Tumore polmone infiltrante nella pleura
Buongiorno,mi chiamo Claudio e ho 54 anni.Oltre 3 mesi fa ho avuto versamento pleurico al polmone sx.Dopo vari ricoveri allO.Civile, alla Pneumologia e all'Oncologico mi hanno riscontrato un carcinoma spinocellulare a grandi cellule non cheratinizzante infiltrato nella pleura,tramite una toracotomia esplorativa,effettuata il 26/01/2010.Giudicato inoperabile il chirurgo toracico mi ha proposto la chemioterapia per ridurre il tumore(localmente avanzato),e poi rivalutazione per l'intervento chirurgico.E' possibile fare questo intervento dopo la chemioterapia? Avevo intenzione di chiedere un secondo parere a Milano, ma mi hanno spiegato che il protocollo terapeutico è uguale dappertutto.E' vero ciò?Ho fatto precedentemente una pleuroscopia(18/12/09) risultata negativa con perdita di tempo per fare la diagnosi.Non ho avuto calo ponderale e le mie condizioni generali sono buone. Sono disperato.Di colpo è cambiata la mia vita;mia moglie ha avuto un tumore maligno al seno e ha finito la chemio da poco.Attendo con ansia una vostra risposta.Cordiali saluti
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Credo assolutamente di si!
Fare un trattamento primario o neoadiuvante per poi intervenire a livello locoregionale è sicuramente una delle tante strade che si possono affrontare.
E' necessario una buona stadiazione iniziale (PET magari), onde scongiurare presenza di malattia extratoracica.
Fare un trattamento primario o neoadiuvante per poi intervenire a livello locoregionale è sicuramente una delle tante strade che si possono affrontare.
E' necessario una buona stadiazione iniziale (PET magari), onde scongiurare presenza di malattia extratoracica.
Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)
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Utente
Nella richiesta precedente di cosulto ho dimenticato di dire che ho già eseguito due Pet; una il 22/12/09 che evidenziava un'area ad elevato metabolismo glucidico nello sfondato pleurico posteriore sx dietro l'aorta discendente e la seconda effettuata il 20/01/10 che confermava la stessa area più un'altra zona di intenso accumulo in sede paracardiaca.Non si evidenziavano metastasi a distanza.Oggi a visita oncologica mi è stato detto che c'è un sospetto che il carcinoma epidermoidale a grandi cellule non cheratinizzante potrebbe essere un mesotelioma e l'oncologo ha chiesto una rivisitazione dei vetrini in un altro laboratorio di anamopatolgia per definire meglio il trattamento:Cisplatino più Gemcitabina in caso di tumore polmonare e Cisplatino più Permetrexed in caso di mesotelioma.Può un mesotelioma essere confuso con un carcinoma polmonare? E le terapie sono quelle dei protocolli standard o c'è qualche altra terapia che offre maggiori garanzie di risposta? In attesa di una vostra graditissima risposta porgo distinti saluti, Claudio
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Utente
Al laboratorio di Anamopatologia di Sassari mi hanno fatto una diagnosi di Mesotelioma, mentre al laboratorio di Anamopatologia dell'Oncologico di Cagliari la diagnosi era:Carcinoma Epidermoidale a grandi cellule non cheratinizzante. Son passati più di 4 mesi dal primo ricovero ed è assurdo non avere una diagnosi sicura dopo tanto tempo col male dentro. Adesso chi devo credere? Devo passare un altro mese per chiedere un terzo parere? Che chemioterapia devo fare? AIUTATEMI, vi prego. Sono finito in un incubo senza fine. So soltanto che a distanza di tanto tempo non ho iniziato ancora una cura e ho dei forti dolori al petto controllati con Oxicontin e Oramorph. Vi prego,rispondetemi, Claudio
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Utente
