Metastasi al fegato scomparse..come procedere??

Buongiorno. Dopo asportazione di un tumore al colon sinistro allo stadio 3, in successiva tac si nota una piccola metastasi di 2 cm al fegato. Le soluzioni poste dal medico erano 2:ulteriore trattamento chirurgico consistente nell'asportazione della parte malata e in seconda ipotesi, chemioterapia volta a ridurre il tumore per futuro trattamento chirurgico. Ho deciso per la chemio a base di Irinotecan+avastin+xeloda quest'ultimo da fare a casa. La metastasi è scomparsa gia dopo i primi 4 cicli..continuato comunque il trattamento in una successiva tac di qualche settimana fa la metastasi non c'è..soluzione ultima proposta dall'oncologo è la resezione chirurgica dopo visita con chirurgo, pet (non ancora da me fatta perche ritenuta inutile nel mio caso dall'oncologo) ed ecografia..Se non risultano complicanze da queste visite secondo il medico si deve operare nonostante non c'è evidenza piu di metastasi. Motivo è che ci possono essere residui. Al mio dissenso sull'ulteriore operazione dopo quella dell'intestino, il medico mi ha proposto di continuare come trattamento di mantenimento con avastin riducendo le dosi visti e considerati gli effetti collaterali pesanti che ha avuto durante il trattamento a dose massima..Io non so cosa scegliere perche l'avastin non cura la malattia ma solamente allunga la vita ed è altamente tossico..Il mio fegato funziona bene anche se ora è soggetto alla tossicita delle cure che ho fatto e ancora non smaltite. I sintomi piu importanti che l'avastin mi ha fatto sono forte nausea (no vomito, si sforzi), sanguinamenti da naso, forte debolezza, abbassamento della concentrazione e della vista, dimagrimento, non riuscivo a bere e a mangiare se non pochissimo. Nei periodi di pausa dalle cure mi tornava l'appetito e riuscivo pure a bere di piu. Per ultimo dissenteria, unico dei quali son riuscito a controllarlo con farmaci appositi. Io non so che fare a questo punto. ho chiesto al medico oncologo se potevo sospendere per qualche mese la terapia fino alla prossima tac (3 mesi) utilizzando magari il legalon per depurare il fegato!La sua risposta è stata categoricamente NO!La mia domanda a cui non so rispondere è:il fegato gia abbastanza intossicato dalle cure non reagirebbe in modo migliore e non sarebbe piu forte e combattivo se depurato con il cardomariano del legalon??E non sarebbe piu pronto ad un eventuale trattamento chirurgico o chemioterapico nel momento in cui compare una recidiva e dato che in ogni caso è altamente probabile che compaia in futuro secondo la medicina attuale??Che ne pensate voi esperti??Ringrazio e saluto.
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Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57 1
Gentile Utente,
ciò che rimane certo è che ogni paziente risponde alle cure in modo individuale in termini di effetti sul tumore e di tossicità dei farmaci.
Altra cosa più che certa è che affidarsi ai farmaci che ha citato come depuratori del fegato rappresenta per lo meno una sovrastima di queste potenzialità.
Riguardo alle possibilità future di recidiva rimane l'incognita, al momento non chiaribile, sulla presenza o meno ancora di malattia neoplastica, nel fegato, dove ciò che non si vede più potrebbe essersi azzerato oppure essere solo dimensionalmente sotto la soglia del visibile; inoltre sorge il dubbio che la malattia che ha raggiunto il fegato per via ematica possa, nello stesso modo, aver raggiunto ed essere presente,
anche se non visibile, in altre sedi.
Tutto questo spiegerebbe l'intento dell'oncologo che la cura di andare avanti con i farmaci secondo protocollo di mantenimento. Tuttavia solo lui che da vicino può valutarla sotto ogni aspetto, può considerare il peso degli effetti collaterali ed il rischio cui può eventualmente essere sottoposto.
