Aneurisma cerebrale
Buongiorno,
nell'ottobre 2011 mi è stato posizionato un silk balt stent per escludere un aneurisma cerebrale carotideo oftalmico sacciforme di circa 4 mm.
A distanza di 4 mesi l'angiografia di controllo rileva aneurisma ancora pervio e modesta iperplasia dell'intima nel tratto distale dello stent posizionato.
Il neuroradiologo ha prescritto di passare ad singola terapia con ascriptin 300 ( prendevo pure clopidogrel 75) e nuovo controllo angiografico tra 6 mesi.
Tra 6 mesi avrò buone notizie o c'è il rischio che l'aneurisma non si chiuda e di avere stenosi dello stent? Si può ancora rompere?
nell'ottobre 2011 mi è stato posizionato un silk balt stent per escludere un aneurisma cerebrale carotideo oftalmico sacciforme di circa 4 mm.
A distanza di 4 mesi l'angiografia di controllo rileva aneurisma ancora pervio e modesta iperplasia dell'intima nel tratto distale dello stent posizionato.
Il neuroradiologo ha prescritto di passare ad singola terapia con ascriptin 300 ( prendevo pure clopidogrel 75) e nuovo controllo angiografico tra 6 mesi.
Tra 6 mesi avrò buone notizie o c'è il rischio che l'aneurisma non si chiuda e di avere stenosi dello stent? Si può ancora rompere?
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Gentile Utente 239068,
Lei è stata trattata con uno "stent diversore di flusso".
Questi tipi di stent ci possono mettere del tempo ad agire, a volte ben oltre un anno. Sembra inoltre che, in rarissimi casi, l'effetto atteso di progressiva trombosi dell'aneurisma non si verifica e questo rimane aperto, e che ciò sia più frequente negli aneurismi piccoli. Conti che l'esperienza con questi nuovi stents è ancora limitata nel tempo (i primi casi clinici sono stati fatti a fine 2008) e le cose che Le dico potrebbero essere ancora imprecise.
Comunque stia tranquilla, perché il rischio emorragico del suo aneurisma è davvero molto molto basso (valutabile su valori vicini allo 0,1% annuo) già quando non viene sottoposto ad alcun trattamento; dopo il trattamento con diversore di flusso e prima che si chiuda, non abbiamo ancora dati sufficienti per dire qualcosa di certo, ma per aneurismi piccoli come il suo la rottura sembra un'evenienza davvero eccezionale.
Riguardo l'iperplasia intimale, la maggior parte delle volte si riduce da sola con il tempo; non mi stupirei se al prossimo controllo venisse trovata ridotta o scomparsa.
A disposizione per ulteriori chiarimenti, nella speranza di aver risposto esaurientemente alle Sue domande,
Cordialità
Lei è stata trattata con uno "stent diversore di flusso".
Questi tipi di stent ci possono mettere del tempo ad agire, a volte ben oltre un anno. Sembra inoltre che, in rarissimi casi, l'effetto atteso di progressiva trombosi dell'aneurisma non si verifica e questo rimane aperto, e che ciò sia più frequente negli aneurismi piccoli. Conti che l'esperienza con questi nuovi stents è ancora limitata nel tempo (i primi casi clinici sono stati fatti a fine 2008) e le cose che Le dico potrebbero essere ancora imprecise.
Comunque stia tranquilla, perché il rischio emorragico del suo aneurisma è davvero molto molto basso (valutabile su valori vicini allo 0,1% annuo) già quando non viene sottoposto ad alcun trattamento; dopo il trattamento con diversore di flusso e prima che si chiuda, non abbiamo ancora dati sufficienti per dire qualcosa di certo, ma per aneurismi piccoli come il suo la rottura sembra un'evenienza davvero eccezionale.
Riguardo l'iperplasia intimale, la maggior parte delle volte si riduce da sola con il tempo; non mi stupirei se al prossimo controllo venisse trovata ridotta o scomparsa.
