seconda linea microcitoma

Egregi Dottori,
Vi scrivo per sottoporVi il caso di mio padre, 62 anni fumatore, affetto dallo scorso luglio da MICROCITOMA, con malattia a livello mediastinico ed estesa,dal momento della diagnosi, con due metastasi ossee costali.
Ha fatto sei cicli di Cisplatino+Etoposide, con risultato di riduzione della massa mediastinica e delle metastasi costali di circa la metà. Dopo rivalutazione TC e PET total body, è stata effettuata una PET con OCTREOTIDE, per valutare la possibilità di trattare con radiometabolica; non essendovi stata indicazione a procedere, è stato prescritto il farmaco "Octreotide" da fare per via intramuscolo, per tre mesi. Con una nuova TC totalbory si è evidenziato un aumento della massa mediastinica, delle metastasi osse, una nuova formazione a livello subcarenale e una frontoparietale (su cui è stata fatta anche RM); dapprima si è deciso di procedere con radioterapia su encefalo, poi non più fatta perchè la RM CRANIO parla di una neoformazione meningea "più verosimilmente un meningioma che non una lesione secondaria meningea". Dunque si procederà con nuova chemioterapia con trattamento CAV. Le condizioni generali restano buone anche sulla base delle analisi cliniche,a parte la difficoltà respiraoria. Ci sono nuovi sintomi: intorpidimento, sonnolenza molto persistante, e talvolta sensazione di conati di vomito.
Vi domando se possiamo aspettarci una riduzione della malattia o comune un maggior controllo sulle neoformazioni, con il tratammento CAV? Potrebbe agire anche a livello celebrale? Sarebbe stato più opportuno procedere prima con radioterapia su encafalo, visto che è molto più plaubile che sia una metastasi celebrale, anche se non confemato da esami diagnostici?
Mi scuso per le numerose domande e ringrazio in anticipo gli specialisti disposti a rispondere.
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Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57 1
Gentile utente,
la scelta del trattamento CAV viene operata in molti centri in questi casi. Il problema dell'encefalo non è valutabile via web, visto che già i medici che hanno in cura suo padre e possono studiare le immagini radiologiche dubitano che si tratti di metastasi. Mi verrebbe da chiedere: non è stata fatta una TC o RM encefalo alla diagnosi? Un meningioma cresce lentamente e si doveva già vedere qualche mese fa.

Dr Vito Barbieri
direttore Struttura Complessa di Oncologia
Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio - Catanzaro

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Utente
Utente
Gentile dott. Barbieri

La ringrazio per la Sua tempestività e disponibilità.
Gli esami diagnostici che sono stati effettuati fin dalla diagnosi sul cranio sono TC e PET, che non hanno mai evidanziato nulla a livello del cranio. E' stato consulatato anche un neuroradiologo per confrontare le precedenti TC con l'ultima ed in effetti è davvero improbabile che si tratti di menigioma, visto che in concomitanza con questa formazione celebrale è anche aumentata la malattia a livello mediastinico e delle metastasi costali, e subcarenali. Oggi è stato effettuato il primo ciclo di CEV; ci hanno detto che per il momento è prioritario agire a livello sistemico, e poi si rivaluterà con RM cranio la situazione a livello celebrale. Quindi, se ho ben capito, se la formazione celebrale si riduce con la chemio allora si potrà avere la certezza che si tratti di metastasi? Ma se la chemio non agisce a livello celebrale come si potrà stabilire se è possibile fare la radio encefalica?
Grazie ancora, e scusi per i tanti quesiti.
Saluti.
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Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57 1
Credo che presto si deciderà comunque di iniziare anche la radioterapia cerebrale. Al momento inoltre la lesione encefalica dovrebbe essere asintomatica.