Visto che via web tante cose non possono essere valutate, mi permetto solo di chiederle se è sicuro che, a parte il sanguinamento dal naso, gli altri disturbi (nausea, inappetenza, diarrea) apparissero legati anche all'avastin oppure solo agli altri farmaci che ora avrebbe sospeso.
In ogni caso la sua volontà viene sempre prima di ogni cosa. Ovviamente ogni medico le pone le indicazioni che appaiono più adatte a combattere la malattia.

Cordiali Saluti

Dr Vito Barbieri
direttore Struttura Complessa di Oncologia
Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio - Catanzaro

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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
La ringrazio dott. Barbieri della sua risposta..A me era gia stata fatta da una dirigente medica oncologa prima che dal primario questa proposta del trattamento di mantenimento, ancor prima dell'ultima tac mentre facevo il penultimo ciclo..mi diceva pero (e cio mi preoccupa) che il protocollo dice che va fatto l'avastin fino a progressione della malattia!Penso che intendesse nel mio caso. Mi chiedo perchè fino a progressione quindi finche l'avastin non fa piu effetto e il tumore vince in altre parole dato che gli esami del sangue sono a posto, la tac per due volte era a posto e i risultati finora son stati buoni in termini di sconfitta della malattia. Non pensavo la metastasi scomparisse del tutto..e soprattutto gia dopo i primi 3 mesi..L'unico dubbio potrebbe sorgere nel micronodulo parenchimale di 3mm parailare a sinistra e uno subpleurico di 4 mm al segmento posteriore del lobo superiore di sinistra che risultano nella tac anche se invariati rispetto agli altri controlli precedenti..l'oncologo dirigente e il primario dicono che non c'è da preoccuparsi..Non sono tumori secondo loro..Per quel che riguarda il suo dubbio cioè se gli altri disturbi (nausea, inappetenza e diarrea) apparissero legati anche all'avastin, a questo rispondo che la nausea mi appariva sempre in modo fortissimo dopo l'avastin unito all'irinotecan che mi iniettavano via flebo..nei giorni dello xeloda molto meno..Il giorno in cui facevo avastin+irinotecan era critico, non riuscivo a mangiare, bere ne a stare in piedi o fare qualunque attivita, dovevo mettermi a letto disteso. Gli altri giorni di xeloda riuscivo bene o male in tutto..La diarrea era sicuramente legata allo xeloda, l'inappetenza immagino all'avastin!Il fegato funziona bene a quel che mi hanno detto gli oncologi. Rimane il fatto che la tossicita dell'avastin è cosa nota!E il fegato è cosa nota che è l'organo principale dell'organismo insieme al cuore. Il fegato è messo però a dura prova non solo dal tumore ma pure dalla tossicita non da poco dei chemioterapici..Come l'intero organismo!Al di la che non c'è una risposta certa e sicura, questo era il mio dubbio:quanto può durare in condizioni perfette di funzionamento il mio fegato cosi costernato da chemio e tumore prima di cedere??Perche se cede il fegato nel funzionamento buono che ha, è la fine!Di qui l'ipotesi di assumere il legalon per mantenere il fegato forte senza fare l'avastin. L'unica cosa certa è che malattie di vario tipo a parte quelle comuni (influenza etc) non ne ho mai avute!Son sempre stato sano fino alla scoperta di questa malattia!Lei magari pero puo darmi ulteriori delucidazioni!Troppo azzardato il passo legalon senza avastin??ringrazio e saluto!!
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Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57 1
Certo. E' ovvio che il fegato subisca gli effetti dei farmaci avendo la funzione metabolica e detossificante. Tuttavia ha anche grandi capacità di resistere.
Sta a chi segue il paziente monitorare gli indici di funzionalità epatica per cogliere momenti di sofferenza che possono indicare che è il caso di sospendere taluni farmaci in una fase in cui ogni tossicità è reversibile (in altre parole una iniziale sofferenza epatica non è certo "la fine", il fegato non "cede" all'improvviso). Oltre al fatto che le schede tecniche dei farmaci antiblastici indicano i valori di alterazione epatica a cui è indicato ridurre o sospendere il farmaco stesso con ampio margine per un rapido recupero di una normale funzionalità.
