Regressione bambino di 3 anni

Salve, sono la mamma di un bambino di tre anni, pongo il mio problema qui su questo sito perchè non so più cosa fare.
Vi racconto un po' la mia storia.
Maggio 2014 Leonardo (mio figlio) ha iniZiato a utilizzare il vasino, e andava tutto bene. A inizio estate io e il padre ci siamo separati e io sono andata a vivere da mia madre con Leonardo, fino a qui tutto ok con il vasino, a fine agosto il bambino e andato in vacanza 4 giorni con la nonna paterna quando è tornato siamo corsi al pronto soccorso perché erano 4 giorni che non faceva la pupu, da quel giorno il bambino non è più riuscito a fare I bisogni ne nel vasino e nel water (ha paura del water.) io e il padre siamo ritornati insieme e viviamo insieme a mia suocera in cerca di casa leonardo ha iniziato l'asilo e deve per forza imparare se no dovrò tenerlo a casa e non mi è possibile. Datemi consigli aiutatemi perché sono esausta non so più cosa a fare. Grazie.
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Dr. Adriano Raffaele Principe Psicologo 70 3
Cara mamma,
Leonardo ha attraversato due separazioni nell'arco di un breve periodo, la prima con suo marito e la seconda con lei.
Nell'età che ha il su bambino è centrale la percezione che deriva da determinate parti del corpo ed è proprio questo che ci fà imparare ad utilizzare il vasino.
Nell'infanzia quando il bambino deve affrontare delle cose che lo spaventano tendono a gestirle impersonificandosi con ciò che gli fa paura.
Troviamo un classico esempio di questo quando vediamo i bambini che fanno finta di fare il dottore e fare la puntura a qualcuno piuttosto che essere loro ad andare dal dottore a farsi fare la puntura.
E' molto probabile che il bambino per gestire queste situazioni (in particolare la seconda) abbia iniziato a gestire la defecazione trattenendola.

Non sto parlando di traumi infantili, assolutamente, non sbagli a capire.
E' una cosa normale

Credo anche che lei è stata molto affaticata in questo periodo e che il bambino ha dovuto gestire emotivamente queste cose.
Sarebbe importante rendere partecipi e consapevoli i bambini del mondo degli adulti e della separazione, ma facendogli capire chiaramente che loro hanno sepre l'afetto dei genitori, sopratutto di quelli che abbandona il tetto coniugale.

Primariamente dovrebbe escludere tramite il Pediatra qualsiasi forma di problematica medica.
In tal caso chiedere un consulto con un Neuropsichiatra infantile o uno Psicologo infantile.

Cordialmente,

Dr. Adriano Raffaele Principe
Psicologo Infanzia e Adolescenza - CTU -
Psicoterapeuta Psicoanalitico
Collaboratore Università di Chieti