Ernia del disco. aiuto!!!!

Mi rimetto alla gentilezza di Voi specialisti, riportando il referto su rm lombare. facendo una piccola premessa... mi è stata diagnosticata l'ernia dle disco qualche anno fa, ma non ho mai sofferto per più di due volte l'anno e comunque sia ho sempre rimediato con qualche giorno di riposo e cortisone.
il 20 dicembre mi arriva una crisi, la cura sempre usata (bentelan) non fa effetto, secondo ciclo di cortisone terminato proprio l'altro giorno. mi duole la gamba sx, la coscia, il gluteo e la parte esterna del polpaccio. La sensibilità su alluce è pari a zero, e ahimè cammino con fatica, zoppicando. ma per fortuna non ho dolori forti, e la notte riesco a dormire su di un fianco. ovviamnete sono molto preoccupato, faccio l'agente di commercio, e chiaramente non posso permetermi periodi lunghi di assenza dal lavoro. riporto qui di seguito il referto della RM eseguita in data 04/01/2007.
regolare allineamento dei metameri lombari con lieve rettifica della lordosi.
Contiguo ed isointenso con il disco intersomatico compreso tra l5-s1 è presente tessuto solido che occupa lo spazio epidurale anteriore del canale spinale in sede mediana e paramediana Sn; tale tessuto, riferibile ad ernia discale espulsa e parzialmente migrata verso il basso, si impegna in parte nel forame neurale corrispondente, determina deformazione del profilo anteriore del sacco durale e compressione all'origine della radice di S1 Sn.
Allo stesso livello si apprezza inoltre alterazione del segnale a carattere di iperintensità nelle sequenze T1 e T2 pesate della spongiosa al di sotto delle limitanti somatiche per iniziali fenomeni osteocondrosici.
Diffusa alterazione di segnale di tipo degenerativo del disco intersomatico compreso tra l4-l5 che risulta modicamente protruso in ambito endospecale e si impegna in parte in entrambi i forami neurali con secondaria impronta e deformazione sul profilo anteriore del sacco durale.
nei limiti il restante astuccio osteoliquorale con regolare ampiezza del canale spinale e dei neuroforami.
non alterazioni morfostrutturali ne di segnale di cono ed epicono midollare.

(spero di non averVi annoiato, e di ricevere qualche chiarimento). grazie
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dopo
Utente
Utente
AIUTO
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Neurochirurgo attivo dal 2003 al 2020
Neurochirurgo
Gentile Signore,
da quanto espone e quanto è riportato sul referto RM, sembra proprio rilevarsi la presenza di un'ernia discale a livello L5/S1. Sarebbe opportuna una valutazione clinica diretta da parte di uno Specialista Neurochirurgo, che abbia quindi anche la possibilità di valutare visivamente la RM da lei eseguita.In sede di visita, sarà di sicuro presa in considerazione la terapia più adeguata e risolutiva, che comunque, nel suo caso, sembrerebbe essere di tipo chirurgico. A disposizione per ulteriori chiarimenti.

Dott. Fabio Barone
U.O. Neurochirurgia
A.O. Cannizzaro
Catania
Tel.095.7263435
Fax 095.7263428
[#3]
dopo
Utente
Utente
Egregio Dottor Barone, in merito al suo consiglio la informo che son stato da un neurochirurgo, o meglio più di uno, visto che in un primo incontro mi avevano paventato la necessità di inserire una placca per consolidare la colonna, cosa non ritenuta necessaria poi secondo il parere di altri specialisti.
Credo che comunque la strada dell'intervento la dovrò intraprendere a breve...
Secondo lei in quali tempi si recupera il tutto? tenendo presente che per mestiere sono agente di commercio, e quindi legato ad una percorrenza chilometrica annua pari a quasi 100.000 km.
che tipo di comportamento bisogna seguire dopo l'intervento?
E poi un altro chiarimento per cortesia, in che percentuali si può ricreare un'altra ernia?
la ringrazio per l'attenzione.
cordiali saluti
Alessandro
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Dr. Antonio Colamaria Neurochirurgo 113
Gentile Signore,
credo che il suo problema sia l'ernia L5-S1, e che l'unico sistema per risoverlo sia quello di sottoporsi al più presto ad un intervento di microdiscectomia.
Questo è un intervento abbastanza semplice e comunemente effettuato ad esempio nel Centro dove lavoro. I rischi sono soprattutto legati alla recidiva dell'ernia che si può verificare nel 10% circa dei casi soprattutto se il paziente operato non osserva un periodo di convalescenza dopo.
Distinti saluti

