Ernia discale e mal di schiena cronico

Salve a tutti,mi chiamo Raffaele,ho 40 anni e vi scrivo per un problema alla schiena.
Circa 5 anni fa ho iniziato ad accusare dolori nella zona lombare che si irradiavano su tutta la gamba dx. Ho cercato di resistere il più possibile ma poi da quando il dolore da occasionale è diventato continuo ho fatto una risonanza magnetica dove mi hanno riscontrato un’ernia al disco. A questo punto il 15-02-2006 mi sono operato.
Per i primi 2 – 3 mesi tutto ok,non avevo più dolori alla gamba e la situazione sembrava migliorare,poi sono tornati i dolori e adesso sto peggio di prima.
Quest’estate ho fatto una risonanza magnetica e questo è il responso:

TECNICA:sequenze turbo spin eco T1 e T2 pesate acquisite secondo piani multipli.

Protrusione disco-anulare L4-L5 che impronta la parete anteriore del sacco durale.
Protrusione discale posteriore mediana L5-S1.
Emangioma del soma vertebrale di L1 sostanzialmente invariato rispetto al precedente esame RM.
Piccola ernia intraspongiosa di Schmorl del limitante somatica inferiore di L4.
Osteofitosi margino-somatica anteriore di L1-L2 ed L2-L3.
Discopatia con erniazione anteriore del disco intersomatico L1-L2.
Canale vertebrale di ampiezza regolare.
Non si rilevano alterazioni di segnale del cono midollare.


Nell’ospedale dove mi hanno operato si rifiutano di rioperarmi non so per quale motivo e io non posso più lavorare e faccio fatica a deambulare. Cosa potete dirmi a riguardo? Qual’è un centro specializzato in Italia per queto tipo di patologie?

Grazie a tutti

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Neurochirurgo attivo dal 2003 al 2020
Neurochirurgo
Egregio Sig. Raffaele, sarebbe intanto utile sapere a quale livello era localizzata l'ernia discale precedentemente operata. Successivamente sarebbe necessario valutare visivamente le immagini della Risonanza postoperatoria per affermare che il suo caso sia o no meritevole di altro intervento chirurgico. Infine l'ernia discale è una patologia tipicamente trattata in Reparti di Neurochirurgia e il suo trattamento è ampiamente diffuso in tutto il territorio nazionale; mi preme comunque segnalarle, ma dovrebbe averlo già fatto preventivamente il chirurgo che ha eseguito l'intervento, come quest'ultimo, come tutti gli interventi chirurgici sia gravato da una media percentuale di complicanze (possibili determinanti di un insuccesso chirurgico).Rimango tuttavia a disposizione per eventuale supporto.
Un saluto cordiale

Fabio Barone
U.O. Neurochirurgia
A.O. Cannizzaro
Via Messina 829
95126 Catania
Tel.095.7263435
Fax 095.7263428
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Neurochirurgo attivo dal 2006 al 2007
Neurochirurgo
Caro Utente,
sono perfettamente d'accordo con il Collega, per darle una risposta precisa ed eventualmente porre indicazione a un ulteriore intervento chirurgico sarebbe necessario conoscere la sintomatologia pre-operatoria, il livello operato, la sintomatologia attuale e valutare le ultime immagini.
Restando a disposizione per ulteriori chiarimenti, Le porgo cordiali saluti

Dr.ssa R.Mura
Clinica Neurochirurgia - Firenze
Largo Palagi 1
50139

055 7948059
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Dr. Antonio Colamaria Neurochirurgo 113
Egregio Raffaele,
sarebbe opportuno sapere:
1. a che livello è stato operato?
2. se con tecnica microchirurgica?(adoperata prevelentemete dai neurochirurghi)
3. se la RMN è stata eseguita, con gadolinio o no? (necessario per differenziare la recidiva da una fibrosi peridurale)
Distinti saluti

Dott. Antonio Colamaria
Neurochirurgo
Ospedale Consorziale Policlinico
Piazza Giulio Cesare, 11
70124 - BARI
Tel. 080/5592335 - 334 - 374
Fax. 080/5592001

Antonio Colamaria - Specialista in Neurochirurgia