Dimissioni ospedaliere in caso "terminalmente vigile"
Salve,
non ho trovato un caso attiguo per cui spero di non risultare superflua. Hanno dimesso mia zia, paziente tuttosommato giovane (50 anni) e vigile. Lei è in fase terminale, ha un cancro alle ovaie, "curato" con anni di chemio. Una recidiva le ha portato metastasi al fegato; nuove chemio ma niente da fare. Ora il suo organismo non supporta nemmeno quelle, ha spesso dolori lancinanti, sedati con morfina ma nemmeno placati in maniera accettabile. Il medico l'ha dimessa con dandole una aspettativa di vita di circa 2 settimane. Doccia fredda. Lei non sa nulla. Il fatto è che, a parte quando sta male, sembra assurdo stia per morire, perchè non ha avuto un grammo di degenerazione cognitiva, e quindi io e i miei familiari non riusciamo a dirle quanto stia male, e non lo faremo. Lei rifiuta anche ulteriori cure (ma non so esattamente che tipo di accanimento sarebbe, visto che ormai per i medici è praticamente morta) perchè vuole riservarle "a quando e se starà peggio", ma perchè non si immagina nulla, giustamente. Il medico non la segue piu', ormai è stato chiaro: un caso come tanti per i quali non c'è piu' nulla da fare. Lo capisco dozzinalmente ma nei nostri panni, non sappiamo come comportarci, come assisterla, cosa dobbiamo aspettarci a casa. Inutile cercare una consulenza psicologica od altro perchè capirebbe e comunque non accetterebbe mai. Il problema è che non sappiamo cosa fare, come comportarci. Siamo molto terrorizzati, e del resto cercare un nuovo medico che venga a seguirla a casa è una impresa titanica, perchè non credo che qualcuno si arrogherebbe una tale responsabilità. Per favore, un consiglio.
Grazie molte
non ho trovato un caso attiguo per cui spero di non risultare superflua. Hanno dimesso mia zia, paziente tuttosommato giovane (50 anni) e vigile. Lei è in fase terminale, ha un cancro alle ovaie, "curato" con anni di chemio. Una recidiva le ha portato metastasi al fegato; nuove chemio ma niente da fare. Ora il suo organismo non supporta nemmeno quelle, ha spesso dolori lancinanti, sedati con morfina ma nemmeno placati in maniera accettabile. Il medico l'ha dimessa con dandole una aspettativa di vita di circa 2 settimane. Doccia fredda. Lei non sa nulla. Il fatto è che, a parte quando sta male, sembra assurdo stia per morire, perchè non ha avuto un grammo di degenerazione cognitiva, e quindi io e i miei familiari non riusciamo a dirle quanto stia male, e non lo faremo. Lei rifiuta anche ulteriori cure (ma non so esattamente che tipo di accanimento sarebbe, visto che ormai per i medici è praticamente morta) perchè vuole riservarle "a quando e se starà peggio", ma perchè non si immagina nulla, giustamente. Il medico non la segue piu', ormai è stato chiaro: un caso come tanti per i quali non c'è piu' nulla da fare. Lo capisco dozzinalmente ma nei nostri panni, non sappiamo come comportarci, come assisterla, cosa dobbiamo aspettarci a casa. Inutile cercare una consulenza psicologica od altro perchè capirebbe e comunque non accetterebbe mai. Il problema è che non sappiamo cosa fare, come comportarci. Siamo molto terrorizzati, e del resto cercare un nuovo medico che venga a seguirla a casa è una impresa titanica, perchè non credo che qualcuno si arrogherebbe una tale responsabilità. Per favore, un consiglio.
Grazie molte
[#1]
E che consiglio crede che si possa dare ?
Priviligerei quello del DOLORE sul quale si può fare senz'altro molto coinvolgendo uno specialista per programmare una terapia domiciliare del dolore.
Coinvolgete il vostro curante e aiutatelo con una ricerca sulla rete sulle disponibilità che offre il vostro territorio.
Priviligerei quello del DOLORE sul quale si può fare senz'altro molto coinvolgendo uno specialista per programmare una terapia domiciliare del dolore.
Coinvolgete il vostro curante e aiutatelo con una ricerca sulla rete sulle disponibilità che offre il vostro territorio.
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#3]
Ho appena scritto
>>Coinvolgete il vostro curante e aiutatelo con una ricerca sulla rete sulle disponibilità che offre il vostro territorio>> proprio per aiutarvi a gestire una situazione he ci coglie tutti, e non solo voi, impreparati.
>>Coinvolgete il vostro curante e aiutatelo con una ricerca sulla rete sulle disponibilità che offre il vostro territorio>> proprio per aiutarvi a gestire una situazione he ci coglie tutti, e non solo voi, impreparati.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.2k visite dal 18/05/2010.
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