Ribadisco inoltre che questi farmaci epatoprotettori che ha citato hanno un potere molto limitato, la prova è che non sono in Classe A, cioè non sono rimborsabili dal SSN in quanto non sono salvavita. Se ci crede li assuma pure, male non fanno.
Comunque anche la scelta di sospendere l'Avastin è un suo pieno diritto, rientra nella libertà di cura.
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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Buongiorno dott.Barbieri e buon inizio settimana..La ringrazio della sua ulteriore delucidazione. Oggi ho parlato col farmacista e mi ha detto che bisogna ben distinguere l'uno dall'altro. L'avastin combatte la malattia, ll legalon appartiene a tutti gli effetti alla categoria farmaco ma ha tutt'altro uso..Viene utilizzato in varie patologie del fegato e anche dopo cure con antiblastici (chemioterapie) nel caso specifico degli antiblastici appunto per la tossicita che producono. L'uso di Legalon non influisce con l'uso di avastin quindi nel caso potrei assumerli entrambi appunto perche male non fa il legalon. Puo solo fare effetti positivi!E questa puo essere una buon compromesso. Secondo l'oncologo bisognerebbe solo operare in questo momento. A mia responsabilita mi prescriverebbe l'avastin come seconda ipotesi perche piu volte gia in passato io espressi la mancata volonta nell'operarmi. Secondo l'oncologo gia appena vista la metastasi prima della chemio dovevo operarmi. E poi fare chemio. E qui non metto in dubbio che aveva ragione ma io ho scelto quello che a me sembrava il male minore..Appena operato qualche mese prima, dovermi rioperare non era il massimo!Non è semplice come operazione anche perche prima sono stato operato in laparoscopia ma ora sarebbe un'operazione piu profonda e con un taglio ben piu grande..Il medico mi ha avvisato che poteva anche non fare effetto la chemio ma fortunatamente cosi non è stato!Mi sembra un po azzardata sinceramente l'operazione ora con una tac senza piu la metastasi e gli esami del sangue che vanno bene!Anche perche penso che partendo dal colon sx che mi è stato asportato e arrivando al fegato, dato il lungo viaggio (l'intestino è lungo metri) qualche cellula è pressoche impossibile che non ci sia ancora nell'intestino stesso. E se decide di moltiplicarsi mi toccherebbe comunque rioperarmi anche all'intestino in futuro..E' un'ipotesi che non trova attualmente riscontro ma puo succedere!Ecco perche non scelgo l'operazione anche se condivido che sarebbe la cosa migliore da fare!Ecco perche la tengo come ultima ipotesi!Abbiamo finora ottenuto un risultato che credo era insperabile anche dal medico stesso cioè la scomparsa totale della metastasi!E fortunatamente era una sola!Dal momento che si possono fare assieme il legalon e l'avastin e che il medico aveva detto che poteva ridurmi la dose, la miglior cosa la ritengo questa!Almeno provare a farlo in dose ridotta (l'avastin) e vederne gli effetti collaterali.. Ma allo stesso tempo farmi prescrivere anche (visto che ci vuole la ricetta medica) il legalon. Lei che dice??ringrazio e saluto.
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Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57 1
Perchè no! La sua scelta è più che ragionevole.
Le aggiungo solo una informazione "collaterale" che è anche un augurio. L'intestino è lungo ma il tumore non "viaggia" lungo l'intestino bensì attraversano la parete e vanno nei i vasi che si portano al fegato come i raggi che partono da una ruota di bicicletta. L'augurio è, poichè i raggi non sono lunghi, che non compaia mai più nulla nel suo fegato nè altrove.
Cordiali Saluti
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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
la ringrazio infinitamente..è stato molto gentile!! :) Saluti anche a lei!!
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