Parestesia nervo femoro cutaneo sinistro, dove effettuare intervento decompressione del nervo?

Buonasera, ho 47 anni e da oltre 8 anni ho problemi alla coscia sinistra, mi è stata diagnosticata una parestesia del nervo femoro cutaneo che quando si infiamma mi causa dolori lancinanti (negli anni ho assunto integratori, antinevritici, antidolorifici, antinfiammatori, Lirica, Gabapentin, Laroxyl, infiltrazioni cortisoidee lombari e infiltrazioni sulla coscia, manipolazioni del fisiatra, fisioterapi varie, Mezieres), dopo innumerevoli visite con specialisti vari sono finito alla Terapia del Dolore dove mi hanno praticato (Radiofrequenza Pulsata, Criolisi e Infiltrazione Anestetico) ed anche in questo caso non ho ottenuto mai benefici o miglioramenti significativi e la patologia è ormai cronica.
Da un accurato esame neurologico si è riscontrata assenza di risposta nella coscia per stimolazione all'inguine e l'esame ha evidenziato un danno delle fibre nervose nel nervo femorale cutaneo sinistro.
In tutti questi anni ho consultato molti medici ma le terapie conservative attuate non hanno mai dato esito positivo (come si evince dalla descrizione fatta sopra); come ultima spiaggia ci sarebbe l'intervento chirurgico (Decompressione del nervo) e a tal proposito vorrei sapere da chi farmi operare, qui in Campania o in altra Regione; se esiste un centro o Ospedale che si occupa di questa problematica.
Da ricerche fatte personalmente non ho trovato nominativi a cui fare riferimento essendo la mia patologia non grave ma rara come casistica; nell'attesa di una risposta vi ringrazio e porgo gordiali saluti.
Andrea Del Mauro
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.6k 354 161
Gentile Sig. Andrea,
dalla sua descrizione anamnestica si desume che al presente Lei sia affetto da neuropatia cronica del nervo femoro-cutaneo laterale della coscia, che costituisce un dolore neuropatico cronico per il quale è stato sinora trattato, ma senza successo, con terapia ad hoc. L'intervento di decompressione chirurgica del nervo cutaneo laterale della coscia costituisce l'extrema ratio se i trattamenti conservativi non hanno avuto effetto, ma è non di significato prognostico certo. Ciò è legato alla difficoltà di identificare con esattezza la sede dell'intrappolamento, seppure quella più frequente ma non unica sia al di sotto del legamento inguinale. Una risoluzione ancora più drastica è la resezione del nervo (neurotmesi), che implica il formarsi di una zona di anestesia nella porzione laterale della coscia. Tuttavia, nella mia personale esperienza, con terapia medica ed attraverso esercizi guidati, finalizzati al miglioramento dei muscoli che sostengono il bacino per ridurne l'inclinazione anteriore, si riesce ad evitare la risoluzione chirurgica, di cui se ne occupano sia i neurochirurghi che gli ortopedici.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

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