Legamento longitudinale
[#1]
Immagino che Lei intenda il ligamento longitudinale posteriore.
Bisognerebbe che Lei riportasse il referto della rmn pre-intervento e specificasse meglio il tipo di intervento subito.
Cordialità.
Bisognerebbe che Lei riportasse il referto della rmn pre-intervento e specificasse meglio il tipo di intervento subito.
Cordialità.
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
[#2]
Utente
La ringrazio per l’interesse,
2012 (a seguito della caduta)
Livello L4-L5
Protrusione discale ad ampio raggio con distensione del legamento longitudinale posteriore.
La protrusione si estende a interessare i forami di coniugazione in assenza di compressioni radicolari.
Impronta a livello del sacco, durale con impegno dello spazio epidurale anteriore. Sofferenza a livello de articolazioni interapofisarie.
2019
Spazio L2-L3
Protrusione discale circonferenziale, più marcata in sede extra-foraminale destra.
Spazio L3-L4
Protrusione discale circonferenziale, un poco più evidente in sede intra-foraminale destra.
Spazio L4-L5
Modesta protrusione discale circonferenziale senza evidenti focalità erniarie. Artropatia faccettaria.
Spazio L5-S1
Protrusione discale circonferenziale senza evidenti focalita erniarie.
Si conferma artropatia faccettaria, attualmente più evidente, in L3-L4 ma soprattutto L4-L5 ed L5-S1.
04.2021
In decubito accentuazione di anterolistesi di L4 su L5 con associata pseudo-protrusione discale. Concomitano alterazioni degenerative articolari ed edema peduncolare L5 destra. Rispetto all'esame di riferimento si riconosce la comparsa di una cisti articolare L4-L5 a destra, con impronta sul recesso laterale, in verosimile conflitto con la radice L5 destra. Lievi protrusioni discale ad ampio raggio a L1-L4 ed L5-S1 con lieve impronta sul profilo ventrale del sacco durale. Lieve faccettopatia
Rispetto all'esame di riferimento, accentuazione, in decubito, di anterolistesi di L5 su S1, su verosimile instabilità. Si riconosce la comparsa di una cisti articolare L4-L5 a destra, con impronta sul recesso laterale, in verosimile conflitto con la radice
L5 destra.
09.2021 INTERVENTO
Intervento di artrodesi con gabbietta, barre e viti a livello L4/L5 con rimozione ciste.
09.2022
Non segni evidenti per rottura dei mezzi di stabilizzazione o per ipodensita intorno.
Accenno ad anterolistesi L4-L5 e a retrolistesi L3-L4 ed L5-S1, al di sopra discreta spondilosi anteriore. Differente
ampiezza delle faccette L3-L4.
A un anno dall’intervento si è creata una leggera scogliosi, ma soprattutto una iperlordosi misurata a 68 .
Il mio timore è che questa modifica della colonna possa progredire in peggio, perché già così sia seduta che in piedi (statico) ho autonomia di 30 minuti senza dolore .. poi a crescere fino a dovermi sdraiare e progressivamente il dolore passa. E ho continui dolori ileopsoas. Si pensa che il continuo dolore cronico sia dovuto all’iperlordosi.
La mia paura è che possa peggiorare.
Ho scritto le cose principali
2012 (a seguito della caduta)
Livello L4-L5
Protrusione discale ad ampio raggio con distensione del legamento longitudinale posteriore.
La protrusione si estende a interessare i forami di coniugazione in assenza di compressioni radicolari.
Impronta a livello del sacco, durale con impegno dello spazio epidurale anteriore. Sofferenza a livello de articolazioni interapofisarie.
2019
Spazio L2-L3
Protrusione discale circonferenziale, più marcata in sede extra-foraminale destra.
Spazio L3-L4
Protrusione discale circonferenziale, un poco più evidente in sede intra-foraminale destra.
Spazio L4-L5
Modesta protrusione discale circonferenziale senza evidenti focalità erniarie. Artropatia faccettaria.
Spazio L5-S1
Protrusione discale circonferenziale senza evidenti focalita erniarie.
Si conferma artropatia faccettaria, attualmente più evidente, in L3-L4 ma soprattutto L4-L5 ed L5-S1.
