Lombosciatalgie e cervicalgie frequenti
Da circa due anni mi sono state diagnostiche attraverso le seguenti Risonanze magnetiche:
REFERTO prima RM cervicale ed RM lombosacrale:
Indagine eseguita mediante sequenze FSE T1 T2 e DIXON
Lievemente rettileneizzata la fisiologica lordosi cervicale e quella lombare con associate alcune sporadiche alterazioni degenerative disco-somatiche ed in particolare:
Tratto cervicale:
C4-C5 ernia mediana
C5-C6 protusione posteriore
Tratto lombare:
L3-L4 bulging discale
L4-L5 iniziale ernia paramediana dx
Non alterazioni della corda, cono midollare e radici della cauda
Non alterazioni dei metameri e delle artic.
interapofisarie
Di sufficiente ampiezza il canale vertebrale.
REFERTO seconda RM lombosacrale:
I dischi intersomatici appaiono diffusamente ipointensi con corpi vertebrali improntati dai dischi intersomatici corrispondenti.
Patologia degenerativa sia vertebrale sia a livello delle articolazioni interapofisarie.
Condizione di canale sostanzialmente regolare con forami di coniugazione regolari.
Il cono midollare appare comunque sostanzialmente conservato.
Protusione globale posteriore, con compressione del sacco durale ed impegno intraforaminale bilaterale, si osserva a livello dello spazio intersomatico L4-L5.
Lieve protusione globale posteriore si osserva a livello dello spazio intersomatico L5-S1.
Ogni 3/4 mesi sono costretto a lunghi periodi di malattia per lombosciatalgia, con dolori che partono dalla zona lombare e si irradiano gamba sinistra lungo il polpaccio, coscia e a volte fino al piede.
La terapia eseguita ogni volta sono iniezioni con doppia fiala: muscoril+dicloreum per almeno 15 giorni.
Ho fatto anche terapie alternate con Mobic 15 mg compresse e Tauxib 90 mg compresse.
Ho fatto fisioterapia e un ciclo di laserterapia Hilt.
Gli episodi acuti diventano sempre più frequenti e mi costringono ad assentarmi dal lavoro anche per 30 giorni consecutivi.
Sono soggetto anche a frequenti episodi di dolori cervicali ed in una occasione sono stato anche al pronto soccorso di notte con diagnosi di sindrome cervicobrachiale diffusa con 7 giorni di prognosi.
Stessa terapia che effettuo con la lombosciatalgia.
Vorrei un consiglio sulle cose da fare in un ordine di gradualità, se ritenete che la mia condizione clinica possa peggiorare e se necessita di un intervento chirurgico o meno.
Faccio presente che sono conducente di autobus del trasporto pubblico locale da circa 26 anni e il mio corpo è soggetto a vibrazioni e continue sollecitazioni provocate dalle sospensioni dei mezzi, dai sedili di guida e dalle strade dissestate.
Se effettuo un turno continuo di lavoro di 6 ore, a fine turno ho dolori lombari e irrigidimento cervicale che durano almeno 6/8 ore per poi ricominciare a fine turno del giorno seguente (così ogni settimana).
Grazie
REFERTO prima RM cervicale ed RM lombosacrale:
Indagine eseguita mediante sequenze FSE T1 T2 e DIXON
Lievemente rettileneizzata la fisiologica lordosi cervicale e quella lombare con associate alcune sporadiche alterazioni degenerative disco-somatiche ed in particolare:
Tratto cervicale:
C4-C5 ernia mediana
C5-C6 protusione posteriore
Tratto lombare:
L3-L4 bulging discale
L4-L5 iniziale ernia paramediana dx
Non alterazioni della corda, cono midollare e radici della cauda
Non alterazioni dei metameri e delle artic.
interapofisarie
Di sufficiente ampiezza il canale vertebrale.
REFERTO seconda RM lombosacrale:
I dischi intersomatici appaiono diffusamente ipointensi con corpi vertebrali improntati dai dischi intersomatici corrispondenti.
Patologia degenerativa sia vertebrale sia a livello delle articolazioni interapofisarie.
Condizione di canale sostanzialmente regolare con forami di coniugazione regolari.
Il cono midollare appare comunque sostanzialmente conservato.
Protusione globale posteriore, con compressione del sacco durale ed impegno intraforaminale bilaterale, si osserva a livello dello spazio intersomatico L4-L5.
Lieve protusione globale posteriore si osserva a livello dello spazio intersomatico L5-S1.
Ogni 3/4 mesi sono costretto a lunghi periodi di malattia per lombosciatalgia, con dolori che partono dalla zona lombare e si irradiano gamba sinistra lungo il polpaccio, coscia e a volte fino al piede.
La terapia eseguita ogni volta sono iniezioni con doppia fiala: muscoril+dicloreum per almeno 15 giorni.
Ho fatto anche terapie alternate con Mobic 15 mg compresse e Tauxib 90 mg compresse.
Ho fatto fisioterapia e un ciclo di laserterapia Hilt.
Gli episodi acuti diventano sempre più frequenti e mi costringono ad assentarmi dal lavoro anche per 30 giorni consecutivi.
Sono soggetto anche a frequenti episodi di dolori cervicali ed in una occasione sono stato anche al pronto soccorso di notte con diagnosi di sindrome cervicobrachiale diffusa con 7 giorni di prognosi.
Stessa terapia che effettuo con la lombosciatalgia.
Vorrei un consiglio sulle cose da fare in un ordine di gradualità, se ritenete che la mia condizione clinica possa peggiorare e se necessita di un intervento chirurgico o meno.
Faccio presente che sono conducente di autobus del trasporto pubblico locale da circa 26 anni e il mio corpo è soggetto a vibrazioni e continue sollecitazioni provocate dalle sospensioni dei mezzi, dai sedili di guida e dalle strade dissestate.
Se effettuo un turno continuo di lavoro di 6 ore, a fine turno ho dolori lombari e irrigidimento cervicale che durano almeno 6/8 ore per poi ricominciare a fine turno del giorno seguente (così ogni settimana).
Grazie
[#1]
Egregio Paziente,
dall'insieme delle indagini eseguite mediante Risonanza Magnetica a carico del rachide non emerge alcun elemento definito di conflitto disco-radicolare, che imponga una indicazione a trattamento chirurgico. E' invece ben segnalata una condizione di diffusa spondilosi su base degenerativa, cui può essere ascritta la sintomatologia dolorosa che può essere definita come lombalgia o cervicalgia osteo-muscolare. Se tuttavia accusa un dolore irradiato in modo persistente ad un arto, superiore od inferiore, può essere utile eseguire un esame elettromiografico, che escluda una sofferenza dei tronchi nervosi.
Cordialmente
dall'insieme delle indagini eseguite mediante Risonanza Magnetica a carico del rachide non emerge alcun elemento definito di conflitto disco-radicolare, che imponga una indicazione a trattamento chirurgico. E' invece ben segnalata una condizione di diffusa spondilosi su base degenerativa, cui può essere ascritta la sintomatologia dolorosa che può essere definita come lombalgia o cervicalgia osteo-muscolare. Se tuttavia accusa un dolore irradiato in modo persistente ad un arto, superiore od inferiore, può essere utile eseguire un esame elettromiografico, che escluda una sofferenza dei tronchi nervosi.
Cordialmente
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 865 visite dal 30/12/2021.
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