Invasione perineurale e vascolare

Gentili dottori,
a mio padre, 65 anni, e' stato asportato un adenocarcinoma al colon destro assieme a due metastasi resecabili al fegato. Grado istologico basso, moderatamente differenziato, grandezza 5,5x5x1,4, grandezza metastasi 2,5 e 0,6, infiltrativo, metastasi in 5 dei 28 linfonodi - pT4aN2aM1. Ora, se c'e' qualcosa di positivo in questa situazione e' il fatto che le metastasi erano operabili (nel corso dell'intervento e' stata fatta un'attenta ecografia del fegato), ma un oncologo consultato ci ha detto che fattori prognostici negativi sono l'invasione perineurale e vascolare. Cosa significa? Alto rischio di recidiva o di nuove metastasi? Stando cosi' le cose, mio padre puo' rientrare in quella percentuale di persone che possono guarire, pur avendo avuto le metastasi (operabili)? Ora sta facendo chemioterapia adiuvante: xeloda+oxaliplatino+avastin, otto cicli di tre settimane. Dovra' continuare con l'Avastin anche dopo? C'e' qualche altra terapia? Possiamo continuare con le spremute di frutta varia, c'e' qualche interazione con la chemioterapia? Si puo lavorare durante la chemioterapia?
Quale e' il follow up nel suo caso, dato che i marker non erano alti neanche prima dell'operazione?
Grazie mille, mi scuso per le troppe domande.
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Gentile Utente,

direi che è inconsueto preoccuparsi dell'invasione perineurale e vascolare in un paziente con due metastasi epatiche macroscopicamente evidenti (seppur resecate) ed una neoplasia colica localmente avanzata (coinvolgimento dei linfonodi). Direi che tanto basta per rendere trascurabile l'invasione vascolare e perineurale... Comunque, senza dubbio la chemioterapia adiuvante è opportuna. Per sapere se vi sono altri farmaci eventualmente praticabili si dovrebbe valutare il risultato di EGFR e k-ras sul pezzo operatorio. La chemioterapia adiuvante va proseguita per sei mesi ed i successivi controlli di follow-up (variabili) vanno cadenzati a mio avviso come quadrimestrali (da allungare nel tempo dopo due anni). Il paziente può assumere spremute, frullati e quant'altro e se le forze sono sufficienti può tranquillamente recarsi a lavoro.

un caro saluto

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it

Dr. Carlo Pastore
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