Coccigodinia da 2 anni peggiorata anche con terapie del dolore. intervento o altri esami?

Salve,
Sono ho meno di 40 anni,
Sono 2 anni che combatto contro una coccigodinia acuta comparsa in seguito ad un intervento di diastasi dei retti addominali ed ernie addominali, con conseguente ematoma riassorbitosi del tutto adesso.
La Rx evidenzia una frattura che risale a circa 5 anni fa ma che non mi aveva mai dato problemi.
Ho fatto terapie fisioterapiche, esercizi riabilitativi prescritti da un osteopata, infiltrazioni.
Le prime 3 l'anno scorso hanno fatto effetto e sono stata bene per 9/10 mesi.
Adesso sto malissimo nonostante ne abbia fatte altre 2 a distanza di un mese.
Non riesco a stare in nessuna posizione.
Il dolore è costante e fortissimo in zona coccige.
Poi si irradia nel gluteo sx a volte ma il dolore che sento fisso è al coccige: come un peso e una spina insieme.
La pressione è fortissima.
Non c'è posizione in cui possa trovare sollievo.
Settimana prossima dovrei fare accertamenti per una procedura medica che si fa quando le iniezioni non hanno più effetto come nel mio caso.
È la criofrequenza e dunque il congelamento della parte di nervo interessata su cui preme il coccige generando dolore.
Dicono che duri un anno circa.
Io vorrei capire se è il caso di tentare adesso questa procedura medica almeno per sollevarmi dal dolore e poi con lucidità e tranquillità valutare dove fare l'intervento oppure se è il caso di fare altri accertamenti.
Dovrei fare risonanza con contrasto?
Qualcosa di più specifico per vedere se ci sono danni al nervo, al colon?
Anche se non ho difficoltà nelle funzioni intestinali.
E poi vorrei capire a quale specialista posso rivolgermi (anche se non in campania ma preferirei qui) che abbia esperienza nel trattamento delle coccigodinie e nell' intervento chirurgico di asportazione del coccige.
Adesso per me il dolore è diventato davvero invalidante e insopportabile.
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Se ho ben capito, Lei non si è mai sottoposta ad una rmn lombo-sacrale. Bisognerebbe che lo facesse (se non altro per completezza d'ingagine).
Se la rmn sarà completamente negativa (viceversa bisognerà valutare) si dovrebbe proseguire con delle infiltrazioni mirate sulla regione trigger (cioè da dove il paz. avverte che partono i dolori) e/o dove è presumibilmente il punto iniziale della sofferenza.
Dia pure notizie, riportando il relativo referto, circa l'indagine neuroradiologica consigliata.
Cordialità.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
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