Quanto è attendibile un test del qi?
Salve,
sono una ragazza di 20 anni e chiedo un consulto per un parere su un test (WISC-III) del QI a cui sono stata sottoposta all'età di 14 anni in seguito a un ricovero in ospedale per effettuare un corsetto in gesso.
Quando una mattina, subito dopo aver messo il corsetto in gesso e dopo il digiuno della sera prima sono stata sottoposta a questo test, non ero a conoscenza di ciò che mi stava succedendo, mi spiego meglio: il giorno in cui l'ho fatto, non ero stata avvertita di nulla precedentemente, sono stata richiamata da una donna che mi ha portato all'interno di una stanza e che ha cominciato a farmi domande senza senso e a sottopormi a una serie di quesiti che all'inizio sembravano un gioco ma poi, man mano diventavano sempre più strani e io non riuscivo a capire.
Premetto che ero una bambina molto timida e ritrovarmi di fronte a una sconosciuta che mi sottoponeva a tutti quei "giochini" e quelle domande, mi turbava parecchio, ero in ansia perchè allora anche solo l'idea di rispondere a una sconosciuta su idee, calcoli, pensieri mi metteva a disagio.
Dopo quasi 1 ora e mezza di test ero andata completamente in tilt, da un lato avevo la testa affollata dalle paranoie che una bambina timida e molto insicura poteva avere, dall'altro continuavo a chiedermi perchè tutto ciò se ero senza energie.
Così, 2 o 3 giorni dopo vengo convocata insieme ai genitori per parlare con una dottoressa che ci comunica che il mio QI era di 84 ovvero un funzionamento intellettivo limite, borderline, una sorta di limbo tra normalità e patologia; ci disse che i miei disagi a scuola erano dovuti al fatto che mi distraevo troppo, come se ero in un mondo mio e che probabilmente avrei avuto pure la dislessia, a ciò si aggiungeva il fatto che non riuscivo a fare amicizia con i compagni di classe perchè, secondo lei, non capivo le regole del gruppo; che non ero il tipo di persona che poteva andare avanti con studi più complessi ma che avrei dovuto iscrivermi a un istituto tecnico per poi fare un lavoro manuale.
Tralasciando la mia situazione psicologica in quel momento, ad oggi possiedo solo il test con tutte le domande che mi vennero fatte, ma non ho alcuna diagnosi scritta o firmata da questo medico tanto che mia madre accantonò la cosa dicendo che una diagnosi fatta così non ha valore.
Tuttavia, vi chiedo quanto devo considerare attendibile una simile diagnosi?
Da bambina, è vero che ero dalla facile distrazione, lenta ad imparare e con difficoltà a socializzare ma ho fatto lo scientifico e ora sono all'università anche se devo ammettere che nel calcolo matematico (nel test in calcolo aritmetico ho avuto un punteggio di 16) e ragionamento logico ho parecchi problemi.
Quindi se sì, dovrei andare più a fondo e magari fare dei test per una discalculia?
E' possibile che il fatto che io ero a digiuno e sotto stress abbia influenzato il mio test?
é possibile che io adesso abbia un QI nella norma ma con alla base un disturbo dell'apprendimento?
Attendo risposta, cordiali saluti.
sono una ragazza di 20 anni e chiedo un consulto per un parere su un test (WISC-III) del QI a cui sono stata sottoposta all'età di 14 anni in seguito a un ricovero in ospedale per effettuare un corsetto in gesso.
Quando una mattina, subito dopo aver messo il corsetto in gesso e dopo il digiuno della sera prima sono stata sottoposta a questo test, non ero a conoscenza di ciò che mi stava succedendo, mi spiego meglio: il giorno in cui l'ho fatto, non ero stata avvertita di nulla precedentemente, sono stata richiamata da una donna che mi ha portato all'interno di una stanza e che ha cominciato a farmi domande senza senso e a sottopormi a una serie di quesiti che all'inizio sembravano un gioco ma poi, man mano diventavano sempre più strani e io non riuscivo a capire.
Premetto che ero una bambina molto timida e ritrovarmi di fronte a una sconosciuta che mi sottoponeva a tutti quei "giochini" e quelle domande, mi turbava parecchio, ero in ansia perchè allora anche solo l'idea di rispondere a una sconosciuta su idee, calcoli, pensieri mi metteva a disagio.
Dopo quasi 1 ora e mezza di test ero andata completamente in tilt, da un lato avevo la testa affollata dalle paranoie che una bambina timida e molto insicura poteva avere, dall'altro continuavo a chiedermi perchè tutto ciò se ero senza energie.
Così, 2 o 3 giorni dopo vengo convocata insieme ai genitori per parlare con una dottoressa che ci comunica che il mio QI era di 84 ovvero un funzionamento intellettivo limite, borderline, una sorta di limbo tra normalità e patologia; ci disse che i miei disagi a scuola erano dovuti al fatto che mi distraevo troppo, come se ero in un mondo mio e che probabilmente avrei avuto pure la dislessia, a ciò si aggiungeva il fatto che non riuscivo a fare amicizia con i compagni di classe perchè, secondo lei, non capivo le regole del gruppo; che non ero il tipo di persona che poteva andare avanti con studi più complessi ma che avrei dovuto iscrivermi a un istituto tecnico per poi fare un lavoro manuale.
Tralasciando la mia situazione psicologica in quel momento, ad oggi possiedo solo il test con tutte le domande che mi vennero fatte, ma non ho alcuna diagnosi scritta o firmata da questo medico tanto che mia madre accantonò la cosa dicendo che una diagnosi fatta così non ha valore.
Tuttavia, vi chiedo quanto devo considerare attendibile una simile diagnosi?
Da bambina, è vero che ero dalla facile distrazione, lenta ad imparare e con difficoltà a socializzare ma ho fatto lo scientifico e ora sono all'università anche se devo ammettere che nel calcolo matematico (nel test in calcolo aritmetico ho avuto un punteggio di 16) e ragionamento logico ho parecchi problemi.
Quindi se sì, dovrei andare più a fondo e magari fare dei test per una discalculia?
E' possibile che il fatto che io ero a digiuno e sotto stress abbia influenzato il mio test?
é possibile che io adesso abbia un QI nella norma ma con alla base un disturbo dell'apprendimento?
Attendo risposta, cordiali saluti.
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Per eseguire un test intellettivo attendibile bisogna essere in buone condizioni psicofisiche e ci sono diverse altre variabili che possono influenzare il risultato, come l'ansia e la distrazione. Un punteggio del QI non ha quindi un valore assoluto ma deve essere sempre interpretato.
Il fatto stesso che lei nel suo percorso è giunta agli studi universitari deve tranquillizzarla circa il suo livello intellettivo che sarà verosimilmente nella norma.
Cordiali saluti
Il fatto stesso che lei nel suo percorso è giunta agli studi universitari deve tranquillizzarla circa il suo livello intellettivo che sarà verosimilmente nella norma.
Cordiali saluti
Dr. Flavio Gioia
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 9.3k visite dal 12/11/2020.
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