Ischemia cerebrale acuta in regione parieto-temporale sn

Mia madre ha 45 anni è alta circa 175cm e pesa 85kg. è stata ricoverata in ospedale dopo un malore e questa è la relazione di dimissione:
SINTESI ANAMNESTICA
PZ con Insufficienza venosa arti inferiori con progressa safenectomia arto inf. sn; Miomectomia e successivo intervento per lesioni "atipiche" in regione atipica; ogni due anni fa uso di danazolo; diversi interventi chirurgici per noduli tiroidei con ipotiroidismo secondario; Ripetuti episodi di perdita di coscienza di breve durata (alcuni minuti), senza altra manifestazione. 20 gg. prima del ricovero, la pz ha assunto per tre gg. Tranex 1 cpr x 2;prima del ciclo mestruale.Il giorno del ricovero, ha presentato improvvisamente dopo esercizio ginnico, ipostenia arto sup dx e poi al sn, difficoltà di equilibrio e nell'espressione verbale.
ESAME NEUROLOGICO ALL'INGRESSO
Lieve pronazione arto sup. dx;deficit di produzione verbale, con difficoltà di recuperare le parole e parafasie fonemiche.
ESAMI EMATOCHIMICI DI ROUTINE
Tutti nella norma tranne: glob. Rossi 3.980.000 per mmc;Hgb 9,9;HCT 32,0%sideremia 25;VES 22;
DOSAGGIO ORMONI TIROIDEI nella norma
ECG CON VISITA CARDIOLOGICA
Anomalie del recupero ventricolare aspecifiche.F.C.70 batt/min. PR 160 msec. All'E.O.O anamnesi negativa. Asintomatica. P.A. 120/80 mmHg. Assenza di soffi patologici.
TC CRANIO
Area di ipodensità in parieto-temporale sn, da lesione ischemica acuta.
ECODOPPLER DEI TSA
a sn andamento tortuoso della car. interna, in assenza di anomalie flussimetriche. Assi carotidei e vertebrali normali per calibro, flussimetria al color-Doppler.
ECOCARDIOGRAMMA esame normale
DECORSO CLINICO
miglioramento dell'espressione verbale del linguaggio.
DIAGNOSI
Ischemia cerebrale acuta in regione parieto-temporale sn;Insufficienza venosa arti inf.;Anemia iposideremica;Sindrome ansioso-depressiva.
TERAPIA ALLA DIMISSIONE
Cardioaspirin 100 cpr 1 cpr dopo pranzo; Lansox 15 cpr 1 cpr al mattino; Tavor 1 mg cpr 1/2 cpr al mattino, 1 cpr la sera; Ferrograd 1 cpr mezz'ora prima di pranzo; Eutimil 1 cpr al mattino.

SI CONSIGLIA DI ESEGUIRE ECOCARDIOGRAMMA TRANSESOFAGEO E SCREENING TROMBOFILICO

(mia madre già fa uso di Eutirox 125)

Voi cosa mi consigliate? Alle dimissioni non le hanno dato informazioni sulla durata della cura, ne sui tempi entro i quali eseguire gli esami consigliati e un altra visita. in più mi piacerebbe avere qualche chiarificazione su gli esami che dovrà eseguire, a cosa servono e se sono invasivi, e se sia il caso di farne altri.

SICURA DI UNA VOSTRA RISPOSTA VI RINGRAZIO ANTICIPATAMENTE.