Dott.D'Angelo la ringrazio tanto per le sue risposte.Ho pensato anche di chiedere un terzo parere al Centro Diagnostico Italiano di Milano. Sono molto giù perchè ho letto che il Mesotelioma non da molte risposte alla chemioterapia e le sarei grato se è al corrente di qualche nuova terapia sperimentale e secondo lei che prospettive di vita ci sono.Un caro saluto,Claudio
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Utente
La ringrazio per l'incoraggiamento e vorrei porre un'altra domanda: è normale nel mesotelioma che dopo cinque mesi dai sintomi iniziali (versamento pleurico) le mie condizioni fisiche siano ancora buone. Non ho perso peso, ho ancore le forze e respiro bene. Non voglio illudermi, ma c'è una possibilità che le cellule di una iperplasia reattiva possano essere scambiate per quelle del mesotelioma. Dr. D'Angelo di nuovo grazie per il servizio che state offrendo per queste malattie che feriscono sia il corpo che la mente, Claudio
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Utente
Purtroppo è arrivato il referto dal Centro Diagnostico Italiano che confermava la diagnosi di mesotelioma pleurico maligno diffuso di tipo epidermoidale.Ho fatto il 1° ciclo di chemio a base di Alimta e Cisplatino che mi ha creato un'insufficienza renale acuta,con diverse sedute di idratazione i.v. Il 2° ciclo invece era a base di Carboplatino e Alimta. Continuo ad avere forti nausee e dolori in corrispondenza della ferita fatta durante la toracotomia.Sono normali questi dolori? Dopo il 3° ciclo dovrei ripetere la PET. Fisicamente tranne i forti disturbi della chemio,non ho avuto calo ponderale o aumento della dispnea.Un oncologo a Febbraio mi ha prognosticato circa un anno di soppravvivenza.Vi sono delle sopravvivenze più elevate,anche non facendo l'intervento(ricordo che sono stato giudicato inoperabile)? Non riesco a sapere in che stadio sono del Mesotelioma!!!Mi sapete dare dei dati un pò più confortanti?Vi ringrazio per le vostre eventuali risposte che mi potrebbero aiutare,Claudio
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Utente
Ho terminato i 3 cicli di chemio e il 1° Giugno ho effettuato la PET di controllo col seguente referto: non si evidenziano aree di anomala fissazione del tracciante metabolico a carico dei distretti corporei esaminati. Il quadro PET orienta per risposta alla terapia. La settimana scorsa si è deciso di fare il 4° dei sei cicli di chemio previsti( Alimta+Carboplatino). Rispondendo alla chemioterapia,il Mesotelioma ha probabilità che si diffonda molto lentamente o i tempi di ripresa della malattia sono quasi sovrapponibili a quelli di quando non c'è risposta? Solitamente l'intervallo libero da malattia di quanto è? Vorrei ripetere la domanda: esistono in letteratura e nella vostra esperienza casi di lungovivenza da mesotelioma pleurico,e se si di quanto tempo. Vi ringrazio sin d'ora per la risposta,mandandovi cordiali saluti
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Viva il momento e si rallegri della bella risposta alla terapia. Personalmente ho avuto due pazienti che sono viventi a 6 anni dalla diagnosi, uno di questi, nonostante la cotenna pleurica residua e l'esame istologico iniziale (visto rivisto e confermato), sta tentando di farci causa perchè dice che non aveva il tumore! Veda lei??
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Utente
Dr.D'Angelo, sicuramente quello che mi dice mi rincuora anche se non ho capito se i due casi che mi dice, hanno avuto l'intervento chirurgico di pleuropneumoctomia. Sa,quando ti dicono che davanti ho circa un anno di vita e si affrontano questi devastanti cicli di chemioterapia,la qualità della vita diventa scadente e si spera di vivere un pò di tempo liberi dalla malattia e vicini alla propria famiglia.La ringrazio tanto sperando di darle altre mie buone notizie.
