Sospetta patologia neurodegenerativa?
Salve chiedo un consulto Neurologico per mia madre di anni 61 alla quale, a seguito di una PET-FDG, è stata diagnosticata una malattia Neurodegenerativa, Riporto il referto
Esame effettuato a digiuno con tecnica PET/TC 45 minuti dopo somministrazione endovenosa di 18F-FDG, Acquisizione delle immagini della distribuzione del tracciante a livello del parenchima cerebrale per una durata di 15 minuti circa con modalità 3D.
Ricostruzione di sezioni tomografiche di 3.27 m m di spessore riorientate secondo i piani coronale e saggittale.
L'analisi visiva delle immagini e l'analisi statistica nello spazio stereotassico mostrano una riduzione della fissazione del radiofarmaco di grado moderato in corrispondenza della corteccia temporale mesiale/ippocampo bilateralmente, con lieve maggior prevalenza del deficit a livello dell'emisfero sinistro.
Una riduzione dell'uptake del FDG di grado lieve-moderato si apprezza, inoltre, a carico della corteccia temporale, temporo-parietale, parietale laterale e mesiale/precuneo e del giro cingolato posteriore dell'emisfero sinistro.
Si evidenzia infine una moderata riduzione della captazione del radiofarmaco a livello del putamen posteriore di sinistra di dubbio significato (danno vascolare?) da correlare al quadro clinico e strumentale globale.
Relativamente preservata e simmetrica la distribuzione del radiocomposto in corrispondenza del talamo e del cervelletto.
CONCLUSIONI: riduzione dell'attività metabolica glucidica nei territori corticali segnalati compatibile con un'origine neurodegenerativa Il pattern è coerente con quello descritto il letteratura per AD, tuttavia necessita di integrazione con il quadro clinico e strumentale globale.
Vorrei, se possibile sentire il parere di uno specialista in neurologia circa la patologia individuata Grazie
Esame effettuato a digiuno con tecnica PET/TC 45 minuti dopo somministrazione endovenosa di 18F-FDG, Acquisizione delle immagini della distribuzione del tracciante a livello del parenchima cerebrale per una durata di 15 minuti circa con modalità 3D.
Ricostruzione di sezioni tomografiche di 3.27 m m di spessore riorientate secondo i piani coronale e saggittale.
L'analisi visiva delle immagini e l'analisi statistica nello spazio stereotassico mostrano una riduzione della fissazione del radiofarmaco di grado moderato in corrispondenza della corteccia temporale mesiale/ippocampo bilateralmente, con lieve maggior prevalenza del deficit a livello dell'emisfero sinistro.
Una riduzione dell'uptake del FDG di grado lieve-moderato si apprezza, inoltre, a carico della corteccia temporale, temporo-parietale, parietale laterale e mesiale/precuneo e del giro cingolato posteriore dell'emisfero sinistro.
Si evidenzia infine una moderata riduzione della captazione del radiofarmaco a livello del putamen posteriore di sinistra di dubbio significato (danno vascolare?) da correlare al quadro clinico e strumentale globale.
Relativamente preservata e simmetrica la distribuzione del radiocomposto in corrispondenza del talamo e del cervelletto.
CONCLUSIONI: riduzione dell'attività metabolica glucidica nei territori corticali segnalati compatibile con un'origine neurodegenerativa Il pattern è coerente con quello descritto il letteratura per AD, tuttavia necessita di integrazione con il quadro clinico e strumentale globale.
Vorrei, se possibile sentire il parere di uno specialista in neurologia circa la patologia individuata Grazie
Gentile Signora,
l’esito della PET-FDG orienterebbe verso una forma di demenza che potrebbe richiamare la malattia di Alzheimer.
Adesso però è fondamentale la visita neurologica, il colloquio dello specialista con la Mamma ed eventuali test neuropsicologici per valutare l’entità clinica del problema ed iniziare un’adeguata terapia, se possibile.
Cordiali saluti
l’esito della PET-FDG orienterebbe verso una forma di demenza che potrebbe richiamare la malattia di Alzheimer.
Adesso però è fondamentale la visita neurologica, il colloquio dello specialista con la Mamma ed eventuali test neuropsicologici per valutare l’entità clinica del problema ed iniziare un’adeguata terapia, se possibile.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 236 visite dal 09/04/2025.
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