Paralisi facciale mai superata del tutto
Sono un ragazzo di 23 anni, circa tre anni fa ho sofferto di una paresi del nervo facciale dx, trattata con iniezioni di cortisone. La maggior parte del danno non si è ancora sanato del tutto. L'occho destro è quello che mi da più problemi: alterno momenti di normalità a frequenti periodi di lacrimazione involontaria, a volte copiosa, abbassamento della palpebra superiore e grosso senso di fastidio. Stanco di aspettare una guarigione spontanea, che a questo punto mi pare a dir poco improbabile, gradirei delucidazioni circa le possibilità che mi rimangono di risolvere questo problema, diventati ormai decisamente fastidioso. Grazie.
[#1]
Dr. Otello Poli
Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno
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Perdoni ma se non ho letto male la paresi periferica del facciale destro risale a tre anni or sono.
Avrà, ritengo (io lo avrei fatto), posto più volte queste domande al suo medico di medicina generale ed al suo neurologo.
Ritengo abbia avuto delle risposte.
Definisca accuratamente descrivendo quale era il deficit iniziale e quale è il deficit residuo chiarendo la affermazione "...la maggior parte del danno non si è ancora sanato del tutto..." (pertanto si desumerebbe come solo una "minor parte del deficit" si sia risolto).
E' stato sottoposto a visita neurologica?
Trattamento solo corticosteroideo (cosa, a che dosaggio e per quanto tempo) o anche associato a farmaci anti-virali?
Accertamenti strumentali eseguiti?
A tre anni dall'esordio del deficit del nervo facciale non c'è più spazio per recupero ma è importante mantenere tono e trofismo muscolare dell'emi-volto interessato con "ginnastica facciale".
Inoltre "curioso l'abbassamento della palpebra superiore"; solitamente l'esito deficitario si manifesta con una impossibilità a chiudere completamente la rima oculare.
Se crede può inviare in "virgolettato" i referti delle visite neurologiche e degli eventuali esami strumentali eseguiti (es: RM Encefalo con sequenze angiografiche o Angio-RM; Elettromioneurografia facciale con riflessi trigemino-facciali ovvero "blink reflex").
Avrà, ritengo (io lo avrei fatto), posto più volte queste domande al suo medico di medicina generale ed al suo neurologo.
Ritengo abbia avuto delle risposte.
Definisca accuratamente descrivendo quale era il deficit iniziale e quale è il deficit residuo chiarendo la affermazione "...la maggior parte del danno non si è ancora sanato del tutto..." (pertanto si desumerebbe come solo una "minor parte del deficit" si sia risolto).
E' stato sottoposto a visita neurologica?
Trattamento solo corticosteroideo (cosa, a che dosaggio e per quanto tempo) o anche associato a farmaci anti-virali?
Accertamenti strumentali eseguiti?
A tre anni dall'esordio del deficit del nervo facciale non c'è più spazio per recupero ma è importante mantenere tono e trofismo muscolare dell'emi-volto interessato con "ginnastica facciale".
Inoltre "curioso l'abbassamento della palpebra superiore"; solitamente l'esito deficitario si manifesta con una impossibilità a chiudere completamente la rima oculare.
Se crede può inviare in "virgolettato" i referti delle visite neurologiche e degli eventuali esami strumentali eseguiti (es: RM Encefalo con sequenze angiografiche o Angio-RM; Elettromioneurografia facciale con riflessi trigemino-facciali ovvero "blink reflex").
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.9k visite dal 31/12/2014.
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