Paralisi di bell

Buongiorno Dottori,

vorrei avere qualche chiarimento in più sulla paralisi di Bell. Purtroppo il mio compagno ne è affetto da circa un mese (la parte colpita è la destra, con l'occhio che, pur muovendosi, non riesce a chiudersi del tutto e anche la metà della bocca colpita rimane ferma immobile). Dopo una prima "terapia d'urto"a base di cortisone sia per iniezione che per via orale, ancora non si riescono a percepire i primi segni di miglioramento. Si è sottoposto anche a risonanza magnetica, dalla quale fortunatamente non è emerso nulla di allarmante.
Inizialmente vorrei sapere da che cosa è causata principalmente questa paralisi, poiché al mio compagno è venuta avendo tenuto il finestrino dell'auto aperto in autostrada per un tragitto di oltre 300km; e poi vorrei sapere se esiste qualche medicinale che possa accelerare il processo di guarigione ( oltre al cortisone) e quanto si deve aspettare per avere i primi segni di miglioramento. Grazie del Vostro prezioso aiuto.
[#1]
Dr. Stefano Vollaro Neurologo 351 13
Buongiorno,
Purtroppo il problema è complesso e va valutato caso per caso. Le cause reali non sono note: sembrerebbe che il freddo, al contrario di quanto ritenuto in passato, non sia realmente una causa scatenante, o almeno non l'unica. Almeno in alcuni casi si è riscontrata un'infezione da virus della famiglia degli herpes, infatti oggi si usa fare una terapia antivirale non appena compare il problema. Se la risonanza magnetica è stata fatta a dovere dovrebbero essere state escluse evidenti cause compressive. La sede di compressione e l'entità vanno valutate con la visita neurologica, valutando anche la sensibilità uditiva, la salivazione e la lacrimazione.
Il recupero può essere anche molto lento. Sebbene non ne sia provata l'utilità, potrebbe essere aggiunto un integratore alimentare di vitamine del gruppo B, acido alfa-lipoico +/- altre molecole che teoricamente sono utili alla rigenerazione nervosa: queste devono essere prescritte dal medico dopo una visita. Anche la fisioterapia potrebbe rivelarsi utile. Nel frattempo è importante prevenire danni alla cornea, assicurandosi che l'occhio sia chiuso durante il riposo notturno (eventualmente chiudendolo con una garza) e usando lacrime artificiali durante il giorno.
Potrebbe essere il caso di valutare l'entità del danno nervoso con un esame di ammiccamento (blink reflex) e con l'elettromiografia dei muscoli faciali, qualora non sia già stato fatto.

Dr. Stefano Vollaro