Problemi di memoria, concentrazione e ragionamento

Gentili dottori, vi scrivo oggi per avere un mio consulto sul mio problema, il quale mi affligge da diversi anni, e alla quale nessun medico è riuscito sino ad oggi a venirne a capo.
Comincio con il dire che, fin da bambino, ho avuto la fortuna di avere un'intelligenza al di sopra della media, affiancata da una memoria eccellente, grande capacità di concentrazione ed un ottima creatività, la quale mi consentiva di risolvere problemi molto complessi per la mia età.
Poi all'incirca verso i 13 anni, ebbi un arresto totale della crescità. Nonostante le mie insistenti richieste di un consulto medico, i miei genitori non diedero importanza a ciò.
Nel corso dei successivi quattro anni cominciarono a manifestarsi altri problemi: la mia memoria cominciò pian piano a peggiorare, sino ad arrivare al punto di non riuscire a ricordare neanche il mio numero di telefono, la mia grande capacità di concentrazione svanì totalmente ed insieme a questa anche la mia capacità di ragionamento, tutto quello che per me era chiaro comincio ad apparire confuso, come se avessi perso la lucidità mentale.
A questi sintomi psicologici si affiancarono anche altri sintomi fisici: cefalea cronica, stanchezza sia fisica che mentale, uno strano fischio all'orecchio sinistro, secchezza oculare ed insensibilità alla luce soprattutto artificiale (televisioni, monitor...).
Mi sottoposi a diversi esami, l'unica risposta che ottenni fu un principio di sindrome di Sjogren, ma neanche del tutto confermata.
Mi sono anche recato da un neurologo, il quale non riuscendo a venire a capo alla mia situazione, mi ha prescritto degli antidepressivi, i quali secondo il medico mi avrebbero aiutato a sentirmi più rilassato ed a prendere la situazione più alla leggera.
L'unico effetto che gli antidepressivi hanno avuto è stato quello di far aumentare la mia sensazione di stanchezza e sonnolenza.
Mi sono anche sottoposto ad un consulto psicologico, ma anch'esso non ha avuto alcun esito.
A 14 anni ebbi anche un incidente casalingo che mi causo un ernia del disco, rimossa con un intervento dopo 8 mesi.
Dopo tale avvenimento non ho più accusato particolari problemi alla colonna.
Anche se potrei dare questa impressione, non soffro di ipocondria.
Adesso ho 20 anni, sono circa 4 anni che cerco una soluzione a questi problemi, soprattutto quelli riguardanti le mie facoltà cognitive, ma mi trovo in un vicolo cieco.
Per concludere vorrei precisare che non ho mai fatto uso di droghe di nessun genere e non ho mai neanche bevuto una birra intera.
Spero in una risposta che mi possa indirizzare verso la giusta strada.
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
Gentile utente
la prima cosa da fare è di sottoporsi ad una batteria di test per saggiare tutte le funzioni cognitive, in modo da -possibilmente- convertire il suo vissuto soggettivo in dati obiettivi. Sarà utile anche eseguire dei tests psicodiagnostici o clinici, come l'MMPI.
Alcuni dei sintomi che lei descrive ("A questi sintomi psicologici si affiancarono anche altri sintomi fisici: cefalea cronica, stanchezza sia fisica che mentale, uno strano fischio all'orecchio sinistro, secchezza oculare ed insensibilità alla luce soprattutto artificiale" ) fanno supporre la coesistenza di un nucleo neurastenico, che potrebbe giovarsi di un certo tipo di farmaci antidepressivi. Lei non fa uso di sostanze, ma che effetto le fa il caffè?
Cordiali saluti

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

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