Impianto estrazione dentaria ponte

Gentili Dottori,
sono una donna di 35 anni, desidero ricevere un consulto riguardo la situazione dei miei denti. Ho eseguito molte devitalizzazioni e i denti molari e premolari di tutte e quattro le arcate dentarie sono incapsulati. Attualmente molti denti sono "infiltrati" e danneggiati al di sotto delle capsule. Inoltre due denti si sono spaccati e rimangono solo le radici (da estrarre). Ho sentito il parere di due dentisti ma mi sono stati proposti lavori differenti: di fatto uno propone di rifare le capsule e curare i denti singolarmente e di eseguire un impianto dove i denti (radici) verranno estatti mentre l'altro propone di fare un ponte per ciascuna arcata dentaria. Per il primo lavoro il medico mi ha fatto un preventivo di 7000 euro e cica 6-8 mesi di lavoro, mentre per il secondo sia la spesa che i tempi saranno certamente inferiori (credo dimezzati).
Di fatto il lavoro è urgente perchè ho mal di denti ormai tutti i giorni e fatico a masticare alcuni alimenti (in particolare la carne).
Devo affrontare queste cure ma mi spaventano molto e sollevano mille dubbi: desidero scegliere la soluzione migliore nel tempo e temo che un'estrazione senza impianto possa portare a "riassorbimento" dell'osso, tuttavia la spesa e i tempi di lavoro mi fanno propendere per la cura con ponti. Inoltre sto cercando di avere un bimbo e temo che vi siano controindicazioni degli anestetici e gli eventuali antidolorifici e altri farmaci da assumere in seguito all'estrazione dei denti. So anche che spesso durante la gravidanza e l'allattamento i denti si possono indebolire e mi domando se non sia meglio posticipare interventi importanti a dopo la gravidanza (tuttavia non sono incinta e questo potrebbe verificarsi chissà tra quanto e quindi non so se avrebbe senso aspettare). Ringrazio si d'ora per la disponibilità e l'aiuto che vorrete darmi, cordiali saluti
[#1]
Dr. Domenico Laquintana Dentista, Medico estetico 158 8
Gentile Signora,

la scelta tra un lavoro fatto su impianti ed un ponte tradizionale spetta solo al clinico che l'ha visitata.
Diverse sono le indicazioni per l'uno o per l'altro tipo di tecnica.

Tengo anche a precisarle che la sua scelta, pur dovendo tener conto ovviamente del costo economico delle due diverse proposte, non deve trarla in inganno: non è "migliore" la tecnica più costosa; al contrario esiste di sicuro una soluzione più adatta al SUO caso che può coincidere o meno con la terapia di maggior costo.

Detto questo, pur non potendo in alcun modo essere espresso un giudizio specifico senza aver preso visione almeno un'ortopantomografia, le esterno due riflessioni di carattere generale.

La soluzione implantare raggiunge la massima indicazione in tre casi.

-quando vi è completa edentulia (e non è il suo caso)

-quando il ricorso agli impianti evita di dover "limare" denti sani per utilizzarli come pilistri di ponte

-quando non vi sono denti validi di appoggio posteriormente (e quindi quando non è possibile fare un ponte fisso tradizionale.


Mi è parso di capire che nel suo caso vi siano già molti elementi incapsulati nei settori posteriori: se questi sono validi come appoggi per un nuovo ponte, forse sarebbe il caso di procedere in modo tradizionale.

Con buona probabilità la soluzione migliore sta nel mezzo: rimuovere i vecchi lavori, valutare clinicamente i monconi residui, integrare con qualche impianto le zone in cui questo sia necessario.

Se non sono stato chiaro la prego di richiedermi ulteriori notizie.

Saluti.

La saluto cordialmente,

Dott. D. Laquintana
www.domenicolaquintana.it
dottor@domenicolaquintana.it

[#2]
Dr. Domenico Laquintana Dentista, Medico estetico 158 8
Gentile Signora,

la scelta tra un lavoro fatto su impianti ed un ponte tradizionale spetta solo al clinico che l'ha visitata.
Diverse sono le indicazioni per l'uno o per l'altro tipo di tecnica.

Tengo anche a precisarle che la sua scelta, pur dovendo tener conto ovviamente del costo economico delle due diverse proposte, non deve trarla in inganno: non è "migliore" la tecnica più costosa; al contrario esiste di sicuro una soluzione più adatta al SUO caso che può coincidere o meno con la terapia di maggior costo.