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Utente
Ho finito i sei cicli di chemio(Alimta+Carboplatino) un mese fa e il 27Agosto ho ripetuto la Pet che dice:Al controllo odierno si rileva un'area di lieve e sfumata captazione del tracciante in sede pleurica basale posteriore sinistra;tale rilievo,non mostra significato oncologico attuale,ma necessita controllo evolutivo PET-TAC nel tempo(2-3 mesi).Limitatamente al potere risolutivo della metodica PET( 5 mm.)non si evidenziano ulteriori aree di alterata distribuzione del tracciante metabolico nelle regioni corporee esaminate. Vista la buona risposta alla chemio devo aspettare che il mesotelioma ritorni a crescere o c'è qualcosa che potrei fare per ritardare ciò e prolungare eventualmente la mia sopravvivenza? Vi ringrazio per una vostra autorevole risposta e aiuto.Cari saluti
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Utente
Dr.D'Angelo la ringrazio per la sua risposta,ma vorrei porre un ulteriore quesito.Ho contattato un noto pneumologo e mi ha consigliato di sottopormi a una pleurectomia/ decorticazione ,dopo aver effettuato una TAC.So che l'intervento è abbastanza pesante(ancora sto soffrendo i dolori della toracotomia fatta 8 mesi fà),ma le chiedo:ci sono possibilità di una remissione della malattia? E la qualità della vita com'è senza la pleura?I tempi di recupero fisico sono molto lunghi?La prego,mi scusi,ma sono talmente confuso che non so che decisione prendere.Sperando in un suo consiglio,le porgo distinti saluti
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Utente
Ho effettuato una TC TORACE a 128 strati che ha evidenziato la presenza di formazioni nodulari,solide,pleuriche,localizzate in sede paravertebrale(diametro massimo di circa 21 mm),in paraortica-sopradiaframmatica(19 mm),in basale posteriore(circa 7,5 e 6.6 mm)Altre minute formazioni nodulari con le medesime caratteristiche densitometriche e contrastografiche,si rilevano in paracardiaca Sn(diametro max tra i 9 e i 12 mm)e nello spazio periacardio frenico anteriore Sn. Nella TC ADDOME-PELVI: lieve disomogeneità dei piani adiposi paraortici,più evidente in paraortica Sn,dove si rilevano alcuni linfonodi(diametro max 10 mm)meritevoli di follow-up. Non lesioni ossee Tc dimostrabili sicuramente riferibili a secondarismi. Dopo questa TC mi è stato sconsigliato l'intervento di pleurectomia. Tenendo presente che alla PET veniva evidenziata solo un'area di lieve e sfumata captazione del tracciante in sede pleurica, vorrei sapere se con questi dati posso usufruire al trattamento radioterapico col TrueBeam in possesso all'Istituto Humanitas di Milano,presentato per l'efficacia del trattamento dei tumori inoperabili e del mesotelioma pleurico.Vi ringrazio per un'eventuale vostro parere oncologico e radioterapico.
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Utente
Buongiorno,vorrei aggiornare la mia situazione clinica e chiedere un importante consiglio.La chemioterapia fatta con Alimta-Carboplatino ha funzionato solo tre mesi e non ho potuto fruire del trattamento col TrueBeam in quanto a Novembre 2010 la malattia era in progressione.Sono stato arruolato per una terapia sperimentale (Immunoterapia) e a distanza di sei mesi vi è stata un'ulteriore progressione del mesotelioma che controindica il proseguimento della terapia.Mi è stato consigliata una nuova chemioterapia a base di Vinorelbina,ma l'oncologo che mi ha seguito nella mia città vorrebbe rifarmi fare Alimta-Carboplatino per la risposta iniziale che aveva dato nei primi tre mesi dalla fine dei sei cicli finiti a Luglio 2010.Questa scelta non è condivisa dal centro che mi stava seguendo nella terapia sperimentale,in quanto l'intervallo intercorso dalla fine della chemio e la ripresa della malattia è stato molto breve. Secondo Lei,nel mio caso che farmaco è più indicato come seconda linea per il mio caso? Fisicamente sto ancora bene,esclusa una diarrea persistente da mesi dovuta agli effetti collaterali della terapia sperimentale. Le riporto anche il referto della TAC fatta il 24/05/2011: TC TORACE con M.di C.:Rispetto al precedente esame si rileva un importante aumento del noto ispessimento eteroplastico con aspetto pseudonodulare dei foglietti pleurici e pericardici di sn,che si estende in sede mediastinica determinando obliterazione del tessuto adiposo pericardico,in subpleurica in tutti i lobi polmonari,ed in particolare nel segmento postero-basale del lobo inf.,dove determina un addensamento disomogeneo del parenchima contiguo e si estende medialmente in paraesofagea e paraortica,peraltro non mostrando un sicuro piano di clivaggio con i suddetti.Aumentate di dimensioni anche le lesioni localizzate nei tessuti adiposi mediastinici la maggiore delle quali localizzata nella finestra aorto-polmonare di circa 38 mm vs 16 del precedente eseguito il 21/02/2011. Invariati i restanti reperti.TC ADDOME-PELVI:Rispetto al precedente sono aumentate di numero e dimensioni le note adenopatie, le maggiori delle quali in paraesofagea Dx(32 mm vs 12 del precedente) in paraortica sn (circa 23 mm vs 15 mm) paraortica dx (circa 24 mm vs 14 mm),lungo la catena renale(20 mm vs 12 mm).Sostanzialmente invariati i restanti reperti. Attendo con fiducia un vostro importante parere.Cordiali saluti, Claudio
Questo consulto ha ricevuto 23 risposte e 20.7k visite dal 15/02/2010.
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