Dott. Antonio Colamaria
Neurochirurgo
Ospedale Consorziale Policlinico
Piazza Giulio Cesare, 11
70124 - BARI
Tel. 080/5592335 - 334 - 374
Fax. 080/5592001

Antonio Colamaria - Specialista in Neurochirurgia

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Neurochirurgo attivo dal 2003 al 2020
Neurochirurgo
Gentile Signore, anche se non è possibile con estrema sicurezza esprimersi in modo compiuto sul suo caso data l'assenza di immagini radiologiche da poter esaminare, mi pare di poter concordare con il Collega nell'affermare che il suo problema sia l'ernia discale e, come tale, l'intervento necessario sia la microdiscectomia. Si tratta di un intervento che comunemente viene eseguito nei Centri Neurochirurgici. Per ciò che riguarda il "recupero", fermo restando l'impossibilità di un giudizio complessivo, dopo un simile intervento in assenza di possibili fastidi postoperatori (ad es. infezioni), si consiglia in genere circa un mese di riposo con evitamento della posizione seduta (per quanto possibile) e quindi una graduale ripresa dell'attività lavorativa. Nel suo caso la posizione seduta è indispensabile per cui le posso solo consigliare di prolungare un po' oltre il periodo di convalescenza, limitando la suddetta posizione e utilizzando il nuoto come attività fisica successiva utile ad accelerare il pieno recupero.
Cordiali saluti

Fabio Barone
U.O. Neurochirurgia
A.O. Cannizzaro
Via Messina 829
95126 - CATANIA
Tel. 095.7263435-3430-3406
Fax 095.7263428
[#6]
dopo
Utente
Utente
Illustri Specialisti, Vi ringrazio per le consulenze offetemi, e Vi informo che ad oggi non avendo più potuto gestire le circostanze , ma bensì subirle, sono stato sottoposto ad un intervento di discectomia con rimosione di buona parte del disco.
Ansie, timori e dolorini a parte mi apre sia tutto aposto.
operato il 23 e dimesso il 27. ora mi ritrovo a casa, con qualche preoccupazzione, dovuta al fatto che aveeto ognio tanto un formicolio alla gamba sinistra. oltre che essere completamente incasinato, dal momento che non so come comportarmi avendo paura di fare qualche mossa pericolosa o chissà cos'altro.
Ma voi pensiate possa ritornare davvero alla vita di tutti i giorni? o è stato un viaggio della speranza?
quando sarà necessaria la riabilitazione o la fisioterapia?
grazie per l'atenzione finora mostratami
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Neurochirurgo attivo dal 2003 al 2020
Neurochirurgo
Dalle sue parole si avverte una certa ansia che francamente pare perlomeno un po' eccessiva. Mi sento al momento di tranquillizzarla, il formicolio è un segno che spesso si riscontra dopo l'intervento. La persona che l'ha operata dovrebbe averglielo spiegato prima dello stesso. Ritornerà certamente alla sua attività: deve solo fare un po' di cautela nel primo mese, evitando il carico e, come già detto, la posizione seduta. Non è detto sia necessaria la fisioterapia. Se avrà modo di fare del nuoto, dopo il primo mese, vedrà che tutto andrà per il meglio. Il Collega che l'ha operata certamente sarà comunque a sua dispozione per i consigli del caso, poichè conosce il suo caso meglio di chiunque altro. Auguri!

Fabio Barone
U.O. Neurochirurgia
A.O. Cannizzaro
Via Messina 829
95126 - CATANIA
Tel. 095.7263435-3430-3406
Fax 095.7263428