Detto questo, pur non potendo in alcun modo essere espresso un giudizio specifico senza aver preso visione almeno un'ortopantomografia, le esterno due riflessioni di carattere generale.

La soluzione implantare raggiunge la massima indicazione in tre casi.

-quando vi è completa edentulia (e non è il suo caso)

-quando il ricorso agli impianti evita di dover "limare" denti sani per utilizzarli come pilistri di ponte

-quando non vi sono denti validi di appoggio posteriormente (e quindi quando non è possibile fare un ponte fisso tradizionale.


Mi è parso di capire che nel suo caso vi siano già molti elementi incapsulati nei settori posteriori: se questi sono validi come appoggi per un nuovo ponte, forse sarebbe il caso di procedere in modo tradizionale.

Con buona probabilità la soluzione migliore sta nel mezzo: rimuovere i vecchi vlavori, valutare clinicamente i monconi residui, integrare con qualche impianto le zone in cui questo sia necessario.

Se non sono stato chiaro la prego di richiedermi ulteriori notizie.

Saluti.
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Dr. Giuseppe Oscar Muraca Dentista, Odontostomatologo 4k 84 6
Gentile utente, bisogna capire il perchè delle diverse scelte, e farlo a distanza senza nessun supporto diagnostico è molto difficile. Pilastri posteriori, nella sua bocca sono presenti? La distanza tra i pilastri, dopo l'estrazione delle radici è superiore a 4 denti?
Rispondendo a queste semplici domande, già saremo in grado di valutare meglio le sue possibilità.
Per quanto riguarda la gravidanza e l'odontoiatria, tranne i primi tre mesi (motivi precauzionali prescritti dalla WHO) se la sua è una gravidanza completamente normale, può fare qualsiasi terapia (tranne, ovviamente, interventi altamente chirurgici).
Personalmente ho in cura normalmente donne fino al nono mese.
Auguri per tutto.

Dr.Oscar G.ppe Muraca

La risposta ha carattere puramente informativo.

[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentili dottori,
vi ringrazio per le risposte giunte rapidamente e molto chiare.
Ho eseguito recentemente l'ortopantomografia e vi allego un link dove è possibile visualizzarla: http://www.usefilm.com/image/1408133.html
Credo che possa essere di supporto nel darmi un parere sul mio quadro clinico. Quando ho inviato la richiesta di consulto non sapevo come fornirvela... ma adesso ho trovato questa soluzione (spero possa andare...)
Ringrazio nuovamente,
cordiali saluti
[#5]
Dr. Giuseppe Oscar Muraca Dentista, Odontostomatologo 4k 84 6
Cara utente, dalla rx(peraltro poco chiara) mi sembra di capire che l'estrazione riguardi la radice del 16(primo molare superiore dx). In quella zona si potrebbe ovviare con una protesi tradizionale, essendo i denti vicini tutti devitalizzati e ricostruiti. Per quello che riguarda i molari inferiori sx sinceramente dalla OPT in rete non riesco a capire la situazione parodontale (rx sottoesposta).
In ogni caso credo che la soluzione protesica nel suo caso possa essere affrontata tranquillamente senza ricorrere ad impianti (mi riservo per la situazione inferiore sx)
A presto
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Dr. Domenico Laquintana Dentista, Medico estetico 158 8
Concordo con il collega Muraca: protesi tradizionale.

Porrei solo attenzione agli ottavi superiori, inglobandoli nella protesi fissa o eliminadoli. Questo allo scopo di evitare una loro estrusione a lungo termine per la mancanza dei denti antagonisti nell'arcata inferiore.
[#7]
dopo
Utente
Utente
Gentili Dottori,
ringrazio cordialmente delle risposte. Ora valuterò il da farsi.
Per quanto riguarda la questione cure-gravidanza, se durante le cure scoprissi di essere incinta mi consigliereste di interromperle fino allo scadere del 3° mese? E se nel frattempo avessi fatto anestesie e cure antinfiammatorie e antibiotiche post estrazione, dovrei preoccuparmi? Secondo la vostra opinione è preferibile eseguire queste operazioni solo durante la prima metà del ciclo?
Ringrazio nuovamente per la disponibilità,
cordiali saluti
[#8]
Dr. Giuseppe Oscar Muraca Dentista, Odontostomatologo 4k 84 6
Certo, se Lei ha l'intenzione di affrontare una gravidanza, nel dubbio è bene che tutte le sue cure avvengano fino a 4 giorni prima della probabile ovulazione. Ritorno a ripetere che dopo il primo trimestre, se Lei ha una buona gravidanza, può fare quello che vuole.
A presto ed... auguri
[#9]
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.5k 226 18
Cara paziente,ritengo che la scelta tra un lavoro fatto su impianti ed un ponte tradizionale spetti solo a lei, se entrambe le soluzioni siano praticabili.

