Il neurochirurgo mi ha dato del cortisone ed altri farmaci riservandosi

Ho 69 anni,sono 8 mesi che ho disturbi alla gamba destra che si sono man mano accentuati,tanto che ora ,da due mesi, ho difficoltà a camminare per le fitte dolrose che partono dalla coscia detra arrivando al polpaccio.Quando sono seduto i dolri diminuiscono.Ho fatto due risonanze magnetiche una Tac.Dalle risonanze si rileva" migrazione discale a L4,L5 che comprime essenzialmente il sacco durale" e "area displasica-infiltrazione adiposa/angioma-del soma di L2 priva di variazione del segnale dopo contrasto".Dalla tac infine si rileva:"sui vari metametri in esame,segni di spondilo-artrosi somatica ed interapofisaria. Minuta ernia disco-osteofitaria a livello L1-L2 che determina minima impronta della superficie anteriore del sacco durale. Aspetto convesso ad ampio raggio del profilo posteriore dei dischi interosomaici L3-L4 con impronta sul sacco durale. Protrusione posteriore in sede paramediana destra,a livello dello spazio L4-L5 con impegno del recesso laterale e segni di conflitto discoradicolare con l'emergenza della radice di L5,omolateralmente. Ampiezza delcanale midollare che presenta diametro massimo nei limiti fisiologici della norma". Ho consultato due ortopedici,un neurochirurgo ed infine un chiropratico. Gli ortopedici mi hanno sconsigliato l'intervento dandomi de cortisone ed altri farmaci che non mi hanno ato alcun effetto positivo. Il neurochirurgo mi ha dato del cortisone ed altri farmaci riservandosi di vedere l'esito della Tac che non avevo ancora fatto ma spiegandomi di ricorrere all'intervento chirurgico. Infine il chiropratico,dopo aver letto gli esami radiologici,mi ha detto di ridurre al 60% il dolore ma di non poter insistere con i assaggi,essendoci una osteoporosi diffusa e pertanto delle ossa delicate.Non volendo sottopormi ad un intervento chirurgico sto ora pensando di ricorrere ad un bravo fisiatra di cui molti pazienti sono rimasti soddisfatti. Lei che cosa mi consiglia? Aspetto conansia una sua cortese risposta e mettrmi ilcuoe in pace.
Crdiali saluti
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Dr. Nicola Benedetto Neurochirurgo 402 9 2
Gentile utente,

l'approccio conservativo, con farmaci e cure fisiche, è in grado di far regredire la sintomatologia nella maggior parte dei casi. La chirurgia viene riservata ai casi di dolore intrattabile eo deficit motorio.


Cordiali saluti

Dr. Nicola Benedetto
Neurochirurgia
Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa
nicola.benedetto@gmail.com

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