04.2021
In decubito accentuazione di anterolistesi di L4 su L5 con associata pseudo-protrusione discale. Concomitano alterazioni degenerative articolari ed edema peduncolare L5 destra. Rispetto all'esame di riferimento si riconosce la comparsa di una cisti articolare L4-L5 a destra, con impronta sul recesso laterale, in verosimile conflitto con la radice L5 destra. Lievi protrusioni discale ad ampio raggio a L1-L4 ed L5-S1 con lieve impronta sul profilo ventrale del sacco durale. Lieve faccettopatia
Rispetto all'esame di riferimento, accentuazione, in decubito, di anterolistesi di L5 su S1, su verosimile instabilità. Si riconosce la comparsa di una cisti articolare L4-L5 a destra, con impronta sul recesso laterale, in verosimile conflitto con la radice
L5 destra.
09.2021 INTERVENTO
Intervento di artrodesi con gabbietta, barre e viti a livello L4/L5 con rimozione ciste.
09.2022
Non segni evidenti per rottura dei mezzi di stabilizzazione o per ipodensita intorno.
Accenno ad anterolistesi L4-L5 e a retrolistesi L3-L4 ed L5-S1, al di sopra discreta spondilosi anteriore. Differente
ampiezza delle faccette L3-L4.
A un anno dall’intervento si è creata una leggera scogliosi, ma soprattutto una iperlordosi misurata a 68 .
Il mio timore è che questa modifica della colonna possa progredire in peggio, perché già così sia seduta che in piedi (statico) ho autonomia di 30 minuti senza dolore .. poi a crescere fino a dovermi sdraiare e progressivamente il dolore passa. E ho continui dolori ileopsoas. Si pensa che il continuo dolore cronico sia dovuto all’iperlordosi.
La mia paura è che possa peggiorare.
Ho scritto le cose principali
[#3]
Mi appare un po' strano che si siano determinate tutte queste spondilolistesi (presumo su base degenerativa senza lisi dei peduncoli).
Se ho capito bene, Lei ha fatto anche le x-dinamiche della colonna L/S.
Bisognerebbe vedere le immagini degli esami e visitarLa per individuare il punto grilletto da cui partono i disturbi (il Suo non appare un caso lineare).
Cordialità.
Se ho capito bene, Lei ha fatto anche le x-dinamiche della colonna L/S.
Bisognerebbe vedere le immagini degli esami e visitarLa per individuare il punto grilletto da cui partono i disturbi (il Suo non appare un caso lineare).
Cordialità.
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
[#4]
Utente
Infatti, purtroppo non si riesce a capire l’origine dei miei dolori per questo mi chiedevo se questa distensione del legamento potesse crearmi ancora problemi.
No, non ho fatto RX dinamiche.
Il chirurgo che mi ha operata pensa che i miei dolori lombari siano soprattutto a livello muscolare per compensare la postura forzata dovuta alla iperlordosi piuttosto importante. Su questo sono d’accordo, ma non penso sia tutto lì, perché comunque sento dolori alla schiena nel movimento e a volte nel movimento sento una forte fitta a sinistra (che poi passa), e sento formicolio ai piedi, soprattutto a destra.
E nonostante ho ripreso una buona muscolatura, sento di non avere equilibrio.
Giustamente come dice Lei, ci vorrebbe una visita, ma mi chiedevo se davvero può dipendere tutto dalla iperlordosi o se anche il legamento possa avere ancora una parte in questo.
Mi chiedo anche se togliendo le viti la curva della lordosi possa diminuire
No, non ho fatto RX dinamiche.
Il chirurgo che mi ha operata pensa che i miei dolori lombari siano soprattutto a livello muscolare per compensare la postura forzata dovuta alla iperlordosi piuttosto importante. Su questo sono d’accordo, ma non penso sia tutto lì, perché comunque sento dolori alla schiena nel movimento e a volte nel movimento sento una forte fitta a sinistra (che poi passa), e sento formicolio ai piedi, soprattutto a destra.
E nonostante ho ripreso una buona muscolatura, sento di non avere equilibrio.
Giustamente come dice Lei, ci vorrebbe una visita, ma mi chiedevo se davvero può dipendere tutto dalla iperlordosi o se anche il legamento possa avere ancora una parte in questo.