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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile utente,
lo screening trombofilico è costituito da un semplice prelievo di sangue e ricerca soprattutto alcuni fattori tra cui i più importanti sono: il Tempo di Protrombina(PT), il Tempo di tromboplastina parziale attivato (aPTT),
il fibrinogeno, l'omocisteina, la Proteina C, la Proteina S, ecc...
L'ecocardiogramma transesofageo è un ecocardiogramma in cui la sonda viene posizionata nell'esofago per essere più vicina al cuore e quindi avere delle informazioni che a volte con l'eco transtoracica (quello classico con la sonda sul torace) non è possibile avere. Non è un esame molto invasivo ma fastidioso, un pò come la gastroscopia.
La cardioaspirin la dovrà prendere sempre, la terapia antidepressiva (Eutimil) per alcuni mesi, Il Ferrograd finchè la sideremia non torna nella norma. La prima visita di controllo in genere si fa dopo un mese dalla dimissione ma ciò è variabile da caso a caso e lo stabilisce il medico del reparto.
Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio immensamente per le informazioni che mi ha dato, mi preoccupo molto perchè la vedo sempre molto stanca e a volte ha ancora difficoltà a dire qualche parola, alcuni medici hanno detto che non è molto grave quello che ha avuto ma io mi chiedo quanto siam vera questa cosa e se in questo caso aumentano i rischi che si ripeta.
in attesa di una vostra risposta vi porgo i miei più sentiti ringraziamenti
[#3]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile utente,
il rischio che si ripeta l'ischemia cerebrale in soggetti già colpiti è maggiore rispetto alla popolazione generale.
Faccia gli esami prescritti e poi si avrà un quadro più preciso. Fondamentale è tenere sotto controllo i fattori di rischio (glicemia, colesterolo, pressione arteriosa), abolire l'eventuale fumo di sigaretta, ridurre il sovrappeso, fare attività fisica e dieta povera di grassi.
Cordialità
[#4]
dopo
Utente
Utente
Grazie, quale potrebbe essere la causa di questa ischemia? mia madre oggi è stata a visita da un neurologo e gli ha prescritto un elettroencefalogramma e risonanza magnetica con e senza contrasto oltre agli esami già prescritti in ospedale. fortunatamente non fuma e non ha la pressione alta.

vorrei sapere se è possebile chiederle qualche consiglio su una cosa che mi capita da un bel po di tempo o se devo fare un'altra richiesta,cosa che sarebbe per me complicata dato che non ho idea di cosa si tratti. Le anticipo che soffro di ipertensione.

Cordiali saluti.
[#5]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile utente,
l'ischemia cerebrale ha dei fattori di rischio che le ho evidenziato in post precedenti. Nel caso della mamma non si può stabilire la causa precisa. In base agli ulteriori accertamenti forse si potrà avere qualche informazione in più.
Circa il suo problema potrebbe accennarmi qualcosa e le faccio sapere a quale sezione rivolgersi.
Cordialmente
[#6]
dopo
Utente
Utente
Grazie!mi capita la notte di svegliarmi di soprassalto e di sentire il battito del mio cuore accellerare sempre di più,non riesco a muovermi e provo a parlare ma è come se mi mancasse l'aria, in più in questi momenti credo di avere le allucinazioni,vedo le cose incamera disposte in maniera diversa e chiedo aiuto a chi non c'è..questa cosa non dura molto, ora mi capita un pò più raramente ma nei due anni precedenti ho avuto episodi del genere anche per molti mesi..che può essere a chi mi devo rivolgere?

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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile utente,
il suo disturbo potrebbe configurarsi come "allucinazioni correlate al sonno" associati a "paralisi da sonno".
Infatti la sua descrizione è molto simile a questi due quadri clinici che fanno parte delle parasonnie.
Le consiglio di rivolgersi ad un centro del sonno.
Cordiali saluti
[#8]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille, appena mia madre farà gli esami le manderò i risultati per un ulteriore consulto. per il momento le faccio un ultima domanda: soffro di forti mal di testa da quando avevo circa 10 anni,ora ne ho 24, nei primi controlli attribbuivano la causa dei mal di testa prima a problemi di vista e poi a sinusite, fatte le cure prescritte non c'era mai nessun miglioramento. a 14 anni mi dissero che soffrivo di emicrania e per un lungo periodo ho fatto una cura con il sandomigran che aveva effetti benefici solo nel periodo di cura e non quando veniva interrotta. per 2 anni dai 16 ai 18 ho contato più giorni in cui avevo mal di testa che senza e ho avuto anche una forte depressione perchè non potevo avere una vita normale,poi le crisi sono diminuite. ho fatto tac elettroencefalogramma e non ci sono mai stati risultati negativi. ora le crisi di emicrania sono tornate e sono molto frequenti e non so che fare dato che sono una studentessa e non riesco a concentrarmi e a proseguire con un ritmo regolare gli studi. mia madre, forse anche per quello che gli è accaduto, presa dalla paura vorrebbe che facessi una risonanza magnetica,lei cosa ne pensa? forse dovrei fare un altra visita ma sono stufa di sentirmi dare sempre la stessa risposta: "deve convivere con l'emicrania" beh io non voglio, se c'è ancora qualcosa da fare ci vorrei provare.

