Forti dolori occhio sinistro

Salve a tutti e Buon Anno.
Mio marito da circa 20 anni soffre di occhio secco ben curato con gocce di Restasis e lacrime artificiali e blefarite.
Circa un anno fa ha cominciato ad avere un gonfiore alle palpebre soprattutto a sinistra e con dolori saltuari.
Per questione di lontananza non può essere seguito dall'oculista che lo segue da circa 20 anni.
Ha già consultato altri oculisti che però dicono solo di usare delle lacrime artificiali in quanto non c'è nulla. E' stato visto anche da un neurologo (per poter escludere ulteriori problemi) e anche lui dice di non esserci niente.
Negli ultimi mesi però questi dolori sono diventati insopportabili, tanto da dover ricorrere alle punture di Contramal e Toradol dalla guardia medica e addirttura pochi giorni fa in pronto soccorso (su consiglio della guardia medica).
Pochi giorni fa in pronto soccorso gli hanno prescritto le pomate di EXOCIN e VITAN ma fino ad adesso senza nessun cambiamento. In questi giorni dice di avere anche degli offuscamenti della visione.
Spero che qualcuno mi possa aiutare a capire. E' dal novembre 2014 che cambiamo medici senza ottenere risultati.
Grazie.
Auguri a tutti.
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Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17k 575 314
un occhio secco va correttamente classificato e curato
a Milano c’e’ il centro italiano occhio secco
li suo marito potra’ essere curato con molta professionalita’ e competenza

Il Dry Eye é una patologia che, in base all'area geografica, colpisce dal 5 al 15% della popolazione con sintomi che peggiorano con l'avanzare dell'etá.

Le attuali condizioni di vita (l'utilizzo dei tablet e delle lenti a contatto, le luci artificiali, l'inquinamento atmosferico....) contribuiscono ad aumentare il fastidio provocato da questa disfunzione del film lacrimale che, solitamente, é dovuta ad una lacrimazione insufficiente o ad una eccessiva evaporazione.

Nella maggior parte dei casi é proprio l'eccessiva evaporazione la causa predominante che é causata da un'insufficiente produzione del film lipidico delle 80 Ghiandole presenti nelle palpebre superiori ed inferiori.

Questa condizione, chiamata MGD, provoca un'instabilitá della lacrima causata dall'eccessiva evaporazione che esita in un'infiammazione oculare cronica con iperemia, bruciore, atrofia degli orifici delle Ghiandole con infezioni ricorrenti, blefarite, meibomite, orzaioli, calazi e, nei casi piú gravi, con micro ulcerazioni dell'epitelio corneale.


Per una corretta DIAGNOSI si utilizza un nuovo strumento chiamato BUT MAP che ci permette di misurare il tempo di evaporazione lacrimale in ogni singlo punto della cornea ed il GLAND MAP per valutare la percentuale di perdita delle ghiandole del Meibomio.


Le opzioni terapeutiche tradizionali consistono in una corretta igiene palpebrale con impacchi caldi e massaggi del bordo palpebrale, colliri cortisonici, unguenti, antibiotici, fermenti lattici ed integratori.

Le terapie piú innovative e risolutive consistono nel PROBING (una pulizia delle ghiandole del Meibomio con un'apposito sondino);

nel LIPIFLOW (un massaggio meccanico del bordo palpebrale tramite un dispositivo che scalda le ghiandole e le svuota per ripristinarne il corretto funzionamento);

e nella nuovissima IRPL (Intense Regulated Pulsed Light) detta anche tecnologia a LUCE PULSATA (IPL).



Questo dispositivo di ultima generazione genera un nuovo tipo di luce pulsata policromatica che stimola le ghiandole del Meibomio a riprendere il loro normale funzionamento.


Il MECCANISMO DI AZIONE non é ancora completamente conosciuto.

Tra quelli proposti vi é il trasferimento di calore, che ammorbidisce e facilita la fuoriuscita del meibum e quello riconosciuto nel trattamento della pelle rosacea sistemica dove si asserisce che la trombosi del sistema vascolare circostante le suddette ghiandole, potrebbe svolgere un ruolo nel diminuire il rilascio locale dei mediatori infiammatori.

La diminuzione della carica batterica sul margine degli annessi oculari, inoltre, potrebbe essere influenzata direttamente dalla IPL cosí come la capacitá di modificare l'attivitá mitocondriale la cui capacitá ossidativa sembra essere una delle cause della Sindrome da Occhio Secco. L'ampio spettro della sorgente luminosa, infine, contiene le lunghezze d'onda vicino agli infrarossi che agiscono presumibilmente sul citocromo c mitocondriale.



Il TRATTAMENTO é semplice, indolore e la seduta dura pochi minuti.

Il paziente si accomoda su di un lettino con la testa sollevata di 30 gradi.

Una mascherina di metallo viene appoggiata sugli occhi per protezione e del GEL viene spalmato sulle palpebre.

Una serie di 4 o 5 Flash vengono applicati intorno alla palpebra inferiore, in sequenza, dal canto interno (parte vicino al naso) al canto esterno (parte vicino alla tempia).

Lo stesso procedimento viene seguito anche per l'altro occhio.



felice 2016 ed a presto

LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO centralino tel 02 583951 / CUP 02 50030013

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dopo
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Dottore,
la ringrazio per la sua risposta. Mi è stata d'aiuto.
Mi saprebbe indicare dove si trova il centro italiano occhio secco, in quale zona di Milano?
C'è anche in altre zone d'Italia?
Grazie.
Cordiali saluti.
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Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17k 575 314
CENTRO ITALIANO OCCHIO SECCO
Piazza Repubblica n.21 Milano 02 6361191