Mi chiedo anche se togliendo le viti la curva della lordosi possa diminuire
[#5]
Attualmente, sono molto critico sull'uso della stabilizzazione metallica proprio per gli effetti collaterali che troppo spesso dà. In determinate limitate circostanze questo tipo di chirurgia ancora va bene, ma l'uso si è esteso a dismisura e fatica a retrocedere nonostante i predetti effetti collaterali.
Togliere le viti...., in aggiunta a distanza di tempo, risulta molto indaginoso per il paz. e non raramente impossibile.
Si faccia visitare da un bravo Neurochirurgo (e di cui ha fiducia) perchè valuti l'opportunità di trattare con metodo parachirurgico (ad es. infiltrazioni con farmaci antireattivi) direttamente (e solo) sui nervi che appaiono, già alla visita, sofferenti.
Si potranno visionare, in tale sede, le immagini della rmn e valutare se altri tipi di compressioni offendono il tessuto nervoso in questo caso si potrebbe decomprimere una radice nervosa senza "pensare" alla strumentazione in loco....
Cerchi una soluzione in tali ambiti.
Cordialità.
Togliere le viti...., in aggiunta a distanza di tempo, risulta molto indaginoso per il paz. e non raramente impossibile.
Si faccia visitare da un bravo Neurochirurgo (e di cui ha fiducia) perchè valuti l'opportunità di trattare con metodo parachirurgico (ad es. infiltrazioni con farmaci antireattivi) direttamente (e solo) sui nervi che appaiono, già alla visita, sofferenti.
Si potranno visionare, in tale sede, le immagini della rmn e valutare se altri tipi di compressioni offendono il tessuto nervoso in questo caso si potrebbe decomprimere una radice nervosa senza "pensare" alla strumentazione in loco....
Cerchi una soluzione in tali ambiti.
Cordialità.
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
[#6]
Utente
La ringrazio davvero molto per i consigli, utili che mi ha dato, e vedrò di muovermi in tal senso.
Avevo provato con Lyrica ma non mi ha dato beneficio.
Lunedì farò delle infiltrazioni a livello elle due viti su L4 e altre 2 sull’articolazione L4/L5
In effetti all’epoca della caduta un neurochirurgo mi disse che col tempo avrei dovuto stabilizzare, ma me ne parlò in modo negativo come ultima soluzione estrema. Mi disse di rinforzare i muscoli della schiena, ed è ciò che ho sempre fatto, il problema è che nel 2021 si era formata una ciste articolare che mi rendeva impossibili certi movimenti, e siccome c’era instabilità si è pensato di fare artrodesi.
Ma come dice lei non è garanzia di stare meglio. Da una parte sono migliorata, ma dall’altra mi sa che sono peggiorata, o perlomeno non ho risolto.
Riguardo alle mie domande sul legamento e la iperlordosi, mi sa che non ci sono risposte certe, e mi sa che comunque poco importa perché mi sembra di capire che non si possa fare nulla.
Io intanto la ringrazio vivamente per l’attenzione che così gentilmente mi ha mostrato e anche per la velocità nel rispondere alle mie domande.
Un cordiale saluto.
Avevo provato con Lyrica ma non mi ha dato beneficio.
Lunedì farò delle infiltrazioni a livello elle due viti su L4 e altre 2 sull’articolazione L4/L5
In effetti all’epoca della caduta un neurochirurgo mi disse che col tempo avrei dovuto stabilizzare, ma me ne parlò in modo negativo come ultima soluzione estrema. Mi disse di rinforzare i muscoli della schiena, ed è ciò che ho sempre fatto, il problema è che nel 2021 si era formata una ciste articolare che mi rendeva impossibili certi movimenti, e siccome c’era instabilità si è pensato di fare artrodesi.
Ma come dice lei non è garanzia di stare meglio. Da una parte sono migliorata, ma dall’altra mi sa che sono peggiorata, o perlomeno non ho risolto.
Riguardo alle mie domande sul legamento e la iperlordosi, mi sa che non ci sono risposte certe, e mi sa che comunque poco importa perché mi sembra di capire che non si possa fare nulla.
Io intanto la ringrazio vivamente per l’attenzione che così gentilmente mi ha mostrato e anche per la velocità nel rispondere alle mie domande.
Un cordiale saluto.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 772 visite dal 21/06/2023.
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