Erniazione iniziale e movimento
Buongiorno,
sono una ragazza di 28 anni (75 kg x 168 cm) e ad inizio dicembre ho cominciato a notare che quando mi piegavo per raccogliere qualcosa avevo un piccolo fastidio nella zona lombare.
Dopo 20 giorni ho iniziato ad avvertire il fastidio in modo molto più forte ma solo sempre al movimento.
In quei giorni mi sono iniziati dei dolori alle gambe (entrambe le caviglie, coscia, dietro il ginocchio, polpaccio), dolori che avvertivo solamente al movimento e che ogni giorno cambiavano di posto.
Il mio medico di base mi ha prescritto delle analisi del sangue che sono risultate praticamente buone, ho fatto un rx ed anche questa non evidenzia niente di che.
La risonanza dice questo:
"Tratto lombare con sostanziale conservazione della fisiologica lordosi.
Non si riconoscono significative alterazioni della intensità del segnale a provenienza dal midollo
endo-spugnoso dei metameri esplorati.
Lo studio di particolare dei passaggi intersomatici compresi tra L2 ed S1 fa rilevare:
al passaggio L2-L3, fenomeni degenerativi a carico del disco interposto che presenta procidenza
anulare cui si associa iniziale erniazione mediana.
Ai passaggi intersomatici compresi tra L3 ed S1 non significative immagini da riferirsi ad ernia o
procidenza discale.
I diametri del canale vertebrale permangono nei limiti di norma.
Cono midollare in sede con regolari volume, morfologia ed intensità di segnale.
"
La visita dal neurochirurgo sarà fra un mese, io sono sempre stata abituata a camminare 6 giorni su 7 per almeno un'ora al giorno (con a volte anche 800-900 m di dislivello) ora con i fastidi alle gambe che ho non so se sia il caso o meno.
Vorrei capire da voi medici se sia il caso di stare ferma o se almeno 3 volte a settimana per mezz'oretta sia il caso di muovermi nonostante il dolore (ogni tanto prendo paracetamolo 1000mg).
Preciso che non soffro di altre patologie importanti.
Grazie mille,
cordiali saluti
sono una ragazza di 28 anni (75 kg x 168 cm) e ad inizio dicembre ho cominciato a notare che quando mi piegavo per raccogliere qualcosa avevo un piccolo fastidio nella zona lombare.
Dopo 20 giorni ho iniziato ad avvertire il fastidio in modo molto più forte ma solo sempre al movimento.
In quei giorni mi sono iniziati dei dolori alle gambe (entrambe le caviglie, coscia, dietro il ginocchio, polpaccio), dolori che avvertivo solamente al movimento e che ogni giorno cambiavano di posto.
Il mio medico di base mi ha prescritto delle analisi del sangue che sono risultate praticamente buone, ho fatto un rx ed anche questa non evidenzia niente di che.
La risonanza dice questo:
"Tratto lombare con sostanziale conservazione della fisiologica lordosi.
Non si riconoscono significative alterazioni della intensità del segnale a provenienza dal midollo
endo-spugnoso dei metameri esplorati.
Lo studio di particolare dei passaggi intersomatici compresi tra L2 ed S1 fa rilevare:
al passaggio L2-L3, fenomeni degenerativi a carico del disco interposto che presenta procidenza
anulare cui si associa iniziale erniazione mediana.
Ai passaggi intersomatici compresi tra L3 ed S1 non significative immagini da riferirsi ad ernia o
procidenza discale.
I diametri del canale vertebrale permangono nei limiti di norma.
Cono midollare in sede con regolari volume, morfologia ed intensità di segnale.
"
La visita dal neurochirurgo sarà fra un mese, io sono sempre stata abituata a camminare 6 giorni su 7 per almeno un'ora al giorno (con a volte anche 800-900 m di dislivello) ora con i fastidi alle gambe che ho non so se sia il caso o meno.
Vorrei capire da voi medici se sia il caso di stare ferma o se almeno 3 volte a settimana per mezz'oretta sia il caso di muovermi nonostante il dolore (ogni tanto prendo paracetamolo 1000mg).
Preciso che non soffro di altre patologie importanti.
Grazie mille,
cordiali saluti
[#1]
Non credo che una passeggiata di qualche ore aggravi la situazione della protrusione L2-L3.
Valuti Lei, in funzione delle eventuali algie, le modalità della passeggiata (non corsa): regolare, lenta, con pause più o meno significative...), ma che questa passeggiata avvenga senza portare pesi nè alterando (come può succedere nelle salite/discese, specie se ripide) la normale configurazione della colonna.
Poi bisognerà valutare quella protrusione L2-L3 per decidere il da farsi. Ma per fare ciò, bisognerà vedreLa a visita neurochirurgica e correlare le immagini rmn con l'obbiettività clinica.
Cordialità.
Valuti Lei, in funzione delle eventuali algie, le modalità della passeggiata (non corsa): regolare, lenta, con pause più o meno significative...), ma che questa passeggiata avvenga senza portare pesi nè alterando (come può succedere nelle salite/discese, specie se ripide) la normale configurazione della colonna.
Poi bisognerà valutare quella protrusione L2-L3 per decidere il da farsi. Ma per fare ciò, bisognerà vedreLa a visita neurochirurgica e correlare le immagini rmn con l'obbiettività clinica.
Cordialità.
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 626 visite dal 26/01/2021.
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