Orzaiolo,calazio

Gentili Medici,
a settembre ho avvertito un dolore sulla palpebra dell'occhio destro, credendo si trattasse di un pizzico di un insetto ho trascurato il problema per circa 2 mesi. Quando ho preso la decisione di far vedere l'occhio ad un oculista la situazione era questa: una "pallina" assolutamente non dolorosa al di sopra della palpebra e in posizione all'incirca centrale. Il medico mi ha diagnosticato un calazio e mi ha prescritto mercurio ossido giallo 2% per 1 mese.
Ora: utilizzando tale preparato il calazio ha incominciato ad ingrandirsi, la palpebra si è arrossata e avverto bruciore,noto la formazione di pus che di tanto in tanto fuoriesce ma che continua a ricrearsi... la situazione attuale mi sembra più simile alla descrizione di orzaiolo che di calazio (dato che tra l'altro si è spostato in corrispondenza delle ciglia). Sto provando anche a fare degli impacchi di camomilla. Quello che vorrei sapere è questo:l'occhio è in fase di guarigione o sta peggiorando? Ho letto che l'ossido di mercurio giallo può essere tossico se se ne fa un uso prolungato (1 mese mi sembra tanto), conviene che smetta di usarlo?
Grazie per l'attenzione
[#1]
Oculista attivo dal 2007 al 2010
Oculista
Carissima,

Il calazio è una flogosi granulomatosa di una ghiandola di Meibomio, il cui dotto escretore risulta ostruito. Questo tipo di infiammazione è un processo cronico ed i sintomi sono incredibilmente lievi, se si esclude la sensazione di peso palpebrale o di fastidio per la presenza di “qualcosa” sull’occhio.
oltre quelli ovviamente estetici e quindi oggettivi.
IGIENE OCULARE
La prima efficace barriera difensiva dell’occhio è formata da
palpebre, ciglia e lacrime che “ lavano” la gran parte delle
sostanze o dei batteri che cercano di aggredire la superficie
oculare. Il lisozima contenuto nel film lacrimale è un potente
agente antibatterico.
Tuttavia è necessario adottare diverse norme igieniche per
ridurre il carico batterico locale e ,di conseguenza,il rischio di
infezione.
• L’igiene oculare quotidiana: lavare accuratamente le mani
e lavare delicatamente la regione perioculare due volte al
giorno. Utilizzare,durante ogni patologia oculare in atto, garze
sterili medicate preconfezionate.
L'evoluzione del calazio è condizionata dalla possibilità della ghiandola di svuotarsi, se ciò avviene, può guarire spontaneamente; l' applicazione ripetuta nel corso della giornata di impacchi caldi agevola questo processo. Se si associa una blefarite significativa, può essere utile un antibioticoterapia topica.
Quando il trattamento conservativo fallisce si ricorre all' infiltrazione di 0.05-0.2 ml di Triamcinolone 5 mg/dL, che determina la guarigione delle lesioni entro 1 o 2 settimane, questo approccio terapeutico si è dimostrato più efficace rispetto al solo trattamento
conservativo.
In ultimo si può ricorrere al curettage transcongiuntivale del granuloma. Qualunque sia la scelta terapeutica è bene tenere presente
che la presenza di calazi a livello della palpebra superiore può determinare un transitorio appiattimento della porzione centrale della cornea con conseguente diminuzione del visus, peraltro reversibile a seguito della guarigione. I soggetti affetti da calaziosi vanno educati ad una accurata e giornaliera detersione della rima palpebrale per la possibilità che il fenomeno si ripresenti; oltre a questo provvedimento di base, deve essere messo in opera quanto necessario per la terapia della patologia di fondo (Dermatite seborroica,rosacea) quando presente.
Inoltre devono essere fatti esmi dell'apparato gastroenterico,perchè ci possono essere problematiche di alterato transito,colecistopatie etc.etc.Quindi è bene controllare funzionalità epatic,alterazioni della colecisti e dell'intestino e/o del colon!!
L'orzaiolo è invece una affezione batterica spesso suppurativa delle stesse ghiandole del Meibonio,quindi deve essere curato con terapia topica antibiotica e non ha terapia chirurgica,se non a volte,la puntura evacuativa per facilitare il drenaggio di materiale purulento !



Un caro saluto.
Dermatite

La dermatite è un'infiammazione della pelle dovuta a varie cause (per esempio atopica, allergica o da contatto), con sintomi comuni come prurito e arrossamento.

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