Continuo dolore post intervento microdischettomia
d.c...esiti di duplice intervento chirurgico con laminotomia e foraminotomia sinistra fibroso.
Bulding discale l4 l5.
Protusione discale posterolaterale sinistra l5 S1 con i segni di fissazione dell' anello fibroso.
Al controllo odierno rispetto al precedente esamesi rilevano marcati fenomeni flogistico cicatriziali da recente reintervento chirurgico.
Nell ambito di tali fenomeni si rilevano aree isointense in t1 delineate dall' impregnazione periferica dopo m.
d.c.
al livello del recesso radicolare sinistro L5 S1 (isointense in diffusione) e in sede di laminotomia (iperintensa in diffusione) su base flogistica verosimilmente reattiva (non si esclude componente infettiva).
Le analisi del sangue per una possibile infezione sono state fatte ma in attesa di responso...la mia domanda e' c' e' qualcosa che preme ancora sul nervo tanto da procurare dolore?
Il suo dolore potrebbe essere una "pseudosciatalgia" ovvero una sindrome meccanica pelvica (sacroileopatia o sindrome sacroiliaca) che mima un disturbo sciatalgico.
Se questo a affezione è in un paziente che ha alla RMN una discopatia, l'intervento su quest'ultima può non sortite effetti.
La sindrome sacroiliaca non avendo un corrispettivo morfologico, può essere diagnosticata solo con un esame fisico del malato.
Pier Francesco Eugeni, MD
Specialista in Neurochirurgia - Chirurgia Spinale
Segreteria: 3296122118 – Portatile: 3208219474 - email: eugeni@inwind
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Le patologie delle quali le ho parlato non hanno un corrispettivo morfologico certo (ovvero NON si vedono con i raggi, con la TAC , con la RMN, ecc.) e, per ipotizzarle, l'unico modo è valutare fisicamente (clinicamente) il paziente.
Pier Francesco Eugeni, MD
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La radiofrequenza pulsata è una metodica che se eseguita correttamente e per un numero limitato di volte è da considerare una NEUROMODULAZIONE, ovvero una sorta di anestesia prolungata.
Sia quella continua sia quella pulsata sono comunque procedure volte a danneggiare più o meno selettivamente e più o meno definitivamente un nervo o una sua componente.
La pulsata, come le dicevo, normalmente non dà effetti definitivi (né positivi né negativi).
La decisione di proporle un intervento, quindi, ritengo sia stata conseguente ad una rivalutazione del suo quadro clinico che abbia giustificato la scelta terapeutica.
Il perché il suo dolore persista è una domanda del tutto legittima ma, il più delle volte, la risposta è difficile trovarla in esami di immagine oppure nella lettura di referti operatori. Va rivalutato il quadro obiettivo dal medico che si è fatto carico della gestione oppure va chiesto un secondo parere.
Pier Francesco Eugeni, MD
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