Volevo fare il laser, ma invece...

Buonasera,
Vorrei chiedere una cosa se possibile.
Io volevo fare l'operazione laser agli occhi per eliminare la miopia e l'astigmatismo, ma alla visita preliminare mi è stato trovato il cheratocono, mi è stato spiegato di che cosa si tratta e le terapie possibili, cioè il cross linking per cercare di bloccare almeno temporaneamente l'evoluzine, e negli stadi avanzati il trapianto di cornea che può essere parziale (lamellare) che mantiene l'endotelio corneale, o a tutto spessore (perforante), e mi è stato detto che il alser in qeusti casi proprio non è possibile, e che fin che si ha una vista accettabile con gli occhiali o con le lenti a contatto che va bene così e non è da fare altro, eventualmente fare il cross linking se si evidenzia un'evoluzione del cheratocono e se lo spessore della cornea è superiore ai 400 micron.
Sentire queste cose e sentire addiritura parlare di trapianto mi ha messo una tristezza infinita e il periodo per me è molto buio, pensavo che a quest'ora avrei già buttato occhiali e lenti a contatto, e invece mi sono sentita riferire una diagnosi così terribile...
Io vorrei chiedere se posso ancora sperare di buttare gli occhiali prima o poi in qualche maniera? Si potrà trovare una soluzione anche per me?
Perchè dico la verità mi fa stare davvero male vedere tanti miei coetanei che dopo l'operazione laser vengono ad avere una buona vista ad occhio nudo, e io non poter fare nulla del genere, e spero tanto che anche voi mi possiate capire se anch'io ho questo desiderio e non voglio essere schiava di occhiali e lenti a contatto per tutta la vita.
Perciò chiedo se posso anch'io sperare in concreto di tornare a vederci bene ad occhio nudo prima o poi?

In attesa di una risposta porgo i miei più cordiali saluti.
[#1]
Dr. Enrico Rotondo Oculista 3.4k 82 3
Buongorno, le cose ad oggi stanno così come le hanno spiegato non posso che confermare ciò che ha detto il suo oculista, non ha specificato l'entità del suo difetto, tuttavia posso dirle che la ricerca in questo campo è particolarmente attiva, non le resta che monitorizzare il suo problema frequentando i controlli programmati e sperare in possibili novità che l'evoluzione della ricerca potrà offrirle.

cordialmente

Dr. Enrico Rotondo
Responsabile Day Service Chirurgico - PTA di Gagliano del Capo (LE)
https://www.medicitalia.it/enricorotondo/

[#2]
dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Buongorno,
La rimgrazio molto per la risposta che mi ha fornito.
Vorrei chiederle se davvero la ricerca è attiva e posso continuare a sperare?
Non voglio dubitare di quello che mi dice, non mi fraintenda, anzi non può che farmi piacere che lei mi dica così, ma quello che mi preoccupa e mi scoraggia è che la situazione non mi sembra molto diversa rispetto a 20-30 anni fa... cioè oggi c'è il trapianto come c'era allora, e i limiti e le possibili complicazioni che ha oggi (rigetto, scompenso ednoteliale, forti astigmatismi...) sono gli stessi che aveva allora...
Oggi c'è il cross linking, ma serve solo a cercare di contrastare l'evoluzione, e non è certo la vera e propria soluzione.
Poi vorrei dirle una cosa un po' in confidenza, quando ho cercato di saperne di più sul problema e su ciò che vorrei realizzare io, ho sempre avuto risposte del tipo: " Se con gli occhiali o cn le lenti riesci ad avere una vista accettabile allora il problema non esiste"... cioè sembra quasi che se vorrei arrivare a vederci bene ad occhio nudo abbia solo voglia di fare capricci, detto in maniera molto banale.
Per carità lo so che la mia situazione è diversa da quella di un miope, ipermetrope, o astigmatico, ma vorrei che mi si comprendesse se anch'io vorrei poter arrivare prima o poi dove possono arrivare loro.
Perciò vorrei chiedere appunto se la ricerca è davvero attiva anche proprio per permettere a questi pazienti di tornare ad avere una buona vista a occhio nudo.
La ringrazio infinitamente.
[#3]
Dr. Enrico Rotondo Oculista 3.4k 82 3
Buonasera, il suo desiderio è leggittimo e comprensibilissimo e non lo considero affatto un capriccio, è giusto che lei continui a sperare, ma è altrettanto giusto che um medico la metta in guardia da rischi che OGGI nel suo caso sono eccessivi, la situazione mi creda è molto diversa da 20 anni fa, le tecniche si sono affinate e come le dicevo la ricerca è fervidissima, ritengo che la speranza sia lecita.

cordialmente

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