Difetto di convergenza

Buonasera,
Le scrivo per un parere in merito al mio deficit di convergenza.

Premetto che non ho mai avuto problemi di vista, anzi, a detta dei medici, ho sempre avuto un’ottima vista ma mi sono comunque sottoposta sin da bambina a numerosi controlli poiché in famiglia abbiamo un caso di retinite pigmentosa.
(Fratello di mia madre)
Fin da bambina sono stata sempre molto goffa e spesso inciampavo su qualsiasi ostacolo mi si frapponeva davanti.
Una immagine emblematica della mia infanzia è sicuramente quella in cui ogni volta che mi avvicinavo al letto puntualmente schiacciavo le ciabatte posizionate ai piedi del letto.

Mi è sempre piaciuto leggere ma negli ultimi tempi mi è diventato quasi impossibile perché alla sera ho spesso un forte mal di testa e al mattino mi risveglio con l’occhio destro gonfio.
Attualmente Ho 33 anni e solo l’anno scorso mi hanno diagnosticato un difetto di convergenza.
Nello specifico, perdonandomi il gergo sicuramente poco appropriato, quando guardo oggetti molto vicini l’occhio sinistro tende a rimettersi dritto.
Al momento della visita il medico mi ha fatto guardare in uno strumento, ho visto un gattino e quando mi ha chiesto vedi tutta la coda?
Io ho risposto vedo fino a metà della pancia
Quando il medico mi ha fatto vedere l’intera immagine (un gattino con una coda lunga e una farfalla sulla punta del naso) non so chi dei due era più sconvolto.

Ad ogni modo mi ha segnato degli esercizi ma non trovo alcun miglioramento, anzi al mattino l’occhio destro si presenta sempre più gonfio, anche se ho quasi smesso di leggere e cerco di usare pc e telefono il meno possibile.

Ho paura che sarà sempre peggio, il medico di medicina generale, quando gli ho spiegato la situazione, mi ha parlato di lenti prismatiche ma è stato piuttosto scettico sui miglioramenti in età adulta.

Sono molto abbattuta, ho paura che a lungo andare non riuscirò a leggere proprio niente, per non parlare della frequenza con cui casco, ci sono delle volte in cui penso che se dovessero avvenire durante un’ipotetica gravidanza o in vecchiaia sarebbero molto pericolose.

C’è speranza di migliorare?
Queste lenti prismatiche sono veramente utili?
Perché il mio oculista non ne ha fatto menzione??
?


Vi ringrazio tanto per l’attenzione
[#1]
Dr. Salvatore Troisi Oculista, Neurochirurgo 169 30
Salve. L'insufficienza di convergenza provoca effettivamente una serie di disturbi molto fastidiosi, quali difficoltà nella lettura e nelle altre attività a breve distanza, stanchezza, cefalea, sdoppiamento delle immagini. Il trattamento dipende dell'entità del disturbo e dall'epoca di insorgenza. Il primo step consiste in cicli di terapie ortottiche, ovvero un insieme di esercizi di ginnastica oculare per migliorare la coordinazione dei movimenti oculari, da eseguirsi preferibilmente con l'aiuto di un ortottista e la supervisione dall'oculista, che potranno valutare i progressi raggiunti. L’utilizzo di occhiali prismatici può ridurre sensibilmente alcuni sintomi, anche se non rappresentano una vera e propria soluzione al problema, in quanto il soggetto rimane in genere dipendente dal loro uso. La loro prescrizione deve essere effettuata dall'oculista in seguito ad accurato esame ortottico. Nei casi più gravi esiste una possibilità di trattamento chirurgico, da valutare presso Centri specializzati nella cura dei disturbi della motilità oculare, reperibili agevolmente sulla rete.

Dr. Salvatore Troisi
specialista in Oftalmologia