Lombosciatalgia persistente

Buongiorno,
Ho 43 anni e spesso sono soggetta a mal di schiena ma mai come questa volta, è' da un mese e mezzo che soffro di un dolore alla schiena che coinvolge la parte posteriore della coscia, inizialmente il medico di base mi ha prescritto 6 punture di artrosilene come per episodi precedenti ma questa volta senza alcun beneficio, ho ricontattato il medico di base il quale mi ha prescritto una RMN i cui riporto esito

Regolari morfologia, segnale e allineamento delle vertebre Canale rachideo di normale ampiezza.

A livello L3-L4 protrusione discale di modesta entità a sviluppo mediano-paramediano sinistro.
Spazio discale L5-S1 ridotto in altezzaper fenomeni degenerativi del disco associati ad appuntimenti osteofitosici degli spigoli somatici.

Presenza di ernia discale a sviluppo mediano-paramediano sinistro responsabile di modesti fenomeni conflittuali nei confronti della tasca radicolare S1 sinistra.

Regolari i profili dei restanti dischi invertebrali esaminati.

Cono midollare in sede con normale morfologia e segnale.


Il medico di base dopo aver visto esito e la persistenza del dolore mi ha prescritto: MEDROL 16 mg 1 cp per 7 gg, poi metà per 7 e infine un quarto per altri 7 gg.


Nel frattempo sono andata da un neurochirugo al quale ho sottoposto la risonanza, il neurochirurgo mi ha detto di sostituire la precedente terapia farmacologica con la seguente:

1 cpr Deltacortene 25 mg ogni 8 ore per 7 gg quindi 1/2 cpr per altri 7 gg
Tachidol 3 volte al gg
Omeprazolo

Obiettività: Lasegue++ a gradi minimi.


I dosaggi di cortisone sono compatibili con il mio attuale quadro di ipotiroidismo di Hashimoto o potrebbero interferire?
terminata la cura se non migliorata dovrò risentire il neurochirurgo, ma questa terapia risolverà il mio problema?
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.8k 242 2
Non credo che il cortisone prescritto sia assolutamente incompatibile con la terapia consigliata dai Colleghi; tale terapia cortisonica è un tipico trattamento conservativo da mettere in atto prima di passare al gradino superiore (infiltrazioni spinali direttamente ed sclusivamente indirizzate verso la radice nervosa incriminata, da individuare anche in corso di visita specialistica neurochirurgica).
Per mia esperienza professionale, devo dire che, nella maggior parte dei casi, il disturbo algico rientra, in una rilevante percentuale dei pazienti, in misura cospicua.
Qualora anche questo trattamento si rilevasse non soddisfacente, rimarrebbe l'opzione chirurgica col trattamento mininvasivo ed in anestesia locale.
Direi che, già in corso di visita neurochirurgica, il Collega Neurochirurgo potrà Egli stesso eseguire la prima infiltrazione spinale mirata sulla zona periradicolare interessata. Già pochi minuti dopo l'infiltrazione il paz. avverte un minimo beneficio. In tale evenienza ci si può sentire incoraggiati a proseguire nel ciclo (di norma intorno alle quattro infiltrazioni). Al termine del ciclo, il Neurochirurgo che La seguirà potrà tirare le somme e suggerire l'ulteriore eventuale iter consequenziale.
Se ha piacere di avere ulteriori informazioni sul trattamento chirurgico mininvasivo ed in anestesia locale, legga anche i miei articoli che ho pubblicato nella mia pagina personale di questo stesso sito.
Se gradisce dia pure ulteriori informazioni.
Cordialit.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: "La Madonnina Milano-02/58395555
"Villa Mafalda" ROMA-06/86094294

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille per la sua disponibilità , purtroppo sono arrivata alla fine della terapia cortisonica senza risolvere completamente, il dolore lancinante che accusavo prima si è ridotto notevolmente ma non del tutto purtroppo.
Ho ancora dolore sopratutto se sono seduta per molto tempo , è un dolore non più localizzato alla schiena ma limitato alla natica sinistra , ora ricontatterò il neurochirurgo per aggiornarlo sulla situazione e vedrò cosa mi consiglierà.
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.8k 242 2
OK. Rimane, a questo punto, l'infiltrazione di cui Le ho parlato. Il ciclo infiltrativo consta di 4 infiltrazioni settimanali (una alla settimana). Il Collega Neurochirurgo, presso cui si recherà, potrà eseguire la prima infiltrazione spinale periradicolare già al momento della 1^ visita.
Se ha piacere, dia pure notizie.
Cordialità.