Redbull e nicotina, concentrazione mentale?

Buongiorno, gentili medici.
Sono in periodo di esami universitari, studio presso facoltà di ingegneria informatica e la preparazione agli esami richiede un'elevata concentrazione mentale nonché intelligenza e abilità logica.
Al momento sto assumendo dei cerotti alla nicotina in quanto ho smesso di fumare. Ho letto in tal proposito che a piccole dosi la nicotina aumenta la concentrazione: è vero? In ogni caso tengo a precisare che lo scopo dell'applicazione di questi cerotti è volto a smettere di fumare, non a stimolare la mia concentrazione, naturalmente!!!
Invece volevo chiedere se per aumentarla e mantenerla viva per molte ore l'assunzione di redbull potrebbe aiutare. Ho provato a fare colazioni abbondanti alla mattina con latte, marmellata e vari spuntini dolci prima di pranzo (cereali e yougurt) ma non ne ho potuto percepire alcun beneficio da quel punto di vista. In tutta la vita ho bevuto soltanto una red bull: non voglio abusarne, ma mi chiedevo: se oggi ne compro una e la assumo, può essere che mi aiuti di più a concentrarmi? In combinazione con il cerotto potrebbe avere effetti collaterali?

Grazie!
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
sì, a basse dosi la nicotina stimola le funzioni intellettive (mentre ad alte concentrazioni può inibirle). Si tratta di una sostanza a dosi abituali meglio caratterizzabile come un stimolante generico, perché ha effetti stimolanti a livello di tutto l'organismo (aumenta anche la frequenza cardiaca, la pressione arteriosa, stimola il transito intestinale, ecc.). L'organismo (comprese le funzioni intellettive) si abitua però molto velocemente ai suoi effetti e si arriva a quello che chiamiamo "l'assuefazione": gli effetti della sostanza non si avvertono più, e per avvertirli bisogna incrementare la dose. Non solo, ma, riducendo la dose (ad esempio, non fumando), ci si avverte di funzionare peggio del normale (sintomi di astinenza). Per cui, nei fumatori abituali la nicotina non stimola più le funzioni intellettive, ma aiuta a mantenerli a livello abituale e soddisfacente. Col tempo si crea una nuova soglia, più alta, sopra la quale si avvertono gli effetti, e molti fumatori fumano più del loro solito nei periodi di stress o di impegno intellettivo.

Per fortuna, soprattutto nelle persone ancora giovani, riuscendo a svezzarsi dal tabagismo, i livelli di funzionamento intellettivo possono tornare ad essere come prima anche senza la nicotina, però durante il periodo d'astinenza fra i sintomi importanti è anche il minore rendimento intellettivo.

<<..In tutta la vita ho bevuto soltanto una red bull: non voglio abusarne, ma mi chiedevo: se oggi ne compro una e la assumo, può essere che mi aiuti di più a concentrarmi?..>>

Penso che una lattina di Redbull non risolve il problema, perché, quanto ho capito, si tratta di una esistenza o quanto meno di un intero periodo durante il quale Lei desidera avere prestazioni intellettive alte.

Il Redbull trae il suo nome dall'associazione con il Toro (Bull) e la Taurina (estratta dalla bile del toro, ma presente in tutti gli animali), però oltre alla Taurina (cui effetti sia positivi che negativi debbano essere ancora meglio studiati), la bevanda contiene una composizione di più sostanze stimolanti, fra i quali una delle più rappresentate è la caffeina. La caffeina può aumentare il rendimento intellettivo. Ha molti effetti simili a quelli della nicotina, anche a livello vegetativo (entrambe aumentano la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa ecc.), per cui l'associazione può essere rischiosa. Bisogna aggiungere che la caffeina ha una dinamica degli effetti simile a tutto quanto ho scritto della nicotina e dunque potenzialmente perpetua le stesse tendenze comportamentali e l'aderenza agli stessi criteri di efficienza mentale, e questo è uno svantaggio dal punto di vista psicologico e psico-educativo. La caffeina però arriva ad essere così simile alla nicotina tramite un altro meccanismo, le altre vie nell'organismo rispetto alla nicotina, per cui non copre i sintomi d'astinenza specifici dalla nicotina, compresa la minore efficienza intellettiva.

Per cui Le sconsiglio di ricorrre al Redbull.

Lei sta facendo già una terapia, coi cerotti a base di nicotina, la quale bisognerebbe ad usare il meglio possibile. La terapia a base di applicazione dei cerotti di nicotina dovrebbe minimizzare i sintomi d'astinenza (compresi qulli intellettivi), mantenendo costanti i livelli della nicotina nel sangue, trovando prima la "categoria" giusta del cerotto (in base all'abituale consumo di sigarette) e poi riducendo gradualmente i livelli di nicotina, scendendo al tipo più "debole" del cerotto ecc. Può rivolgersi anche al medico per individuare le dosi ed i tempi giusti per Lei. Tuttavia, alcuni sintomi d'astinenza (compresi quelli che si manifestano a livello intellettivo) possono essere avvertiti, e se noi non impareremo a tollerarli, non andremo lontano.

C'è inoltre una differenza sostanziale fra il cerotto e l'uso per l'inalazione (fumando). Il rilascio della nicotina dal cerotto è lento, per cui, non avvertendo subito l'effetto, bisogna aspettare, non applicare altri cerotti in più, perché si rischia che i livelli, che aumenteranno in seguito, raggiungeranno livelli tossici e pericolosi, potendo assistere all'effetto non attivante, ma deprimente (tipico ad alte dosi) e non più controllabile. Invece l'effetto della sostanza inalata si sente subito e dura poco tempo. Proprio questo effetto veloce può essere necessario a molti fumatori per avvertire la propria efficienza mentale. Si tratta di una impressione soggettiva, ma che condiziona molto i nostri criteri di valutazione dell'efficienza. Dipende anche dai fattori emotivi periodici, dal temperamento della persona e dai criteri (culturalmente e socialmente determinate) delle persone con le quali siamo a contatto.

Per cui, il contesto nel quale viviamo influisce. Sarebbe ideale poter cambiare lo stile di vita, senza improntarlo sui risultati immediati e sull'efficienza in ogni momento quando la vita lo richiede. Capisco che nel Suo caso ciò è problematico. Possono essere d'aiuto il sostegno di uno psicoterapeuta che sappia aiutarLe ad apprendere i modi per controllare i vissuti legati all'astinenza.

Dr. Alex Aleksey Gukov