Comincio a percepire una visione di messa a fuoco a macchie

Egregio Professore,
sono un dirigente di 50 anni che da un paio d'anni incorre in un problema visivo particolare. A premessa di quanto andrò a dire rappresento che dall'età di 23 anni, in un momento di stress e di gran caldo, soffro di un'infiammazione alla macula caratterizzata da notevole calo dell'acume visivo. Nel tempo il fenomeno che si ripeteva in condizioni similari, è andato sempre più attenuandosi.
Venendo alla problematica attuale debbo dire che si manifesta senza preavviso, né dolori e senza particolari fenomeni associati, generalmente da seduto, ascoltando qualcuno parlare o lavorando al computer. Comincio a percepire una visione di messa a fuoco a macchie (ad esempio osservando il volto di una persona di fronte a me distante qualche metro, riesco a vedere a fuoco metà della faccia, mentre l'altra metà è talmente fuori fuoco che sembra scomparsa). Dopo qualche decina di secondi si associa un tremolio come di acqua in leggero movimento alla visione periferica. Il tutto, generalmente, permane per qualche minuto per poi scomparire completamente. Il disturbo si presenta randomico (può capitare per due giorni consecutivi o una volta al mese) e senza dolori associati, come già accennato.
Chiedo, gentilmente, se da questa fenomenologia si possa delineare un qualche problema in evoluzione e se mi consigliate un accertamento più approfondito.
Grazie
Marco
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Oculista attivo dal 2007 al 2010
Oculista
Carissimo Marco,
verosimilmente lei ha avuto episodi ricorrenti di corioretinite sierosa centrale!
La corioretinite sierosa centrale o Sindrome di Masuda è elettivamente diagnosticabile ,sia in fase acuta che per descrivere gli esiti distrofici dell'epitelio pigmentato retinico ad essa ascrivibili,appunto solamente con la FAG.
Inoltre, essendo tipica di persone molto ansiose e/o stressate,bisognerebbe regolare anche questo aspetto costituzionale di tali pazienti,altrimenti vi possono essere episodi subentranti che scelgono come bersaglio la retina per una questione che è caratteriale e quindi connaturata al paziente stesso.
In questi casi si deve pensare a trattare i pazienti anche con piccole dosi di benzodiazepine(tranquillanti minori)e/o con sedute fotocoagulative.
E' consigliabile anche un OCT.
Sono a Sua disposizione per qualsiasi chiarimento!




Un caro saluto.