Ascesso periapicale dente incapsulato

Gentili Dottori,
da qualche giorno soffro di un ascesso periapicale a carico di un molare inferiore, incapsulato più di 20 anni fa. Sono lontana dalla mia città e il mio dentista è in ferie e tornerà a Settembre.
Lo specialista locale al quale mi sono rivolta ha eseguito una radiografia e dice che il dente non è stato devitalizzato. Mi consiglia inoltre l'estrazione. Dalla RX riesco a vedere che i perni della vecchia capsula si trovano quasi al livello della base della corona, e penetrano di pochissimo nella radice.
Sono in terapia antibiotica da 6 giorni, il gonfiore è scomparso e il dolore molto diminuito. Ora sono in dubbio: posso "resistere" tutto il mese di Agosto e sperare che, di ritorno dalle ferie, il mio dentista possa effettuare una terapia canalare o devo farmi estrarre il dente?
Grazie per la disponibilità e per il vostro utile servizio
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Dr. Alberto Ricciardi Dentista 64 2
Cara signora,
Non abbia fretta di farsi togliere un dente che probabilmente si può salvare con un adeguato RITRATTAMENTO.
Io le consiglierei, se la cosa è possibile, di consultare un'altro Odontoiatra per sentire un altro parere.
L'alternativa sarebbe, come dice lei, di procrastinare fino al suo ritorno a casa, e nel caso che l'ascesso si ripresenti, tenga pronte: AMOSSICILLINA e CLARITROMICINA .

Ci tenga comunque informati......il sito non va in ferie.

Alberto.

Dr. Alberto Ricciardi
Odontoiatra - Ipnotista
via Fratelli Rosselli 16, 87075 Trebisacce (CS)
tel 3495338167

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Dr. Elio Chello Dentista, Medico legale 153 3
Se, come da Lei descritto, i perni penetrano la radice direi che il dente è stato devitalizzato a suo tempo, per cui eviterei l'estrazione cercando di ritrattare il dente rifacendo la canalare sotto terapia antibiotica.


Cordiali Saluti

Dott. Elio Chello

Dott. Elio Chello

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Dr. Emilio Nuzzolese Dentista, Gnatologo, Medico legale, Ortodontista 135 1
Il collega odontoiatra che ha effettuato la visita e la radiografia al dente ha certamente tutti gli elementi per aver diagnosticato la necessità di estrarre il dente in questione. Difficile dare un parere diverso attraverso ipotesi che non possono essere supportate.

Probabilmente potrebbe provare a temporeggiare, attraverso la terapia medica che ha ricevuto, ed aspettare il rientro del suo odontoiatra di fiducia.

La saluto cordialmente.

Dott. Emilio Nuzzolese


N.B. Per doverosa informazione, si ricorda che la visita odontoiatrica effettuata dal proprio odontoiatra di fiducia rappresenta il solo strumento diagnostico per un efficace trattamento terapeutico. I consigli forniti devono, pertanto, essere intesi semplicemente come suggerimenti di comportamento di carattere non vincolante.
Ricordo ai colleghi iscritti al portale che è preferibile astenersi dal "prescivere" medicinali on line.

Dott. Emilio Nuzzolese
Odontoiatra, Dottore di Ricerca
Chirurgia Orale, Odontologia Forense

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dopo
Utente
Utente
Gentili Dottori,

vi ringrazio per le pronte risposte.

Chiederò all'odontoiatra locale se l'estrazione sia davvero l'unica alternativa e se proprio non esistono spazi per una seconda terapia canalare.
Pur comprendendo che, quanto più la situazione è compromessa, tanto minori possono essere le probabilità di successo, mi spaventano le conseguenze di un'estrazione in termini di squilibrio degli altri denti. Tanto più che all'estrazione dovrebbe poi seguire un impanto (persone che conosco hanno avuto pessime esperienze con i ponti) e quindi in ogni caso andrò incontro ad una terapia lunga e complessa.
Ancora grazie
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Dr. Piero Silvestrini Dentista, Gnatologo 150 4
Cara signora, se nel dente ci sono dei perni, allora significa che il dente era stato devitalizzato. Purtroppo 20 anni fa si usavano materiali che potevano essere riassorbiti. Secondo me lei può aspettare il ritorno dalle ferie e vedere di poter recuperare, ritrattandolo, il dente in questione. La terapia antibiotica di norma dura 5 giorni. Eventualmente si porti dietro un'altra scatola dello stesso farmaco...non si sa mai!

Dr. Piero Silvestrini Biavati
Gnatologo, Posturologo, Genova
www.piero-silvestrini.it

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Dr. Gianluigi Giammaria Dentista 51 2
gentile utente
da come ha riferito e descritto sembrerebbe un caso da ritrattamento canalare; ovviamente non sò l'estensione della lesione apicale e se vi è o meno una compromissione della forcazione dentale.
in ogni caso le consiglierei di tornare dal suo odontoiatra di fiducia e chiedere a lui il trattamento più idoneo per il suo dente (ritrattamento canalare o estrazione)
frattanto se vuole temporeggiare, tenga a portata di mano un antibiotico a largo spettro e un antinfiammatorio; e tenga presente che in caso di dolore acuto una terapia cortisonica risolve temporaneamente la sintomatologia.
distinti saluti

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Dr. Bruno Marcelli Dentista, Odontostomatologo 87
Gent.le paziente, concordo con il parere dei colleghi, in quanto la verifica radiografica e obiettiva può indirizzare verso la diagnosi. Tuttavia, tenga presente che in alcuni casi, quando il ritrattamento presenta delle difficoltà tecniche e quanto rimane del dente non da garanzie nel tempo, è preferibile estrarre il dente, seguito da un impianto o dal ponte tradizionale. Comunque ritengo difficile che un dente silente da 20 anni possa darle un nuovo ascesso ravvicinato nel tempo. Per cui tenga sempre a portata di mano l'antibiotico e attenda il suo dentista di fiducia per un consulto. Cordialmente Dott. Bruno Marcelli

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Dr. Enio Dell'Artino Dentista 143
Mi associo pienamente alle considerazione dei colleghi.

Dr Enio Dell'Artino
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