Cellulare in tasca.

Gentile Utente,
alla prima domanda è più facile rispondere:
dipende dalla disponibilità di campo, in ogni caso il cellulare emette onde elettromagnetiche per rimanere connesso al campo e pare che aumenti le emissioni proprio quando va più intensamente in "ricerca" per carenza di campo. A questo si sommano le onde elettromagnetiche in cui siamo immersi in funzione della eventuale vicina presenza di un ripetitore; il risulato complessivo non è ancora stato studiato con risposte definitive in termini di esposizione e soprattutto di entità precisa del rischio per la salute.
Alla seconda domanda è più difficile rispondere, tuttavia in parte potrei averle già risposto sopra.
Cordiali Saluti

Dr Vito Barbieri
direttore Struttura Complessa di Oncologia
Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio - Catanzaro

Ok, per ripetitore cosa intende, degli apparecchi con antenne?

Per ripetitore si intendono le antenne che sono distribuite sul territorio che servono per garantire la presenza del campo per la comunicazione con i cellulari.
Sono sparse dappertutto. Le avrà viste su collinette, ai bordi di strade, e perfino nelle città sul terrazzo di condomini che ne hanno autorizzato l'istallazione.

E' bene che dove abito io non ne ho mai visti.
L'eventuale nocività dipende soprattutto dalla potenza delle onde; grazie delle risposte.

Ha capito bene.
Comunque si guardi intorno, giusto per la curiosità di riconoscere un ripetitore. Sono dovunque, se non ce ne fosse neanche uno nel raggio di 1000-2000 metri non troverebbe campo.

Ho capito, a quella distanza penso non ci siano problemi, di nuovo grazie.