La calazio si è notevolmente ridotta,assumendo una dimensione quasi invisibile ed è diventata

Salve.Da circa un anno soffro per una calatio presente sulla parte esterna della palpebra inferiore del mio occhio sinistro.Inizialmente la calazio si presentava come un piccolo brufolo di colore rosso.Come prima cosa,nel novembre del 2007 mi sono rivolto dal mio medico curante pensando ad una orzaiola,quest'ultimo mi indicava come diagnosi una calazio e mi diceva che l'unica soluzione era l'intervento chirurgico aggiungiendo di fare prima una cura di antibiotici per via orale e di tobradex sia unguento che collirio.Successivamente,nel gennaio 2008,poichè la calazio aveva assunto dimensioni maggiori e si presentava più rossa con una punta bianca,mi sono rivolto ad uno specialista che mi prospettava l'intervento come ultima soluzione,da percorrere però solo nel caso in cui una cura antibiotica locale non avesse fatto effetto(non ricordo il nome dei medicinali,ricordo solo che ho fatto due cicli da quindici giorni di pomata e collirio antibiotico che applicavo rispettivamente tre e due volte al giorno).Apprezzta netti miglioramenti e timoroso di un intervento, non sono più andato dallo specialista.Duranta l'estate hob notato che la calazio si è notevolmente ridotta,assumendo una dimensione quasi invisibile ed è diventata quasi del colore della pelle.Lunedì scorso(13/10/2008) mi sono recato da un altro specialista desideroso di eliminare del tutto quedto difetto,anche a costo di un piccolo intervento;invece quest'ultimo mi ha detto che forse non è necessarioe mi ha prescritto una cura a base di impacchi caldo umidi con semi di lino e di tobradex unguento per due volte al giorno.Vorrei ora sapere se effettivamente la calatio può scomparire con questa cura e in caso contrario se c'è un'alternativa all'intervento.Vorrei infine sapere se l'intervento lascia delle cicatrici e in cosa consiste.Grazie per la cortesia.Cordiali saluti.
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Oculista attivo dal 2007 al 2010
Oculista
Carissimo,
l'interventino per l'exeresi del CALAZIO è veramente semplice e non lascia cicatrici!!
Il calazio è una flogosi granulomatosa di una ghiandola di Meibomio, il cui dotto escretore risulta ostruito. Questo tipo di infiammazione è un processo cronico ed i sintomi sono incredibilmente lievi, se si esclude la sensazione di peso palpebrale o di fastidio per la presenza di “qualcosa” sull’occhio.
oltre quelli ovviamente estetici e quindi oggettivi.
IGIENE OCULARE
La prima efficace barriera difensiva dell’occhio è formata da
palpebre, ciglia e lacrime che “ lavano” la gran parte delle
sostanze o dei batteri che cercano di aggredire la superficie
oculare. Il lisozima contenuto nel film lacrimale è un potente
agente antibatterico.
Tuttavia è necessario adottare diverse norme igieniche per
ridurre il carico batterico locale e ,di conseguenza,il rischio di
infezione.
• L’igiene oculare quotidiana: lavare accuratamente le mani
e lavare delicatamente la regione perioculare due volte al
giorno. Utilizzare,durante ogni patologia oculare in atto, garze
sterili medicate preconfezionate.
L'evoluzione del calazio è condizionata dalla possibilità della ghiandola di svuotarsi, se ciò avviene, può guarire spontaneamente; l' applicazione ripetuta nel corso della giornata di impacchi caldi agevola questo processo. Se si associa una blefarite significativa, può essere utile un antibioticoterapia topica.
Quando il trattamento conservativo fallisce si ricorre all' infiltrazione di 0.05-0.2 ml di Triamcinolone 5 mg/dL, che determina la guarigione delle lesioni entro 1 o 2 settimane, questo approccio terapeutico si è dimostrato più efficace rispetto al solo trattamento
conservativo.
In ultimo si può ricorrere al curettage transcongiuntivale del granuloma. Qualunque sia la scelta terapeutica è bene tenere presente
che la presenza di calazi a livello della palpebra superiore può determinare un transitorio appiattimento della porzione centrale della cornea con conseguente diminuzione del visus, peraltro reversibile a seguito della guarigione. I soggetti affetti da calaziosi vanno educati ad una accurata e giornaliera detersione della rima palpebrale per la possibilità che il fenomeno si ripresenti; oltre a questo provvedimento di base, deve essere messo in opera quanto necessario per la terapia della patologia di fondo (Dermatite seborroica,rosacea) quando presente.
Inoltre devono essere fatti esmi dell'apparato gastroenterico,perchè ci possono essere problematiche di alterato transito,colecistopatie etc.etc.Quindi è bene controllare funzionalità epatic,alterazioni della colecisti e dell'intestino e/o del colon!!
L'orzaiolo è invece una affezione batterica spesso suppurativa delle stesse ghiandole del Meibonio,quindi deve essere curato con terapia topica antibiotica e non ha terapia chirurgica,se non a volte,la puntura evacuativa per facilitare il drenaggio di materiale purulento !


Un caro saluto
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dopo
Utente
Utente
Gentilissimo Dr. Siravo,La ringrazio per la cortesia e la celerità.Sto facendo gli impacchi e sto utilizzando il tobradex da martedì mattina anche se sinceramente non vedo significativi miglioramenti.terrò presente l'alternativa dell'infiltrazione di Tiamcinolone prima di effettuare l'intervento.La ringrazio ancora e le farò sapere eventuale sviluppi.A presto.Cordiali saluti.
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Oculista attivo dal 2007 al 2010
Oculista
GRAZIE A LEI DI AVER PARTECIPATO A MEDICITALIA!
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