Vita finita per un calazio

gentili dottori,
io ho 26 anni e durante tutta la adolescienza ho combattuto contro i calazzi che si son ripresentati con disarmante frequenza per anni. A un certo punto dopo cure, interventi chirurgici di asportazione ecc il problema sembrava risolto e per qualche anno ho potuto provare l' ebbrezza di parlare con le persone guardandole in faccia senza provare vergogna per la mia situazione. Inutile dire che ricordo quel periodo come il più felice di sempre. Tre anni fà da un giorno a un altro mi son comparsi un calazio sulla parpebra superiore e uno sulla palpebra inferiore dello stesso occhio, sinistro. Potete immaginare l' aspetto che possa avere l' occhio con calazio su entrambe le palpebre. La mia vita a quel punto si è fermata. E' iniziato un calvario che non auguro al mio peggior nemico. In tre anni credo di aver provato ogni sorta di terapia. Genticol, Biodeltacortilen, colliri e pomate di ogni sorta fino ai cortisonici assunti per mesi mesi e mesi, visite specialistiche con oculisti dove ogni parere era diverso e in contrasto con il precedente. Da un medico che mi dice che le pomate vanno assunte "all' esterno" a quello dopo che mi dice che ho buttato via tempo perchè solo la congiuntiva all' interno ha un assorbimento elevato, da chi sconsigliava l' uso di cortisone per lunghi periodi a chi me ne prescriveva l' uso per tre, quattro mesi purchè la pressione oculare rimanesse accettabile, fino a chi sconsigliava mare e sole ed ora proprio su queste righe apprendo che mare e sole invece aiuterebbero. Ho cambiato anche medico di base, ottenendo solo altre richieste da parte sua per altre visite specialistiche. L' aspetto più frustrante di tutti è che ogni specialista mi prescrive una terapia e dopo qualche mese, verificati i mancati risultati, mi consiglia l' intervento chirurgico. E ogni volta, dopo mesi di attesa per l' intervento, al momento della visita col chirurgo mi sento dire che non si può operare, perchè il calazio è troppo piccolo (dovreste vederlo...) e quindi l' intervento sarebbe inutile. L' ultimo medico che ho visto, mi ha prescritto Prenacid 0,25% unguento 3,4 volte al giorno, impacchi di camomilla calda e lievi massaggi sulla parte. Dopo due mesi che vado avanti ottenendo solo un aggravarsi del rossore e del gonfiore, l' altro ieri mi ha detto che "il suo lavoro è finito" e che ora devo solo fissare un altro appuntamento per l' intervento. Consapevole del fatto che quando farò la visita mi diranno che l' intervento non si può fare, io adesso vi scrivo da persona disperata. Negli ultimi tempi ho lasciato gli amici, fidanzata, me ne sto confinato in casa tutto il giorno, giorno dopo giorno dopo giorno, a preparare camomille, garze e pomate tutto il giorno. E mi chiedo, ma possibile che non esista un modo per togliere un gonfiore? La scienza medica che oggi ti trapianta un cuore da sveglio, ti riattacca mani e braccia perse, non riescie a levare un rossore da una palpebra? Ci sono davvero persone che vivono tutta la vita con lo stesso calazio sull' occhio? Devo davvero rassegnarmi a 25 anni a una qualità della vita tanto mediocre? Negli ultimi tempi ho tralasciato tutto di tutto di tutto per concentrare tutti gli sforzi su questa cosa sacrificando ogni gioia, ogni svago, ogni rapporto umano, consapevole del fatto che ogni luogo, ogni persona al di fuori della mia famiglia mi porterà solo prese in giro, emarginazione, delusione e tristezza. La consavolezza di sentirmi evitato, parlare con le persone che neanche ti guardano.
Oggi, in preda alla frustrazione, alla depressione e sull' orlo di una crisi di nervi, io vi scrivo mettendomi completamente a vostra disposizione per tutto. sono disposto a tutto per arrivare a una soluzione del problema e a capire se la mia vita può cominciare o se invece deve . Sentendo queste mie parole potrei sembrare un pazzo schizzato maniaco depressivo ma vi assicuro sono una persona normalissima che ha sempre vissuto la cosa col giusto peso senza particolari patemi, ma dopo questi tre anni adesso davvero le forze per lottare contro tutto questo vengono a mancare. E tutto quanto per un calazio. Vi prego per un aiuto.
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Dr. Antonio Pascotto Oculista 3k 84 137
Caro utente di medicitalia,

E' una situazione piuttosto avvilente la Sua, lo capiamo, però per fortuna la soluzione c'è sicuramente, e nel suo caso, come indicato dal Suo oculista, credo proprio che Lei debba sottoporsi ad intervento chirurgico.

La prego, non si scoraggi. Affronti con fiducia e determinazione il Suo problema. Non è ammissibile che Lei si rovini l'esistenza per dei calazi.

La saluto cordialmente.

Dottor Antonio Pascotto
Tel. 081 554 2792
www.oculisticapascotto.it

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dopo
Utente
Utente
grazie tante.
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Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17k 574 314
caro giovanotto,
le calaziosi e le microcalaziosi recidivanti hanno in genere esordio oltre che da cause locali anche da cause generali: quali non corretta alimentazione, non corretta igiene oculare, attività lavorativa?? e sportiva??, alterazione del ritmo sonno veglia etc etc.
Provi a parlarci più di Lei e proveremo ad aiutarla.

LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO centralino tel 02 583951 / CUP 02 50030013

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dopo
Utente
Utente
Innanzitutto GRAZIE MILLE dottore.
In tre anni tutto ciò mi giunge completamente nuovo nonostante i continui consulti. E con il massimo della frustrazione e della rabbia mi chiedo perchè [?!?&!£?] . Non corretta alimentazione (macdonald e kebab menù fisso), attività lavorativa deprimente (rapporti interpersonali pessimi, imbarazzo e vergogna sono la quotidianità), attività sportiva del tutto assente (attività televisiva 10 ore al giorno), insonnia che avanza inperterrita da mesi. Tutte cose del quale il mio medico è perfettamente a conoscienza [!??£!%??] . Detto questo devo però dire che i calazi si son presentati quando le cose erano diametralmente opposte, e che da quando faccio questa vita non si son presentati più... Le abitudini e la qualità della vita possono essermi utile per evitare che si ripresentino (anzi vorrei sapere qual'è l' alimentazione anti-calazio, cosa intende precisamente con attività lavorativa [se debbo cambiare lavoro sarà fatto, faccio l' operaio, lavoro con materiali plastici fusi] ) ma il mio cruccio sta nel fatto di non riuscire a liberarmi dallo stesso calazio! Le mie domando sono: qual'è la terapia medica più utile per il mio caso? Devo provare medicine alternative come erbe o simili? Se si quali? Dopo 2 mesi continuati di Prenacid 4 volte al giorno e impacchi camomilla calda devo riprendere questa routine? I miglioramenti dopo una terapia di questo genere si vedono subito oppure debbo aspettare del tempo e sopportare un gonfiore e un rossore che a dir il vero sembrano peggiorare? Ma poi... la più importante di tutte... MA SE REALMENTE NON C'è SOLUZIONE FARMACOLOGICA AL MIO CASO E L' UNICA SOLUZIONE E' L' INTERVENTO CHIRURGICO... MA PERCHè DIAMINE SI RIFIUTANO DI FARLO E MI FANNO VIVERE IN QUESTO STATO ? ? ?