caso di ernia discale è la presenza della sind. della cauda (perdita di sensibilità in regione scrotale e perineale, ritenzione urinaria, ecc.) o un deficit di forza importante alla gamba/piede interessata.Altrimenti, il trattamento conservativo è la prima cosa da fare e solo se il dolore non si risolve dopo 6-8 sett, allora è meglio procedere chirurgicamente.
Perchè le abbiano detto di farlo in fretta dovrebbe chiederlo al medico in questione.
I consigli e le indicazioni da me fornite hanno un valore limitato dovuto alla impossibilità di disporre del paziente e della sua documentazione clinica. Esse non devono pertanto sostituire il giudizio medico fornito in prima persona dal sottoscritto o da altri colleghi.
Spero di esserle stato di aiuto e mi contatti pure senza remore per ogni ulteriore informazione
Distinti saluti
Dr. Bernucci Claudio
Neurochirurgo
H San Raffaele
Via Olgettina 60
20132 Milano
l'indicazione assoluta all'intervento in caso di ernia discale è la presenza della sind. della cauda (perdita di sensibilità in regione scrotale e perineale, ritenzione urinaria, ecc.) o un deficit di forza importante alla gamba/piede interessata.Altrimenti, il trattamento conservativo è la prima cosa da fare e solo se il dolore non si risolve dopo 6-8 sett, allora è meglio procedere chirurgicamente.
Perchè le abbiano detto di farlo in fretta dovrebbe chiederlo al medico in questione.
I consigli e le indicazioni da me fornite hanno un valore limitato dovuto alla impossibilità di disporre del paziente e della sua documentazione clinica. Esse non devono pertanto sostituire il giudizio medico fornito in prima persona dal sottoscritto o da altri colleghi.
Spero di esserle stato di aiuto e mi contatti pure senza remore per ogni ulteriore informazione
Distinti saluti
Dr. Bernucci Claudio
Neurochirurgo
H San Raffaele
Via Olgettina 60
20132 Milano
Le indicazioni su riportate non possono sostituire il giudizio medico fornito in prima persona dal sottoscritto o da altri colleghi
Gent.le Sig Vincenzo,
l'indicazione all'intervento chirurgico è data da una serie di fattori: radiografici, funzionali e clinici.
Se la sintomatologia accusata è stata solo un forte dolore ormai risolto completamente, non c'è nessuna urgenza a rimovere l'ernia. Però è chiaro che probabilmente il problema si ripresenterà a breve e che potrebbe essere accompagnato da disturbi sensitivo-motori.
Per cui il mio consiglio è di consultare un buon neurochirurgo che ti visiti attentamente e che valuti la necessità di un intervento microchirurgico.
Distinti Saluti
Dott. Antonio Colamaria
Neurochirurgo
Ospedale Policlinico Consorziale
Piazza Giulio Cesare, 11
70124 BARI
TEL. 080/5592334- 374
FAX. 080/5592001
l'indicazione all'intervento chirurgico è data da una serie di fattori: radiografici, funzionali e clinici.
Se la sintomatologia accusata è stata solo un forte dolore ormai risolto completamente, non c'è nessuna urgenza a rimovere l'ernia. Però è chiaro che probabilmente il problema si ripresenterà a breve e che potrebbe essere accompagnato da disturbi sensitivo-motori.
Per cui il mio consiglio è di consultare un buon neurochirurgo che ti visiti attentamente e che valuti la necessità di un intervento microchirurgico.
Distinti Saluti
Dott. Antonio Colamaria
Neurochirurgo
Ospedale Policlinico Consorziale
Piazza Giulio Cesare, 11
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TEL. 080/5592334- 374
FAX. 080/5592001
Antonio Colamaria - Specialista in Neurochirurgia
Gentile signor Vincenzo,
L'ernia del disco rappresenta una patologia "benigna" ed il trattamento cvonservativo è sempre adeguato, a meno che il dolore o eventuali deficit inetreferiscano marcatamnente con la quotidianità. E' da tener presente inoltre la sua tolleranza al dolore, la sua fretta di guarire e soprattutto l'evoluzione dei sintomi (in pratica sta migliorando ?). Qualora si decida per l'inetrevento, questo è considerato,in ambito neurochirurgico "a basso rischio".
La saluto cordialmente e le segnalo che può triovare altri dettagli sul sito www.neurochirurghi.com
Dr. Franco Caputi
L'ernia del disco rappresenta una patologia "benigna" ed il trattamento cvonservativo è sempre adeguato, a meno che il dolore o eventuali deficit inetreferiscano marcatamnente con la quotidianità. E' da tener presente inoltre la sua tolleranza al dolore, la sua fretta di guarire e soprattutto l'evoluzione dei sintomi (in pratica sta migliorando ?). Qualora si decida per l'inetrevento, questo è considerato,in ambito neurochirurgico "a basso rischio".
La saluto cordialmente e le segnalo che può triovare altri dettagli sul sito www.neurochirurghi.com
Dr. Franco Caputi
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www.neurochirurghi.com
Roma
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 16.9k visite dal 07/07/2006.
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