mi scusi per il racconto un po' confusionario, la ringrazio anticipatamente.
cordiali saluti
Tania
[#9]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Cara Tania,
mi dia qualche informazione in più circa il suo mal di testa. E' pulsante o gravativo-costrittivo? Quanto dura?
Quante crisi al mese? Si risolve spontaneamente o con farmaci? Dove è localizzato? Ha fotofobia e deve stare a letto o può continuare ciò che sta svolgendo?
[#10]
dopo
Utente
Utente
Sicuramente costrittivo dura fino a tre quattro giorni in questo mese ho avuto crisi che duravano 2 giorni poi un giorno senza e poi ancora un altra crisi l'ultima è durata quattro giorni se prendo il medicinale quando il dolore non è eccessivo a volte risolvo, altrimenti non c'è medicinale che tenga, il dolore si concentra su uno dei lati, raramente entrambi insieme, in particolare sull'occhio e alle tempie, quando ho una crisi forte sono costretta a stare a letto al buio, non riesco a mangiare e anche il minimo odore mi porta un forte senso di nausea, spesso vomito.
spero di averle dato qualche informazione utile. aspetto con ansia una sua risposta

Saluti Tania
[#11]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Cara Tania,
il suo mal di testa potrebbe ricondursi ad una forma emicranica senz'aura. Ciò è pure avvalorato dal buon esito della terapia con sandomigran che invito a riprendere.
Cordialità
[#12]
dopo
Utente
Utente
Grazie,ho sempre avuto una curiosità: qual'è il meccanismo che si innesca quando arriva il mal di testa? cos'è che provoca il dolore?

Cordiali saluti
Tania
[#13]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile signora Tania,


negli ultimi anni vi sono stati molti studi sull'origine dell'emicrania ma non si è ancora arrivati ad un modello unitario.
Per spiegare la fisiopatogenesi dell'emicrania sono state proposte nel corso degli anni 4 teorie principali che le accenno brevemente in ordine cronologico:

1) teoria periferica o vascolare che prevedeva un'alterazione dei vasi cerebrali con un meccanismo di costrizione-dilatazione che provoca il classico dolore pulsante.

2) teoria trigemino-vascolare, secondo cui delle stimolazioni di alcune fibre dette "fibre C" trigeminali porterebbero al rilascio di alcune sostanze (neuropeptidi) come sostanza P, CGRP e neurochinina A che indurrebbero una cosiddetta "infiammazione sterile".

3) Teoria centrale, secondo cui esisterebbe una condizione di alterata eccitabilità neuronale cerebrale per disfunzione dei canali del calcio o difetto mitocondriale o altro.

4) teoria unificante (ultima in ordine cronologico) che considera l'emicrania una patologia poligenica e multifattoriale, cioè causata sia da fattori ambientali sia da fattori genetici in cui sarebbero coinvolti più geni diversi. Secondo tale peoria ci sarebbero degli eventi che partendo dalle aree posteriori del cervello tenderebbero poi a diffondersi ad altre zone tra cui il tronco encefalico e il sistema trigemino-vascolare favorendo alterazioni piastriniche, modificazioni del diametro dei vasi e rilascio di sostanza algogene, cioè di sostanze che generano dolore.

Penso che in poche righe le abbia dato un'idea di massima per un problema molto complesso e attualmente ancora molto dibattuto e con molteplici zone oscure. Non so fino a che punto ci sia riuscito.......

Cordialmente

[#14]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille ha risposto a una domanda che mi ponevo da tempo ed è stato molto chiaro, per ricominciare a prendere il sandomigran devo comunque fare prima un altra visita?

Cordiali saluti
Tania
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile signora Tania,
è auspicabile che la decisione di ricominciare la terapia con sandomigran sia di concerto con il suo medico.
Cordialmente
[#16]
dopo
Utente
Utente
Grazie. mia madre ha fatto un eco doppler questo è il risultato:
situs solitus, levocardia, concordanza AV e VA
aneurisma della membrana della fossa ovale con sospetto piccolo shunt sinistro destro.
Lei cosa ne pensa?
Cordiali saluti
Tania
[#17]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Cara Tania,
sua mamma ha effettuato un ecografia cardiaca, dovrebbe chiedere al cardiologo delle spiegazioni. Purtroppo le devo dire che non è di mia competenza tale consulto.
Cordiali saluti
[#18]
dopo
Utente
Utente
LA RINGRAZIO COMUNQUE LEI è SEMPRE MOLTO GENTILE E DISPONIBILE
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