Microcitoma a piccole cellule
Buongiorno. A mia madre, 70 anni, nell'ottobre 2008 è stato diagnosticato un microcitoma a piccole cellule, senza metastasi. Fatti i primi 6 cicli di chemio, la tac ha dato risultati abbastanza positivi: il tumore si era "congelato" cosicchè i medici hanno smesso la terapia per circa 3 mesi. Senonchè dopo ulteriore tac hanno riscontrato che il tumore si era "risvegliato" e l hanno sottoposta di nuovo a chemio (CEV). Giorni fa ho parlato con uno dei dottori che la tengono in cura e mi è stato riferito che smetteranno senz'altro la chemio e che il loro lavoro finisce qui, a meno che la tac (che dovrà fare il 26 novembre) non risulti "spettacolare" cosi' si sono espressi. Per spettacolare intendono forse che il male sia sparito completamente!?!?. Ora, io mi chiedo: dovremo aspettare inermi che partano una o piu' metastasi senza fare nulla? Non c'è un 'alternativa alla chemio? Possibile che non si possa piu' far nulla per lei? FInche' c'è vita c'è speranza ma quest ultima ce l hanno tolta oramai, eppure mia mamma sta relativamente bene. A parte un po' d affanno, stanchezza (che credo sia normale per quello che ha) non accusa nient altro. Come si fa ad accettare un idea simile? Cosa si puo' fare ancora? Perchè non è possibile fare altre chemio? Scusate lo sfogo...e grazie anticipatamente per la risposta che spero darete al piu' presto. Un cordiale saluto
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Gentile Signora,
mi spiace esordire così, ma il microcitoma polmonare è una delle peggiori neoplasie, che non guarisce mai, anzi ha una evoluzione molto rapida ed anche se risponde inizialmente alla chemioterapia poi diviene rapidamente resistente.
In questo caso posso interpretare la decisione dei medici che curano sua madre considerando che nel caso la malattia non abbia risposto dopo due diverse chemioterapie va considerata refrattaria.
Sulla vostra volontà di tentare ancora con altra chemio, a prezzo dei possibili effetti collaterali e con pochissimo impatto sulla malattia è necessario che ne discutiate con l'oncologo che la segue il quale, vedendo sua madre, ne conosce bene le condizioni.
Mi spiace che non ci sia altro da proporre
Cordiali Saluti
mi spiace esordire così, ma il microcitoma polmonare è una delle peggiori neoplasie, che non guarisce mai, anzi ha una evoluzione molto rapida ed anche se risponde inizialmente alla chemioterapia poi diviene rapidamente resistente.
In questo caso posso interpretare la decisione dei medici che curano sua madre considerando che nel caso la malattia non abbia risposto dopo due diverse chemioterapie va considerata refrattaria.
Sulla vostra volontà di tentare ancora con altra chemio, a prezzo dei possibili effetti collaterali e con pochissimo impatto sulla malattia è necessario che ne discutiate con l'oncologo che la segue il quale, vedendo sua madre, ne conosce bene le condizioni.
Mi spiace che non ci sia altro da proporre
Cordiali Saluti
Dr Vito Barbieri
direttore Struttura Complessa di Oncologia
Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio - Catanzaro
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.2k visite dal 21/11/2009.
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