K del sigma

Paziente di 61 anni sottoposta ad intervento chirurgico a causa di un k stenosante del sigma con lesioni epatiche.
Dopo l'interventento ha effettuato 12 cicli chemioterapici schema "Folfox 4" così suddivisi:
- 5 cicli subito dopo l'intervento;
- pausa per i vari contolli (PET e TAC) con risultati positivi e cioè le
lesioni epatiche alcune scomparse e le rimanenti ridotte a pochi millimetri;
- 7 cicli successivamente per tentare di eliminare le rimanenti micro lesioni.
A termine di quanto specificato sopra (16.06.2010) con ottimismo dei medici si decideva di fermarsi per un determinato tempo per controllare l'evoluzione della situazione.
Alla data del 14.10.2010 nel momento in cui si è deciso di ricontrollareil tutto, la situzione che è emersa è la seguente:
Esame di controllo in paziente operata di K sigma, eseguito dopo infusione endovenosa di mezzo di contrasto e confrontato con precedente del 15 - 6 - 10.
Rispetto al precedente controllo in ambito epatico si osserva la comparsa di plurime lesioni di tipo ripetitivo (almeno 5), la maggiore alla cupola (ottavo segmento) probabilmente costituita da due lesioni confluenti complessivamente di circa cm 4, altre due lesioni di circa cm 2 - 2,5 si apprezzano in sede posteriore del VII a VIII segmento, altra di circa cm 1 su piani lievemente più caudali in sede anteriore dell'VIII segmento, altra subcentimetrica al IV segmento. Non segni di patologia biliare. Pancreas e milza nei limiti
tomodensitometrici. Asse spleno-porto-mesenterico pervio. Un paio di minute focalità ipodense si apprezzano su entrambi i surreni. Reni nei limiti tomodensitometrici, senza segni di idronefrosi. Non significative
linfoadenomegalie retroperitoneali. Aumentate le dimensioni dei processi espansivi pelvici; attualmente in sede parauterina destra è presente una formazione espansiva grossolanamente ovalare del diametro max di circa
cm 9 che impronta il versante dx della vescica caratterizzata da struttura disuniforme in parte fluida ed in parte solida, in sede parauterina sn presente altra formazione rotondeggiante di circa cm 3,5 a struttura solida e sostanzialmente uniforme che impronta il versante postero-inferiore sn della vescica che non presenta segni di infiltrazioni nè patologici ispessimenti delle pareti. Non altri significativi reperti addominali
rispetto al precedente controllo.
Non lesioni nodulari con carattere di evolutività nell'ambito dei parenchimi polmonari. Non significative linfoadenomegalie mediastiniche. Non versamento pleurico.
Il mio quesito è: dal 16 giugno al 14 ottobre visto che erano presenti lesioni epatiche di pochi millimetri non si sarebbe potuto praticare qualcosa tipo: Resezione epatica, Termoablazione a radiofrequenza,Alcolizzazione percutanea (PEI),Chemioembolizzazione intrarteriosa (TACE), Chemioeterapia transarteriosa (HAI).Quanto sopra per una Vostra attenta valutazione.
(Quali sono l'eventuali terapie/interventi e la sua sopravivenza.
Distinti saluti.
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Gentile Utente,

la malattia appare diffusa in addome. A questo punto la migliore strategia è una combinazione di chemioterapia ed ipertermia (vedi sito www.ipertermiaroma.it).

un caro saluto

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/