Neuropatia periferica da chemio

Mia moglie é stata operata nello scorso luglio di carcinoma al sigma del colon.
L'operazione era un T3 N2 ed ha dovuto dunque essere seguito d Chemio con oxaliplatino e fluoracile. La chemio, durata 6 mesi ha comportato l'insorgere di una neuropatia periferica.
L'esame elettromiografico ha dato il seguente referto: Assente il SAP del nervo surale bilateralmente e mediano a destra. Ridotta l'ampiezza del SAP e rallentata la VDC sensitiva del nervo mediano sinistro nella norma i restanti parametri di conduzione motoria e sensitiva.
Il neurologo ha dato una cura a base di Lyrica e Rivotril così strutturata:
Lyrica da 75 2cps alla sera ed una al mattino
Rivotril 10gt alla sera 5gt al mattino e 5 al pomeriggio
Malgrado questo a distanza i oltre un mese dall'inizio delle cure non si sono verifcati apprezzabili miglioramenti. Mia moglie avverte forti fastidi a causa di una perdurante sensazione di essere percorsa da forti scariche elettriche. Esiste inoltre una ridotta capacità di deambulazione e di manualità oltre ad un perdurante stato di debolezza.
Cosa mi suggerisce di fare? Esistono farmaci più efficaci? esiste un sistema per fare attenuare questa malatia? Mi riferiscono e leggo in molti siti che la neuropatia da chemio si attenua e sparisce orientativmente entro sei mesi dal termine della chemio ma se ciò avviene come é possibile far capire al paziente che deve ahilei pazientare? La rngrazio per la pazienza e cortesia
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Dr. Rosario Vecchio Neurologo 1.4k 32 22
Caro Utente,

purtroppo un coinvolgimento del sistema nervoso periferico dopo trattamento chemioterapico è non solo possibile, ma frequente. In questi casi il trattamento da istituire è costituito da farmaci per la sintomatologia dolorosa come il Suo neurologo Le ha giiustamente prescritto (Lyrica)e farmaco "neuroriparatori". Altre opzioni terapeutiche sul dolore in alternativa al Lyrica sono l'amitriptilina e la Duloxetina. In aggiunta al farmaco per il dolore neuropatico potrebbe essere utile l'assunzione di farmaci "neuroriparatori" come la L-aceticarnitina che potrebbe migliorare la rigenerazione del nervo danneggiato. In ogni caso la pazienza anche se difficile è d'obbligo per trovare il farmaco giusto alla dose giusta.

Cordiali Saluti

cordiali saluti

Dr. Rosario Vecchio