Occlusione della vena centrale retinica del giovane adulto?

Cari Dottori, scrivo per sottoporre alla vostra (DI TUTTI) attenzione il mio caso, che è stato definito (da alcuni vostri bravi colleghi), stranissimo quanto grave nella sua attuale evoluzione:
Ho 46 anni e ho sofferto negli ultimi anni (dalla fine del 2008) di alcuni episodi di OVCR occhio sx risoltisi spontaneamente dopo poche ore/giorni senza conseguenze. Ovviamente tutti gli esami che mi sono stati prescritti per far emergere una qualche predisposizione hanno dato esito negativo.
Nel febbraio di quest'anno l'ultimo episodio di occlusione parziale della solita vena a seguito del quale mi sono stati prescritti ulteriori esami come la T.A.C. cervello orbite che ha dato (per fortuna) esito negativo più ulteriori esami del sangue ecc...
Da febbraio ad oggi il mio visus è dapprima stato altalenante (male la mattina meglio nel pomeriggio 4-8 decimi) poi negli ultimi giorni stabilmente peggiorato (4 decimi scarsi).
Sono stato sottoposto ad una FAG + OCT pochi giorni fa con il seguente esito:
Rispetto all'esame precedente,eseguito in data 13-02-2012 in tutto l'ambito indagato di OS si osserva incremento delle chiazzette ipofluorescenti emorragiche.
OCT: ispessimento del neuroepitelio del polo posteriore associato a presenza di alcuni vacuoli iporiflettenti intraretinici in sede maculare.
Conclusioni diagnostiche: OS occlusione della vena centrale retinica associata a capillaropatia ischemica.
Le ultime analisi del sangue hanno dato esito negativo tranne che per per questa:
ANA: Ab anti Nucleo (I.F.I.): POSITIVO 1:320 Punteggiato atipico
Negativo: < 1:80
Una prima domanda che vi pongo è la seguente:
data l'assenza dei fattori classici predisponenti ( ipertensione,fumo,diabete,età, ecc...), possibile che si tratti di quella trombosi della vena centrale retinica del giovane adulto di cui ho letto proprio su questo sito e di cui sembra non si sappia granchè?...
seconda domanda: se così fosse il dato sopra riportato (vedi esame sangue) potrebbe essere compatibile con tale diagnosi?
Terza domanda: se così fosse le iniezioni intravitreali di farmaci tipo AVASTIN servirebbero solo ad inibire l'eventuale neovascolarizzazione nonchè a favorire il riassorbimento dell'edema con conseguente miglioramento del visus ma mi costringerebbero a sottopormi più di una volta ai rischi ( per minimi che siano )di infezione senza incidere sulle cause dell'occlusione. Due bravissimi oculisti mi hanno detto che in questo caso sarebbe l'ideale l' OZURDEX ma io abito a Ferrara (emilia romagna) e qui pare non sia possibile usarlo...SE FOSSE DAVVERO UNA INFIAMMAZIONE CAUSATA DA CHISSA CHE A OCCLUDERE LA MIA VENA, NON SAREBBE IN TUTTI I CASI UTILE UNA TERAPIA CORTISONICA?
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Dr. Giovanni Citroni Oculista 130 2 2
Esistono persone che hanno la tendenza alla trombosi per un fatto genetico: sarebbe interessante effettuare accertamenti presso un centro ematologico e, molto banalmente, controllare l'INR, che è un indice della coagulazione e, vista la Sua situazione e la Sua giovane età, tenere con l'assunzione di farmaci anticoagulanti questo valore tra 2 e 3 costantemente: in questo modo dovrebbe essere possibile prevenire ulteriori aggravamenti del quadro

Dr. GIOVANNI CITRONI specialista in OCULISTICA
www.giovannicitronioculista.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta, sono gia' in effetti in terapia con farmaci antiaggreganti (cardioaspirina)da un mese circa...non ho trovato l'INR nelle mie analisi del sangue ma posso dirle che la mia V.E.S. è 2 quindi bassissima...attualmente sono in terapia con cortisone a massimo dosaggio per 15 giorni con la speranza che non si tratti di un vero e proprio trombo ad occludere la mia vena ma di un processo infiammatorio...purtroppo sembra che non ci siano molti di questi casi quindi statistiche...l'unica è sperare...
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Dr. Giovanni Citroni Oculista 130 2 2
Faccia lINR ed assuma sintrom o coumadin in base all'INR come antiaggregante e non cardioaspirina, molto più blanda nella sua azione, tenga lINR tra 2 e 3 se vuole ottenere qualche risultato.Purtroppo sono categorico in questa mia affermazione ma, visto il tempo intercorso è, a mio parere, importantissimo trattare il trombo o la lesione fluidificando in fretta; l'aspirina è un fluidificante ma non ha azione sulla fluidificazione del trombo già formato.
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dopo
Utente
Utente
Buonasera dott.Citroni, grazie di nuovo per l'attenzione e per aver aggiunto un elemento nuovo al quadro. Fin dalla prima diagnosi di trombosi della vena mi son domandato se non fosse possibile "sciogliere" farmacologicamente il trombo, purtroppo mi sono sentito rispondere che le terapie antiaggreganti non agiscono sul trombo una volta formato...oggi ho parlato con il mio medico di base il quale mi ha confermato le sue affermazioni.Mi ha informato inoltre sulla terapia con coumadin e sue implicazioni. Penso che nonostante l'impegno che richiedono queste terapie seguirò il suo consiglio previo consulto con l'oculista che mi sta seguendo perchè non intendo sprecare l'opportunità di eliminare la causa del problema...
Ho trovato in un esito di esami fatti al centro della fisiopatologia della coagulazione dopo il primo episodio di occlusione della vena il famoso INR che era pari ad 1.
p.s. da quando ho cominciato la terapia con cortisone (5 giorni deltacortene 50 mg al di) il visus è notevolmente migliorato (da 4 decimi intuiti a 8 certi)...
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