Occhio piccolo dopo chirurgia refrattiva

Gentili medici,

mi sono sottoposta a chirurgia rifrattiva secondo metodica PRK un mese fa e mi sono accorta che adesso un occhio, il destro è evidentemente più piccolo. E' anche l'occhio che sta facendo più fatica a recuperare e presenta un accumulo di cellule epiteliali che formano come un capello, inoltre brucia ancora e più dell'altro. Il mio oculista dice che l'epitelio si sistemerà e che la dimensione dell'occhio non può essere una conseguenza dell'operazione, dice quindi che devo attendere per verificare se questo problema permane. La cosa mi preoccupa un po' e vorrei sapere se invece di aspettare farei meglio a fare degli accertamenti immediati e quali.

Grazie
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Oculista attivo dal 2007 al 2010
Oculista
Carissima,
verosimilmente,quello che lei definisce occhio più piccolo è una chiusura maggiore, rispetto a prima,delle palpebre!
Le alterazioni epiteliali corneali,finchè non si ha una restitutio ad integrum,possono creare fotofobia e quindi l'automatico restringimento delle palpebre per cercare di ridurre lo stimolo luminoso!
Dovrebbe passare tutto,se non ci sono altre problematiche patologiche indotte!
Un caro saluto
[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2024
Ex utente
Dott. Siravo,
grazie per la sollecitudine con cui ha risposto alla mia domanda, la sua risposta è per altro molto rassicurante dato che l'effetto estetico dell'occhio più piccolo cominciava a preoccuparmi parecchio.
Per chiarire meglio la situazione aggiungerei che il mio oculista sostiene che il restringimento dell'occhio o meglio citando le sue parole "la ritrazione del bulbo" potrebbe essere una conseguenza della sinusite di cui soffro da tempo e che sto curando anche in questi giorni.
Secondo lei, nel caso in cui sia solo un effetto di sensibilità alla luce, in quanto tempo dovrebbe passare? (Le ricordo a tal proposito che sono stata operata il 23 febbraio).
Esiste una tecnica di osservazione diretta grazie alla quale l'oculista potrebbe affermare con sicurezza che si tratti di un sintomo passeggero e non di qualcosa di più grave?
E ultima domanda, se dovesse trattarsi di un sintomo di una patologia potrebbe peggiorare col tempo oppure rimanere stabile?
Grazie in anticipo e cordiali saluti.
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Oculista attivo dal 2007 al 2010
Oculista
Carissima,
si faccia controllare dal suo oculista,creda in lui e si tranquillizzi!!!!
STIA SERENA E BUONA VITA!
Un caro saluto
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dopo
Attivo dal 2009 al 2024
Ex utente
Gentile Dott. Siravo,

ho ovviamente preferito il tono della sua prima risposta ma la ringrazio comunque.
Quello che mi tranquillizza non sono certo le sue esortazioni alla tranquillità ma notare che il mio occhietto si sta lentamente aprendo.

Cari saluti
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Oculista attivo dal 2007 al 2010
Oculista
Il suo occhietto si sta riaprendo lentamente per quello che le ho spiegato.... ed è per quello che deve stare tranquilla........NON CERTO PERCHE' io la esorto sine materia,ma perchè il tutto è SECONDO REGOLA....il tono della risposta non era per minimizzare una cosa importante......ma era semplicemente per oggettivare una realtà!!!
Quindi di nuovo abbia pazienza...aspetti e vedrà che tutto andrà per il meglio!
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dopo
Attivo dal 2009 al 2024
Ex utente
Gentile dott. Siravo,

l'occhietto si è aperto un poco ma rimane evidentemente più piccolo per ora, mi faccia sapere se è di qualche interesse per lei essere informato di come procedono le cose.

Grazie per aver risposto.
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Oculista attivo dal 2007 al 2010
Oculista
CERTO CHE SI!!!!
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dopo
Attivo dal 2009 al 2024
Ex utente
Gentili oculisti. A quasi due mesi dall'intervento l'occhio destro rimane più piccolo e, mentre l'epitelio è in via di guarigione, la vista è tutt'altro che ottimale. Il mio oculista mia ha prescritto una TAC della regione orbitaria e cranica in generale (seni paranasali in particolare). Inizialmente era indeciso se fosse meglio una TAC oppure una risonanza. Stiamo procedendo correttamente secondo voi? Inoltre correggetemi se sbaglio ma io penso che, se non si tratta di una conseguenza diretta dell'intervento, potrebbe comunque esserne una conseguenza indiretta, a fronte di una patologia sì preesistente, ma che l'oculista non aveva notato nonostante i numerosi esami per accertare che l'occhio fosse operabile e che poteva configurarsi come una condizione ostativa all'intervento stesso. Grazie
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dopo
Attivo dal 2009 al 2024
Ex utente
Buonasera dott. Siravo,

volevo aggiungere al mio precedente intervento che pochi giorni dopo la visita di controllo presso il centro dove ho fatto la PRK, sono dovuta recarmi presso il pronto soccorso di Brescia per dolori e appannamento della vista a partire dalle ore pomeridiane.

Il medico oculista ha riscontrato sofferenza corneale diffusa e un'abrasione corneale centro paracentrale ore 11, CA presente e otticamente vuota, mi ha bendato l'occhio per 3 giorni e aggiunto xanternet gel alla terapia già in atto con vexol, siccafluid e timogel.

Dopo l'operazione avevo avuto un ritardo nella formazione dell'epitelio con un buchino proprio nella zona centrale. Il mio oculista non ha attribuito la dimensione apparente dell'occhio destro alla sofferenza corneale. Anzi mi aveva assicurato solo 2 giorni prima che l'epitelio era guarito, che l'occhio era bello e che permaneva solo un piccolo accumulo di cellule epiteliali che però sarebbe presto scomparso grazie all'azione meccanica della palpebra.

Domani lo chiamerò per avvisarlo dell'accaduto ma mi piacerebbe anche sapere cosa ne pensa lei.
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Oculista attivo dal 2007 al 2010
Oculista
Carissima,
l'accumulo delle cellule epiteliali è solo protempore,se veramente è tale,perchè il traumiteratismo palpebrale lo eliminerà!
Aspettiamo la nuova biomicroscopia corneale e poi ci ricontatti!
Un caro saluto