Neoplasia tonsilla palatina lato sinistro ictus

Egregi Dottori!
scrivo per chiedervi un parare su il caso di mio papà (64 anni), che dalla prima diagnosi (26/03/2011), dopo accertamenti derivanti da leggeri sintomi e vita regolare, ad oggi (26/04/2011) risulta essere ricoverato in terapia intensiva con poche speranze di sopravvivenza.
Vi riassumo le diagnosi più importanti.
Esame obiettivo (22-25/03)
neoplasia molto estesa della tonsilla sul lato sinistro che raggiunge il solco tonsillo-glosso, lo supera e raggiunge anche la base lingua. Estesa metastasi linfonodale laterocervicale palpabile ed anche visibile alla TAC e alla PET-TAC. La radiografia del torace non metteva in evidenza metastasi a livello polmonare, l'ecografia addominale non dava esiti di linfonodi metastatici addominali. La Rx-esafagografia pure quella senza esito patologico.
Esame istologico: Carcinoma epidermoide scarsamente differenziato G3
Il paziente soffre inoltre di diabete mellito del tipo II.
Le analisi del sangue e delle urine dimostrano una riduzione della Clearance della creatinina di 53ml/min con creatinina del 0,85, cioè nella norma.
Ecocardiogramma: normale
Le consulennza internistica non dava controindicazione per la eventuale esecuzione di una chemioterapia con cisplatino 5 FU.
Diagnosi: Carcinoma tonsillare sinistro con metastasi laterocervicale sinistra cT4 N2 Mx G3
Diagnosi aggiuntiva: Nella colorazione immunostochimica la neoplasia non esprime p16: il reperto non depone per una carcinogenesi HPV-indotta.

A fine marzo mio padre ha quindi atteso l'inizio della radio-chemioterapia con Cisplatino 5 FU simultanea. Purtroppo il 05/04/2011 è stato ricoverato per un collasso a casa.
Il giudizio diagnostico:
1) deficit motorio residuo alla mano dx da ictus TIA.
2) Stenosi a livello della Carotide a sx (da processo espansivo?)
Il TC cerebrale e il RX torace sono risultati nella norma.
Nelle ultime due settimane mostrava momenti di lucidità con leggeri problemi posturali (camminava, mangiava e beveva quasi normalmente), come se non fosse successo nulla, alternati a forte sonnolenza e difficoltà nei movimenti e reazioni (rifiuto nel sforzarsi a determinati movimenti, confusione di pensieri, ecc...).
Oggi mio padre si trova in terapia intensiva dopo gli interventi di tracheotomia e sonda da esofagostomia. I medici si dicono con le mani legate vista la sua eccessiva sonnolenza e la "quasi" assenza/estraneità dalla situazione. Attualmente quindi dorme 20 ore al giorno e quando è sveglio sembra non realizzare la situazione mostrandosi in parte collaborativo e in parte rassegnato.
I medici non riescono a interagire a dovere con il paziente e quindi non possono partire con le terapie tumorali. Tuttavia i continui test post-ictus non danno gravi diagnosi.
Ci hanno purtroppo dato poche speranze.

Data la veloce e tragica situazione creatasi scrivo per chiederVi un parere generale su curabilità e speranza.

In fede
M.
[#1]
Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
In cndizioni di alterazioni delle condizioni generali (performance status), ogni trattamento medico specifico (chemio) è impossibile!

Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)

[#2]
dopo
Utente
Utente
Ringrazio per la risposta immediata!!!
Oggi (26/04) il focus dell'attività clinica si è concentrata sull'evoluzione del problema neurologico. La risonanza magnetica di stamattina evidenzia una lesione neurologica sul ponte di varolio. Personalmente mi interesserebbe un parare se, qualora il problema sia di tipo vascolare (ad es. derivante dalla stenosi/carotide da processo espansivo) un eventuale intervento (es. radiologia interventista/chriurgia vascolare/neurochirurgia) possa, in primis aumentare le probabilità di recupero delle condizioni generali (performance status) e in secundis essere possibile dato il processo espansivo del tumore. Mi rendo però conto che per questo parare mi trovo nella sezione (oncologia medica) "sbagliata" e quindi fornisco poche informazioni a riguardo.

Riguardo alla significativa risposta del Dr. D'Angelo mi interesserebbe un piccolo approfondimento. Si parla di "ogni trattamento medico specifico è impossibile".
Se possibile si potrebbe esplicitare la risposta brevemente anche tramite un esempio sul perchè dell'impossibilità.
Dalla gentile risposta del Dr. D'Angelo evinco possibili interazioni, effetti collaterali, ecc...derivanti dalle terapie indicate che sono noti a tutti.
Ma in assenza di tali "caratteristiche terapeutiche" sussiste la possibilità sull'idea di un trattamento specifico (es. il metodo di bella?)?

Grazie 1000 ancora!
[#3]
Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
"Dalla gentile risposta del Dr. D'Angelo evinco possibili interazioni, effetti collaterali, ecc...derivanti dalle terapie indicate che sono noti a tutti. " ma anche dall'incapacità del paziente a segnalare i sintomi in tempi utili a porvi adeguato rimedio
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