Come orientamento personale, propendo sempre per la soluzione implantare come prima scelta.

Ha poca importanza per me il fatto che i denti adiacenti siano sani o già protesizzati.

Pensi solo ad un aspetto: in un ponte tradizionale se si verifica un problema, occorre demolire il costoso ponte, risolvere il problema e rifarne un'altro.
Se c'è una corona singola, si interviene sulla corona singola e basta.

Altro fattore: i muscoli fanno sbattere le arcate l'una contro l'altra con una forza di parecchie decine di Kg.
Meno supporti ci sono per scaricare queste forze dentro l'osso più vengono caricati i supporti residui.
Allestendo un ponte riduco il numero di questi supporti, sovraccaricando i residui, mentre inserendo un impianto riduco il "lavoro" dei denti (già indeboliti) che restano.

In sintesi, propendo assolutamente per la proposta del suo primo dentista, ritenendola inoltre la protezione di investimento economico.

Una soluzione che prevede l'implantologia non dovrebbe costarle molto di più rispetto alla soluzione con ponti tradizionali: prendendo come riferimento i rilevamenti statistici medi effettuati dall'ANDI recentemente (Associazione Nazionale Dentisti Italiani), dovrebbe avere un costo maggiore di circa 900-1200 euro per ogni impianto.

Al di la di questo, le posso aggiungere che, prsonalmente, nella mia bocca non accetterei altra soluzione oltre a quella che le sto propugnando, e a cui mi sono sottoposto.
A volte sediamo anche noi dalla parte sbagliata del trapano!

www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)

[#10]
dopo
Utente
Utente
Gentile dr. Formentelli, la ringrazio della precisazione. In effetti anche il preventivo del secondo dentista è piuttosto oneroso e le motivazioni a favore dell'impianto e le cure singole che lei mi porta sono le stesse di quelle fornitemi dal primo dentista interpellato. Ho l'impressione che si tratti di una scelta di "filpsofia" da parte di ogni singolo professionista (a parità di praticabilità).
Ho fissato già due appuntamenti per sentire il parere di altri due odontoiatri, entrambi ospedalieri... vorrei valutare le tariffe e la qualità del servizio pubblico, perchè purtroppo la spesa da affrontare è piuttosto impegnativa.
Ringrazio nuovamente lei e i suoi colleghi per le spiegazioni e le opinioni.
Se sarete interessati vi aggiornerò sulle ulteriori proposte e sulla decisione finale... potrei anche optare per un misto, tanto di lavoro da fare ce n'è per tutti!!! ;)
Cordiali saluti
[#11]
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.5k 226 18
Si, cara paziente, si tratta essenzialmente di una "filosofia" di intervento di ogni professionista, ed è proprio il messaggio che volevo far passare.
Buona anche la scelta che lei ha fatto di consultare più persone.

Mi permetta di darle ancora qualche suggerimento:
scelga "a naso", in base alla fiducia che le trasmettono i professionisti che consulta, tenendo si d'occhio il portafoglio, ma sopratutto il risultato.

Non badi troppo al fatto che il servizio sia pubblico o privato; scelga la persona che dovrà curarla, i suoi percorsi logico-decisionali.

Se il fattore costo diventa determinante, può sicuramente essere affrontato in un dialogo con il professionista che sceglierà: dall'altra parte del trapano c'è una persona, non un camice.

La cosa fondamentale è il feeling che si viene ad instaurare fra paziente e dentista, ma anche fra dentista e paziente, non lo sottovaluti: se il dentista trova il paziente "simpatico", probabilmente "volente o nolente" metterà quel qualcosa in più di non monetizzabile nel suo lavoro che spesso "fa la differenza".

Non la sto spingendo alla della vergognosa pratica del mercanteggiamento degli sconti, ma di studiare una possibile soluzione di compromesso, di dilazione delle prestazioni, di programmazione che permetta la difficilissima "quadratura del cerchio".

In bocca al lupo, ci faccia sapere come va.
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