Formicolio alla schiena

Egregi dottori,
sono una ragazza di 23 anni, da circa tre mesi mi capita di avere formicolii alla schiena, in un punto preciso che è la regione scapolare destra.
I formicolii li ho praticamente tutti i giorni, sono intermittenti, hanno una durata variabile, da qualche secondo a qualche minuto, e nella maggior parte dei casi compaiono quando sono seduta.
Sono una studentessa universitaria e quindi trascorro molto tempo seduta, assumendo anche posture scorrette, quindi ho ipotizzato che potesse essere questa la causa.
Tra l’altro quando mi alzo in piedi sembrano scomparire, quindi questo rafforza la mia ipotesi.

Purtroppo sono molto ansiosa, l’anno scorso a luglio ho effettuato una RMN encefalo perché ho alcuni disturbi psicosomatici dovuti proprio allo stato d’ansia che vivo quotidianamente che mi portava a pensare di avere malattie neurologiche più gravi... infatti il neurologo che consultai mi consigliò la RMN più per placare la mia ansia che per un reale bisogno.
Comunque la risonanza era negativa.

Ora sono qui a chiedervi se pensate anche voi che questo fastidio possa essere collegato alla postura oppure se pensate che dovrei approfondire consultando un altro specialista o effettuando altre indagini.
In tal caso a chi dovrei rivolgermi?

Grazie in anticipo dell’attenzione.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Gentile Paziente,
la manifestazione che ha descritto è definibile come "parestesia", che consiste in disturbo soggettivo della sensibilità consistente nell’insorgenza di una sensazione elementare (generalmente formicolio o talora pizzicore come punture di spillo) in assenza di stimolazione specifica oppure a seguito di stimoli tattili o termici o dolorifici. Quando queste manifestazioni assumono carattere persistente, è opportuno ricercare la eventuale presenza di alterazioni di varia natura che possano interferire con il funzionamento del sistema nervoso. Avendo lei effettuato una risonanza con esito negativo è da escludersi che possa essere implicata una patologia a carico del sistema nervoso centrale per cui, per poter catalogare il fenomeno come mera manifestazione di somatizzazione dell'ansia, può essere opportuno escludere una alterazione nell'ambito del sistema nervoso periferico.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,
innanzitutto la ringrazio per la risposta. Ne approfitto per chiederle un’altra cosa.. è possibile che la somatizzazione dell’ansia, in questo caso, si manifesti solo quando assumo determinate posizioni piuttosto che altre?
La cosa che veramente non riesco a spiegarmi, infatti, è proprio questa..
Poi volevo chiederle se il carattere intermittente di queste parestesie fosse un buon segno, almeno per escludere gravi patologie neurologiche.
Comunque lunedì ho in programma una visita fisiatrica, crede che sia giusto un consulto fisiatrico?
Ad ogni modo, credo che fisserò un appuntamento con un neurologo per escludere eventuali alterazioni a carico del sistema nervoso periferico, così come lei mi ha consigliato. Grazie ancora, le auguro una buona giornata.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
L'intermittenza del disturbo, collegato ad atteggiamenti posturali, esclude alquanto che la patogenesi possa individuarsi nella somatizzazione dell'ansia. La valutazione dovrebbe essere effettuata innanzitutto dal neurologo ed in sub ordine da altri specialisti. Poiché risiediamo nella stessa città, se vuole può contattarmi sulla mia mail.

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it