A disposizione per ulteriori chiarimenti, nella speranza di aver risposto esaurientemente alle Sue domande,
Cordialità
Dr. Nunzio Paolo Nuzzi
Direttore S.C. Neuroradiologia Diagnostica e Interventistica - E.O. Galliera Genova
paolo.nuzzi@galliera.it
[#2]
Utente
Grazie è stato chiarissimo!
Volevo specificare ancora 2 cose. Sono una donna di 39 anni e ho scoperto casualmente l'aneurisma 9 anni fa. Dopo il secondo parto è risultato leggermente aumentato così il neuroradiologo, in considerazione della mia giovane età mi propose il trattamento. Ora le chiedo: se non dovesse chiudersi, si potrebbe ancora fare qualcosa o dovrei conviverci e continuare a fare angiografie di controllo?
PS sono contenta che sia stato proprio lei a rispondermi poiché la conosco indirettamente (sono seguita al Policlinico di Milano).
Volevo specificare ancora 2 cose. Sono una donna di 39 anni e ho scoperto casualmente l'aneurisma 9 anni fa. Dopo il secondo parto è risultato leggermente aumentato così il neuroradiologo, in considerazione della mia giovane età mi propose il trattamento. Ora le chiedo: se non dovesse chiudersi, si potrebbe ancora fare qualcosa o dovrei conviverci e continuare a fare angiografie di controllo?
PS sono contenta che sia stato proprio lei a rispondermi poiché la conosco indirettamente (sono seguita al Policlinico di Milano).
[#3]
Le chiedo scusa, è stata colpa del correttore automatico di testo... Avevo letto che Lei era una donna, mi creda. Mentre Lei rispondeva mi ero già accorto di ciò, e avevo corretto.
Probabilmente l'aneurisma si chiuderà, basta aspettare e sospendere l'ascriptin fra qualche mese (ma questo dipende anche dall'iperplasia intimale).
Se non si chiude, bisogna seguirlo nel tempo.
Se non aumenta di dimensioni, probabilmente conviene lasciarlo lì, visto che (dal punto di vista statistico) il rischio di un trattamento endovascolare equivale almeno a 30-40 anni di rischio dovuto alla storia naturale dell'aneurisma... e Lei lo ha già corso una volta.
Nell'improbabile e sfortunata ipotesi che addirittura aumenti, valuteremo.
Ma quel che Le dico non prende in considerazione altri fattori (personali, psicologici, altri fattori di rischio associati) che non posso conoscere. Ed è espressione del mio personale parere basato sulla Letteratura Medica mondiale, sulle mie conoscenze, sulla mia personale esperienza e sulla mia prudenza.
Ricordi: noi valutiamo e curiamo il paziente con aneurisma, non l'aneurisma in sé...
Cordialità
Probabilmente l'aneurisma si chiuderà, basta aspettare e sospendere l'ascriptin fra qualche mese (ma questo dipende anche dall'iperplasia intimale).
Se non si chiude, bisogna seguirlo nel tempo.
Se non aumenta di dimensioni, probabilmente conviene lasciarlo lì, visto che (dal punto di vista statistico) il rischio di un trattamento endovascolare equivale almeno a 30-40 anni di rischio dovuto alla storia naturale dell'aneurisma... e Lei lo ha già corso una volta.
Nell'improbabile e sfortunata ipotesi che addirittura aumenti, valuteremo.
Ma quel che Le dico non prende in considerazione altri fattori (personali, psicologici, altri fattori di rischio associati) che non posso conoscere. Ed è espressione del mio personale parere basato sulla Letteratura Medica mondiale, sulle mie conoscenze, sulla mia personale esperienza e sulla mia prudenza.
Ricordi: noi valutiamo e curiamo il paziente con aneurisma, non l'aneurisma in sé...
Cordialità
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.4k visite dal 13/02/2012.
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